FIRENZE. Sabato 13 luglio si è tenuta l’inaugurazione
del nuovo ospedale di Pistoia, il San Jacopo.
Il
Presidente Enrico Rossi e l’Assessore al Diritto alla salute Luigi Marroni hanno
illustrato questo gioiello della sanità toscana con discorsi accalorati e
usando espressioni quali “sanità bene comune”, “grande disegno di modernità e
riorganizzazione”.
“Già, perché
il San Jacopo fa parte di un progetto che prevede la costruzione di ben quattro
ospedali nel territorio toscano – spiega la consigliera regionale Marina Staccioli – gli altri tre rispettivamente nelle province di
Prato, Lucca e Massa Carrara; progetto che alla fine, se tutto va bene,
dovrebbe costare 600 milioni di euro”.
“Intanto
però si sono già accertate gravi carenze proprio nell’ospedale di Pistoia: le
carrozzine delle persone diversamente abili non passano dalle porte, le anguste
dimensioni dei servizi igienici non permettono di potersi muovere in autonomia
a chi ha problemi di deambulazione, le prese della corrente non sono a norma –
commenta Staccioli – alla faccia del moderno ospedale
efficace ed efficiente! Ma ormai che il danno è fatto vorremmo sapere come si
intende agire per rimediare. Le prese di corrente potranno e dovranno essere
sostituite, ma i bagni e le porte?
Sanità bene
comune … di chi? – commenta Staccioli.
Quanto ci
costerà correggere l’errore? Ed errore di chi, poi? Sarebbe ora che chi
sbaglia, anche nella cosa pubblica, cominci ad assumersi le sue responsabilità”.
“E ci
dobbiamo aspettare le stesse dispendiose e gravi “sviste” anche per gli altri
tre ospedali in procinto di essere terminati?”
[comunicato
staccioli – gruppo misto]
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[Giovedì 18 luglio 2013 | 19:17 - © Quarrata/news]
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