martedì 23 luglio 2013

“PROGETTO TOSCANA” MUOVE I PRIMI PASSI


di EDOARDO BIANCHINI

Ermanno Bolognini porta il sostegno di Serravalle mentre Anna Ciervo studia per ora le premesse del nuovo soggetto politico – Conferenza stampa dei fiorentini Alessandro Cresci e Giuseppe Scola invitati da Andrea Betti

PISTOIA. Mezzogiorno. E siamo seduti ad ascoltare Alessandro Cresci (Consigliere Provinciale di Firenze, ex-Idv) e Giuseppe Scola (ex- Idv pure lui, ma al Comune), che ci spiegano quella nuova realtà nota, in città e fuori, come Progetto Toscana.
Insieme a Andrea Betti, capofila in Comune, ci sono anche Ermanno Bolognini (un tempo, durato poco, amministratore organico di una giunta Pd di Serravalle, e oggi in Serravalle Futura con Gorbi e Manigrasso, ma di area Idv) e Anna Ciervo (oggi Gruppo Misto a Quarrata, proveniente da Idv e in maggioranza con il Pd di Mazzanti).

Il filo conduttore, che lega tutti questi personaggi, è il disagio: politico, istituzionale, esistenziale (alla base di tutto). Non c’è niente che torni: il Pd, al cui fianco – è stato chiarito – Progetto Toscana vorrà muoversi in giunte di centrosinistra, non è in buona sostanza capace (si è capito) di camminare dirittamente e in maniera sufficientemente omogenea, con le forze che si ritrova, verso un futuro che offra serie prospettive. Fallimentare, come si vede in  questo “Governo di pezza”, in prospettive e risultati (è un nostro commento, ma sfidiamo chiunque a negarlo), il Pd ha bisogno, secondo tutti i presenti, di sterzate che solo una nuova coscienza della cosa pubblica e della politica può dare.
Princìpi di Progetto Toscana? Cresci chiarisce:
  1. europeismo
  2. laicità e diritti civili per tutti, indistintamente
  3. riformismo.

Ecco i tre capisaldi a cui ispirarsi.
Scola, a sua volta, sottolinea che non siamo affatto dinanzi a un movimento che mira al laicismo e che – nonostante ciò che si è sentito – non è una realtà renziana. I partiti hanno mostrato tutte le loro crepe: e le idee, oggi, passano dalle liste civiche.
Certo – osserviamo – una ‘lista civica’ che si chiama Progetto Toscana dà l’idea di una realtà piuttosto allargata, ad ampio raggio…
Ci rispondono che l’ambizione di chi scende in campo è quella di dare una svolta almeno interregionale. Anzi, nazionale, se possibile: con un Progetto Italia. E qui, ci dicono, L’Emilia sta già lavorando con la Toscana, dove, in tutte le dieci province, c’è già almeno un seme del progetto: coltivato soprattutto da chi – come accennavamo sopra – la politica la fa già, i consiglieri comunali e provinciali “in corso legale”. E Scola sottolinea ancora che è soprattutto con gli amministratori che Progetto Toscana si vuole raccordare e coordinarsi.
Ermanno Bolognini ha ufficialmente aderito stamattina.
È convinto – dopo la sua esperienza di Pd, breve, ma diretta e traumatica in Serravalle, che o si tenta una operazione ad ampio raggio di questa natura, salvando l’idea di centrosinistra, o il partito di Epifani (ma qui, a Serravalle, per la verità, dei vari Pratesi, Mochi e Mungai…) si estingue: a botte di 1.500 voti per volta, che calano ad ogni tornata elettorale, come l’ultima.
Anna Ciervo, al contrario, non ha ancora detto di sì. È attendista. Osserva. Si accosta – stando a quanto afferma – a questo nuovo esperimento perché curiosa e perché desiderosa di vedere che ciò che la aveva avvicinata all’Idv, ma che l’Idv ha messo da parte strada facendo, trovi altre vie di realizzazione possibili.
E Betti pone il sigillo finale.
Fermo restando – sostiene – che lui rimane in maggioranza, la corsia preferenziale, quanto a collaborazione con il Pd, resta la consigliera Carla Breschi e i renziani: insomma coloro che cercano di dare vita nuova al Pd. Compreso – è stato detto – quelli che ieri sera, con Roberto Bartoli e altri, si sono presentati pubblicamente in Piazza Duomo.
Rifondazione e Sel? Farebbero bene a riconsiderarsi nella loro alleanza con il fratello maggiore.
Ma noi ci chiediamo: sarà vero che il Pd ha i giorni contati, strizzato com’è da più parti perché – magari – sia meno democratico di nome, ma davvero democratico quanto a fatti e comportamenti?
O il “colosso di Rodi” reggerà anche lo sciame sismico di Progetto Toscana e dei renziani senza troppi… democratici danni?

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[Martedì 23 luglio 2013 | 17:40 - © Quarrata/news]

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