Alcune domande del Capogruppo Pdl della Provincia di Pistoia
PISTOIA. Occorre fare
chiarezza sulla realizzazione di una rotonda a Buggiano sulla SR435 Lucchese
con l’incrocio di via San Giuliano, in quanto non appare nel piano delle opere
e non esiste traccia di un iter di approvazione del progetto secondo le normale
procedura per la realizzazione di un opera pubblica.
Nel 2005 è stato firmato un protocollo d’intesa fra la
Provincia, il Comune di San Marcello, di Chiesina Uzzanese, di Serravalle e di
Buggiano per la realizzazione opere stradali per il miglioramento della
viabilità. A Buggiano il protocollo prevede la realizzazione di 4 rotonde sulla
provinciale Lucchese, il tutto realizzato tramite un cofinanziamento fra Provincia
e Comune.
Nel 2011 la Giunta Provinciale approva il progetto
preliminare e successivamente il progetto definitivo della rotonda con via
Falciano e la inserisce nel piano delle opere. Ad oggi non è ancora stata
realizzata.
Nel frattempo però viene realizzata la rotonda con via
San Giuliano senza nessuna approvazione di atti della Giunta come invece fatti
per la rotonda di via Falciani.
Ad una richiesta scritta per avere chiarimenti in
merito, indirizzata al dirigente tecnico della provincia, ci è stato risposto
che la rotonda è stata realizzata su indicazione del Comune di Buggiano ed interamente
a spese della Provincia, “in occasione di interventi di manutenzione appaltati
mediante contratto aperto del biennio 2006-2007 e completati con contratto
aperto successivo del triennio 2008-2010”.
Successivamente, sempre per iscritto, abbiamo chiesto
delucidazioni sulla natura dei contratti di manutenzione citati e la risposta è
stata alquanto perentoria: “Si definiscono contratti aperti gli appalti in cui
la prestazione è pattuita con riferimento ad un determinato arco di tempo, per
interventi non predeterminati nel numero, ma resi necessari secondo le
necessità della stazione appaltante”.
Sorgono spontanee alcune domande.
Se il protocollo prevedeva un cofinanziamento, perché
l’opera è stata realizzata interamente a carico della Provincia?
Perché l’opera non ha seguito l’iter di approvazione
dei progetti da parte della Giunta Provinciale e non è stata inserita nel piano
delle opere?
Perché i fondi sono stati presi da contratti di
manutenzione aperti che dovrebbero servire per interventi straordinari e d’urgenza
e non per la realizzazione di opere?
E infine, se si dice che i lavori sono stati resi
necessari secondo la necessità della stazione appaltante, in questo caso la
Provincia, quali sono state le necessità ed i criteri e chi ha deciso la
realizzazione di questo intervento al posto di altri contenuti nel protocollo
del 2005?
Il dubbio, è che la “somma urgenza”, che ha portato
alla realizzazione dell’opera, era forse più legata a fattori elettorali che
non ai rischi della circolazione.
Patrizio La Pietra
Capogruppo Pdl Provincia di Pistoia
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[Mercoledì 17 luglio 2013 | 13:02 - © Quarrata/news]
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