di FELICE DE MATTEIS
Le “vie brevi” e la disponibilità a procedere alla
risoluzione del contratto di locazione tramite atto consensuale – Il superamento (espresso) dei vari
inghippi procedurali spiana la via alla compravendita Comune-Fondazione/Paci
PISTOIA. Con determinazione del Dirigente 515 del 19.03.2013 (documenti
1-2), il Dirigente Comunale del servizio Finanziario e Patrimonio decide di
approvare l’atto di risoluzione consensuale del contratto di locazione con Uniser
s.c.r.l. che occupa il complesso ex Breda, immobile che “deve” essere venduto
alla Fondazione Caripit di Papa/Papà/Io/Noi, etc., perché il Comune ha un gran
bisogno di soldi e solo attraverso questa vendita può attingere “ossigeno” per
le sue casse e fare quadrare il bilancio. Lo avevamo già scritto, ma ieri, in
cronaca locale del Tirreno, la stessa Corte dei Conti conferma la nostra
analisi.
Ma torniamo all’inizio. Dal sito
ufficiale Uniser:
Nel settembre 2001 si è costituita la
società consortile a responsabilità limitata, Uniser, il cui Statuto prevede di
favorire e realizzare l’istituzione di corsi di istruzione di livello
universitario nel territorio della Provincia di Pistoia.
I soci fondatori di Uniser sono stati
la Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, la Provincia di
Pistoia, il Comune di Pistoia e la Camera di Commercio, Industria, Artigianato
e Agricoltura ai quali si sono aggiunti nel 2002 Ansaldobreda Spa, Assindustria
e l’Università di Firenze e più recentemente il Comune di Quarrata.
La Cassa di Risparmio di Pistoia e
Pescia si è affiancata all’iniziativa come Ente sostenitore. Lo stesso hanno
fatto anche i Comuni di Montecatini Terme, Monsummano Terme, Pescia,
Lamporecchio e la Comunità Montana dell’Appennino Pistoiese.
Il Comune “deve” vendere, la Fondazione
“vuole/deve” (ne riparliamo) comprare ma di mezzo c’è l’Uniser.
L’affare si è già concretizzato con una
spicciolata di euro, circa 2.700.000, essendo stata la Fondazione l’unica (!) proponente
l’acquisto del fabbricato.
Con la determina di cui all’inizio, il
problema viene risolto, perché “evidenziato che il Presidente dell’Uniser
s.c.r.l. ha manifestato, per vie brevi,
la disponibilità a procedere alla risoluzione del contratto di locazione
tramite atto consensuale” tutto può procedere nel senso voluto: Uniser che è in
affitto dei locali, non batte ciglio attraverso la “disponibilità in via
breve” del suo Presidente che, evidentemente, per statuto, ha questi
poteri. O, no?
Statuto Uniser, Art. 9 Presidente
del Consiglio di Amministrazione:
1. Il Presidente del Consiglio di
amministrazione ha la rappresentanza legale e la firma della società, tiene i
rapporti con Enti ed Istituzioni e cura i rapporti con l’esterno; provvede per
l’esecuzione delle delibere dell’Assemblea e del Consiglio, salvo quanto viene
altrimenti delegato dal Consiglio di amministrazione. Assume, nei casi di
assoluta improrogabile urgenza, sentito l’Amministratore Delegato, ogni
determinazione di competenza del Consiglio di Amministrazione, sottoponendola
alla ratifica dello stesso nella prima adunanza successiva […].
3. Il Presidente convoca e presiede l’Assemblea
dei soci e le riunioni del Consiglio di amministrazione. Dà impulso all’attività
dei suddetti organi e li coordina.
Dinnanzi a un atto non di ordinaria
amministrazione e neppure di “assoluta improrogabile urgenza”, i Soci fondatori
di Uniser (fra cui la Fondazione…), avranno delegato, formalmente e non in
via breve, il Presidente di Uniser a dare il suo assenso all’operazione e il
tutto sarà regolarmente riscontrabile da delibere di Consiglio e/o di
Assemblea. O no? Il Presidente Uniser si è forse stancato di fare il
compiacente sodale del Comune e soprattutto di Papa/Papà? È risaputo che
Papa/Papà non tollera al suo intorno persone più capaci che possano mettere in
discussione la sua gloria per i posteri: azzardiamo l’ipotesi che anche l’ex
Presidente di Uniser, avvocato Totaro, professionalmente conosciuto e stimato,
si sia rotto. È solo un’ipotesi intinta nel mio usuale veleno, Papa/Papà! Il nuovo
Presidente Uniser, Prof. Alessandro Pagnini, però, attento, non è – se lo
ricordo bene – persona da farsi supinamente dirigere. Chiedo scusa per la
disgressione e torno “ a dama”.
Risolto il problema locazione Uniser,
con le beghe già proposte in un precedente post da parte di C.I.I., il
Dirigente del Servizio comunale cui sopra abbiamo accennato, con determina 541
del 22.03.2013, tre giorni dopo la prima (quando si dice l’efficienza
compagnesca! – documento 3), rompe gli indugi: “ Determinazione a contrattare e
approvazione schema contrattuale”.
Sta per entrare in scena il Centro
Studi Enti Locali al quale il Comune ha chiesto consiglio, essendo sprovvisto
di competenze interne (!), e che risponde al “quesito su vendita immobile e
valore normale”. E…
Abbiate pazienza, un po’ per volta
arriviamo anche ai costi dell’operazione.
Grazie.
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
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[Martedì 30 luglio 2013 | 09:32 - © Quarrata/news]
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