PISTOIA. Ieri, sull’inaugurazione del nuovo ospedale di Pistoia,
la Lista Civica Ecologista “Per un’altra Pistoia” ha diffuso il documento
che segue:
Chiediamo alle gentili redazioni di
voler dare spazio al nostro commento circa l’inaugurazione di sabato 13 del nuovo
ospedale di Pistoia.
Ringraziando, porgiamo cordiali saluti.
per la Lista Civica Ecologista “Per un’altra Pistoia”
Enrico Guastini
• • •
Il nastro tricolore è stato tagliato.
C’erano la banda, il coro, gli sbandieratori.
C’erano i cittadini, le lavoratrici
col dubbio sul domani.
E c’erano le voci.
“Ma manca la roba, è pronto a metà.
Perché hanno anticipato l’apertura?”
“Perché Rossi il 25 è in vacanza”
“No, perché stanno per arrestare ...
e questo avrebbe rovinato l’inaugurazione”
Solo voci, per carità, ma che dimostrano
quanto il cittadino medio sia convinto che l’interesse principale non sia quello
dell’utente.
E poi ci si chiede: “Ma se le idrovore
smettessero di lavorare, in quanto tempo si riempirebbe d’acqua l’ospedale?”
“Ma perché non l’hanno fatto nell’area
ex-Pallavicini?”
“Perché Rossi, presidente degli alluvionati,
è così contento che abbiano costruito un ospedale in area di pertinenza fluviale?”
...in effetti, il rapporto del presidente
con l’idrologia è un po’ dubbio (si veda la legge 21/2012 e cosa è consentito costruire
in aree a rischio idraulico molto elevato).
Le domande continuano.
“Questi sono gli ascensori che hanno
cambiato perché le barelle non ci entravano?”
“Ma il Brusigliano è sempre una fogna?
Non dovevano ripulirlo prima di aprire l’ospedale?”
“Hai sentito che tagliano il personale?”
È stato quasi surreale un passaggio
del discorso del presidente Rossi, dove si schierava nettamente a favore della sanità
pubblica perché è un «bene comune, come l’acqua, l’aria, il clima; le amministrazioni
devono tutelare i beni comuni contro le speculazioni, le privatizzazioni, ...».
La memoria torna al referendum sull’acqua
e a come il Pd si fosse schierato nettamente contro, salvo fare un cambio di rotta
all’ultimo momento per seguire il proprio elettorato (ricordiamo tutti la risposta
di Veltroni a padre Zanotelli in merito all’acqua pubblica, no? E le posizioni di
D’Alema, o del sindaco di Torino Chiamparino, o di quello di Firenze Domenici, o
di quello di Pistoia Berti...).
Per cercare un’opposizione alle privatizzazioni
di aziende o servizi bisogna rivolgersi verso i movimenti, non certo verso i partiti,
eppure... eppure dalle parole di Rossi sembra che il Pd sia alfiere dei beni comuni.
Poi si torna nella realtà, e al centro
commerciale legato da sempre indissolubilmente all’ospedale.
Si ripensa all’area sbandierata per
comunale, ma per la quale si è dovuto comunque pagare.
O alla gestione privata che, come
è stato ricordato, perdurerà per altri 19 anni.
È faticoso dovere, ancora una volta,
mettere in fila tutte le criticità.
Ricorderemo solo, a titolo d’esempio,
che la fogna Brusigliano ancora non è stata bonificata (tradendo quindi l’accordo
di programma che prevedeva un rivoletto bucolico accanto al nuovo presidio ospedaliero)
e anzi si programma di realizzarvi una cassa d’espansione per trattenere i liquami
nel Bosco in Città (che da 10 anni avrebbe dovuto essere un parco cittadino); maggiori
dettagli in merito quando avremo la possibilità di verificare il progetto nella
sua completezza, documento (non ancora pervenuto) promessoci il 12 giugno dall’architetto
Bragagnolo, dirigente del Comune di Pistoia, durante un incontro apposito cui era
presente anche l’assessore Tuci.
Esemplare l’impossibilità, il giorno
dell’inaugurazione, di accedere senza automobile, dettaglio che ha portato alla
situazione paradossale di una donna fermata dai vigili, identificata e trattenuta
in zona perché intenzionata a tornare a casa a piedi. Avendo un tutore al braccio
non poteva guidare.
Per ultimo un commento che è parso
il più esemplificativo: «A sentir parlare loro sembra che vada tutto bene...»
Lista Civica Ecologista “Per un’altra Pistoia”
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[Martedì 16 luglio 2013 | 18:08 - © Quarrata/news]
A proposito di Ospedale inaugurato a metà..
RispondiEliminaRaccogliendo spunto dal Dott. Sessa e l'amico Enrico Guastini che hanno portato in risalto molte delle problematiche non ancora evase legate alla nuova struttura, voglio integrare alle perplessità già di per se innumerevoli intorno al "S.Jacopo", una cosa che di cui avere la risposta sarebbe come fare un terno al lotto: ma l'agibilità.... chi l'ha firmata??
Anche un diplomando dei geometri sa che per ottenere l'agibilità di un edificio è implicito il rispetto del progetto e tutti i canoni di sicurezza annessi e connessi..
Ma per l'Ospedale sono stati rispettati tutti i crismi per il conseguimento finale dell'agibilità?
Direi proprio di no, visto che da progetto l'agibilità è legata alla messa in sicurezza dell'area ospite della struttura. Di quale sicurezza parlo? Di quella idraulica legata al Brusigliano e all'Ombrone.... meditate gente,meditate...
Quindi le cose sono 2: o chi ha firmato l'agibilità è all'oscuro delle proprie responsabilità civili e penali e non ha letto il protocollo allegato al progetto, oppure l'amministrazione prevede un periodo di siccità ad oltranza per i prossimi decenni..
Fatto sta che l'Ospedale è aperto malgrado le "voci"...
Alla ripresa delle piogge autunnali e invernali, unico consiglio (ironico) ai cittadini che intendessero usufruire dei servizi ospedalieri o più semplicemente far visita ai propri cari, di portarsi dietro un salvagente, meglio ancora un canotto..
Prima di concludere non dimentichiamo un'ultima cosa, il campo Rom che doveva essere già trasferito è sempre là dove è stato per 40 anni e ovviamente se non vengono trasferiti non è possibile neppure bonificare l'area da loro occupata cosi per lungo tempo..
Maurizio Giorgi
Capogruppo consiliare M5S Pistoia