A Lamporecchio i servizi accessori di
refezione delle scuole dell’infanzia funzioneranno così
PISTOIA. Questa volta si
tratta della gara per l’affidamento dei servizi accessori di refezione delle
scuole dell’infanzia del Comune di Lamporecchio per l’anno scolastico
2013/2014.
L’Amministrazione
comunale ha formulato un capitolato di gara secondo il criterio del massimo ribasso, privilegiando il risparmio economico senza tener conto delle negative ripercussioni sulla garanzia delle ore di lavoro del personale impiegato, del salario e ovviamente della buona qualità del servizio offerto.
In risposta
alle nostre osservazioni, il Comune ha ribadito che si tratta di una attività
poco suscettibile di migliorie e che “non vi sono grossi margini di
discrezionalità”. Come a dire, insomma, e ci pare piuttosto grave – sostiene Sara
Simboli della Segreteria Funzione Pubblica – che per un servizio di questo tipo il criterio
qualitativo non è assolutamente rilevante. Sappiamo ormai fin troppo bene che
il criterio del massimo ribasso nelle gare pubbliche sui servizi ha in genere
conseguenze deleterie sugli operatori degli appalti, in termini di riduzione degli orari contrattuali, mantenimento del salario e condizioni dignitose di lavoro.
Per la vaghezza con cui
sono formulati alcuni passaggi del capitolato infine – continua la sindacalista
– abbiamo chiesto una verifica anche da parte degli organi competenti. È
Non
scordiamoci, infatti, che un tale regime non ha fatto che favorire imprese che, facendosi strada anche nella nostra provincia, hanno cavalcato l’onda della concorrenza sleale acquisendo affidamenti al ribasso e scaricandone i costi sui diritti e sul salario dei lavoratori. Stiamo riscontrando – sostiene Silvia Biagini, segretaria provinciale Fp Cgil
– un aumento costante di anomalie, incongruenze e difformità rispetto alle normative vigenti nella stesura degli atti di gara, e le maggiori criticità riguardano, in primo luogo, i criteri economici a cui si fa riferimento: incapienza delle basi d’asta e determinazione di costi contrattuali non rispettosi delle Tabelle ministeriali del costo del lavoro.
Tale sistema, sempre più diffuso, viola il Protocollo locale di intesa tra Enti locali, Asl e parti sociali sulla gestione degli appalti di servizi, stipulato ad agosto del 2006, nel quale sono specificati tutta una serie di vincoli che impegnano concretamente le istituzioni nella tutela degli utenti/fruitori dei servizi, dei lavoratori e delle imprese che operano nel rispetto delle regole.
Pochissime fino ad oggi sono state le amministrazioni che hanno recepito le
indicazioni del richiamato Protocollo e siamo lontanissimi da una reale ed
efficace prassi di concertazione preventiva che coinvolga le rappresentanze dei
lavoratori e delle imprese nella fase di programmazione dei servizi da
esternalizzare e di verifica sulla corretta stesura dei capitolati.
Abbiamo sollevato queste questioni, congiuntamente alle
associazioni datoriali, anche nella Conferenza dei Sindaci convocata a giugno,
ma le nostre istanze sembrano essere state recepite finora soltanto a parole:
nei fatti, l’esempio del Comune di Lamporecchio ripropone l’ennesima disattesa
applicazione degli impegni e delle priorità condivise.
Segreteria Fp
Cgil Pistoia
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[Lunedì 29 luglio 2013 | 13:03 - © Quarrata/news]
Questo succede a Lamporecchio, governato da sempre e con maggioranze bulgare dal PCI prima, poi DS infine PD, il partito che ha come comandamento N° 1 la tutela e la protezione del mondo del lavoro e dei lavoratori; quello che succede ne è la lampante dimostrazione.
RispondiEliminaAnnovera tra gli ex reggenti il pensionato e al momento Consiglire Regionale Dott.Aldo Morelli, ancora prima di essere sindaco, presidente della provincia, uno che ha preso i voti nella chiesa dell’ex PCI e come tutti i grandi credenti, non abbandonerà l’abito fintanto che morte non giunga.
Quali sono le iniziative importanti degne di essere ricordate: nessuna, solo obbedienza al partito, leggere per farsi un’idea: http://www.consiglio.regione.toscana.it/default.aspx?idc=11&nome=morellialdo
Ma adesso, riscatterà tutti questi anni opachi, vissuti nell’ombra perché come responsabile della gestione, sta per venire alla luce la realizzazione del grande progetto Mo.To.Re a Campo Tizzoro, da insediare all’interno del FALLITO Cii.
Straordinario progetto che troveremo nei libri di storia nei secoli a venire.