di ALESSANDRO ROMITI
Ma il Sindaco Scatragli è stato
avvertito solo 24 ore dopo l’accaduto – Preoccupazione e allarme fra la
popolazione di Stazione
AGLIANA-PIANA. I cittadini residenti intorno all’inceneritore hanno
riferito che la notte tra sabato e domenica 21 proveniva un’anomala rumorosità
dall’impianto e la cosa ha insospettito i più, anche perché ha proseguito a
lungo tanto da spaventare alcuni residenti che hanno anche allertato i
Carabinieri della locale stazione di Montale.
Al mattino di domenica 21, molte
persone si sono addirittura assiepate sul margine del viadotto ferroviario che
è in prossimità all’inceneritore, richiamate da un potente boato che avrebbe
fatto ricordare il “bang” di un aereo supersonico. L’episodio è comunque oggi
rientrato e la società che si occupa della manutenzione avrebbe riparato la
turbina che avrebbe visto lo scoppio di una valvola di sicurezza, per un
imprevisto di funzionamento.
Tutto questo non avrebbe una rilevanza
di interesse giornalistico se non avessimo notizia di come è stata gestita l’emergenza:
il direttore dell’impianto Alfredo Perruccio ha dato avviso al Sindaco
Scatragli sono alle 22:30 di domenica 21, cioè solo dopo che l’emergenza era
rientrata, grazie al controllo degli addetti di turno, fra i quali era presente
il dipendente Drovandi.
Tutto questo ha visto ventiquattr’ore
di criticità, senza che il sindaco Scatragli fosse avvisato.
Lo stesso raggiunto telefonicamente ha
confermato: il messaggino di Perruccio è pervenuto al suo indirizzo mobile alle
22:30 circa della domenica, e riferiva che l’episodio era stato superato. Il
Sindaco non ha mai avuto notizia dell’emergenza verificatasi.
Angoscia e inquietudine tra i cittadini
del quartiere di Stazione.
Giacomo De Lucia e la moglie Angela
protestano per l’insofferenza e la superficialità espressa dai dirigenti del
Cis e, ricordando l’episodio di fuoriuscita delle diossine del 2007,
puntualizzano che anche allora i responsabili dell’impianto rinviarono le
notizie d’allarme che erano state confermate dalle analisi di laboratorio.
Il Cis, dichiara la sig.ra Angela, è un
impianto gestito in modo non trasparente e casuale, tutt’altro che la “casa di
vetro” retoricamente e demagogicamente proposta dai vari dirigenti nelle
relazioni dei consigli comunali degli enti proprietari.
Anche il consigliere Modesto Gerardo è
riuscito a farsi ammettere all’impianto dopo la deflagrazione e non perché
allertato dal Cis, ma perché residente nelle vicinanze. A lui i nostri
complimenti, ricordando come non sono riusciti a farsi ammettere nemmeno i
Vigili del Fuoco vedi,
chiamati lì per accertamenti di sicurezza.
Gerardo ha confermato: nessun altro
amministratore dei comuni proprietari è stato da me visto lì, perché convocato
dal direttore tecnico.
Ma allora, la gestione dell’impianto
viene fatta secondo quali criteri o protocolli d’emergenza? Perché non è stato
allertato il Sindaco Scatragli che è l’unico soggetto davvero responsabile per
la salute della cittadinanza? Non è bastata una condanna per i fatti del 2007?
Quando sarà che i dirigenti del Cis acquisiscono consapevolezza del principio
di precauzione da usare per la tutela della salute della cittadinanza?
A queste e altre domande è chiamato a
rispondere Edoardo Franceschi.
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[Lunedì 22 luglio 2013 | 20:56 - © Quarrata/news]
Quindi, la notizia che, il Vice Sindaco del PD di Agliana, Italo Fontana si sia recato presso il CIS dopo l'incidente Domenica 21 Luglio, non è confermata, come invece comunicato via facebook dal Vice Segretario del PD Del Fante Guido.
RispondiEliminaAbbiamo notizie contrastanti dell'accaduto, con il Sindaco Scatragli avvisato nella tarda serata di Domenica.
Una cosa è certa ,non era manutenzione ma, un incidente al settore del vapore, quindi fortunatamente, senza pericoli di inquinamento per la cittadinanza. Si ringrazia il blog per la sollecita comunicazione, in assenza di comunicazioni ufficiali dalla dirigenza del CIS. Pier Vittorio Porciatti.
Agliana e Montale hanno un sacco di problemi, caro Porciatti.
EliminaDalla democrazia, alla trasparenza, alla legalità.
E tutti problemi a cui gli abitanti della zona soggiacciono di buona volontà. Perfino con la benedizione del prete o dei preti.
O no?