lunedì 22 luglio 2013

PIEROTTI/BERTINELLI, UN BELL’APOSTROFO ROSA TRA LE PAROLE T’OFFENDO?

Maurizio Giorgi

Il Movimento 5 Stelle all’attacco del primo cittadino con una interpellanza boicottata in ogni modo ma giunta oggi in Consiglio

PISTOIA. C’era una volta un fogliettino incartato con i Baci Perugina. E su di esso si leggeva anche «Il bacio non è che un apostrofo rosa fra le parole t’amo».
Fosse o non fosse, l’espressione, un’invenzione letteraria di Cirano di Bergerac, anche il Sindaco Bertinelli è incappato – suo malgrado, ma a chi prende tutto come se il tutto fosse l’Organon di Aristotele, può anche capitare… – in qualcosa di rosa, un incidente però, iniziato per errore, maturato nell’errore, generatore di mille altri piccoli errori e, con molta probabilità, destinato ad aprire un solco profondo nella sua “avventura di primo cittadino” sinora connotata da una serie quasi infinita di passi falsi.
Per riepilogare brevemente: Bertinelli il serio, l’uomo del cambiamento, l’uomo del rispetto della legalità e della componente rosa in politica, forse per aver inghiottito più del dovuto in silenzio, ebbe a prendersela con la dottoressa Pierotti, dirigente, per una questione di ‘maternità’ e – come pare avesse detto – di scarsa sensibilità della Dirigente nei confronti della pubblica amministrazione e della lealtà che ad essa sarebbe dovuta.
Quarrata/news scrisse che il Sindaco si era comportato in maniera più americana degli americani che licenziano le loro dipendenti se restano in stato interessante.
La storia fu una brutta storia e finì con un verbale di conciliazione: ma pare che il Sindaco avesse esclamato che la Pierotti avrebbe dovuto scordarsi, una volta rientrata al lavoro, di essere reintegrata al suo posto. Fosse vera, non sarebbe peggio di una… marchionnata? Glielo avrebbe insegnato il suo amico Fassina, a Bertinelli, a esprimersi così?
Siamo – si sottolinea – sul piano del ‘si dice’: resta però di fatto che non solo Bertinelli fece dietrofront (vedi dietrofront di Bertinelli), ma direttamente in Consiglio comunale dichiarò – come oggi sostengono i 5 Stelle – che aveva firmato un armistizio attraverso un verbale di conciliazione: quindi non si può dire che non ci fosse stato qualcosa che non andava. Avreste forse conciliato voi, signori lettori, se non aveste mai detto niente di tale da dover conciliare…? La logica è logica: o no?
Bertinelli non ha mai ingoiato questo rospo. Altri, come i 5 Stelle, non lo hanno mai dimenticato e ne hanno fatto nascere un’interpellanza – quella che segue – presentata meno di un’ora fa in Consiglio comunale, ma dopo un iter a dir poco faticoso: perché i consiglieri sembra che siano stati ritardati, boicottati e frenati in ogni modo.
Ed ecco il testo:

Sindaco del Comune di Pistoia
dott. Samuele Bertinelli
Presidente del Consiglio Comunale di Pistoia
dott. Alberto Niccolai

OGGETTO: Interpellanza urgente sui fatti intercorsi tra il Sindaco dott. Bertinelli ed il dirigente dott.ssa Pierotti.

Valutato che
le testate giornalistiche locali hanno dato ampio risalto alla vicenda Bertinelli-Pierotti e che tale vicenda richiede una finale completa verifica politica dell’operato del Sindaco Bertinelli, al fine anche di valutare l’attendibilità delle affermazioni contenute nella lettera-esposto della dir. dott.ssa Pierotti.
Rilevato che
Samuele Bertinelli
il Sindaco Bertinelli in occasione del Consiglio comunale del 3/06/13 dette comunicazione dell’accaduto circa i fatti intercorsi con la dir. dott.ssa Pierotti, asserendo che la situazione era già stata appianata bonariamente attraverso un verbale di conciliazione sottoscritto dallo stesso Sindaco e dalla diretta interessata.
Visto che
il giorno successivo alla comunicazione del Sindaco Bertinelli, il marito della dir. dott.ssa Pierotti espresse sui quotidiani posizione molto diversa, rimarcando in quell’occasione il comportamento scorretto tenuto dal Sindaco nei confronti della moglie, in aspettativa per gravidanza.
Rilevato che
nei confronti della dir. dott.ssa Pierotti non è stato al momento preso alcun provvedimento disciplinare a seguito della lettera scritta e contenente precise accuse nei confronti del Sindaco.
Considerato che
l’istituzione Comune, oltre alla mera gestione amministrativa, ha il dovere di rappresentare attraverso la propria azione ed immagine un alto riferimento morale e civico che possa essere d’esempio per tutta la comunità.
SI CHIEDE
al Sindaco Bertinelli di riferire a questo Consiglio le frasi esatte da lui pronunciate all’indirizzo della dir. dott.ssa Pierotti, ritenute da quest’ultima oltremodo offensive e discriminanti.
I sottoscritti
Giacomo Del Bino
Maurizio Giorgi
Luca Rossi
Consiglieri M5S Pistoia

Poco fa, dicevamo, questa interpellanza è stata pubblicamente letta da Maurizio Giorgi. Bertinelli, dopo la lettura, si è difeso definendo questa mossa una semplice presa di posizione personalistica contro la sua figura, ed ha attaccato i 5 Stelle per scarsa conoscenza della «grammatica istituzionale» (proviamo a chiedere a lui il significato esatto di questa filosofica espressione), ma si è sentito rispondere da Giorgi (per niente soddisfatto dalle parole del Sindaco) che l’interpellanza stessa era stata rivolta al primo cittadino e non al signor Samuele Bertinelli in quanto tale. Un primo cittadino che non sarebbe la prima volta che tende a sbarrocciare dalla figura e dal suo ruolo istituzionale.
È ovvio che la cosa è destinata a non finire qui. È ovvio che i 5 Stelle andranno avanti per la loro strada com’è loro consuetudine, senza guardare in faccia nessuno.
Sarà interessante vedere come Bertinelli riuscirà in concreto a convincere che non ha alcun pregiudizio nei confronti del genere: e dunque siamo dinanzi a un incidente di genere.
Di quelli che stanno proprio male in bocca a un politico: specie se del partito che, sul genere, basa e sbandiera tre quarti della sua strategia…
Q/n
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[Lunedì 22 luglio 2013 | 18:14 - © Quarrata/news]

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