di FELICE DE MATTEIS
Politica e magistratura paurosamente indietro
rispetto ai problemi della Montagna
PISTOIA-MONTAGNA. Dunque si sta
avvicinando la fine del mese ed il giudice del lavoro dovrebbe pronunciarsi sul
ricorso contro il licenziamento presentato da Rosa Apolito e Roberto Fedeli, i
vertici amministrativi della defunta Comunità Montana.
Attendiamo
l’evento con la civile convinzione che, comunque vada a finire, la vergogna
della Comunità Montana non potrà concludersi facendo svolazzare qualche
straccio per goduria del popolo assetato di vendetta e con qualche gogna
mediatica a fare da fumogeno per “abbuiare il tutto”.
Due
sentimenti contrastanti fanno arrovellare la gente. Il primo è che i due
funzionari vengano licenziati e, in quanto tali, si decidano a “spifferare”
tutto ciò che sanno, che sembrano non voler rivelare, e che per loro incapacità
gestionale è accaduto. Nomi, fatti e circostanze, non avendo altro più da
perdere.
Ma
vorremmo anche, in caso di pronunciamento sfavorevole, che non si “usassero”
due esseri umani come unici responsabili del malestro per coprire le malefatte
politiche di individui che girano liberamente e impunemente senza un briciolo
di dignità, coperti e riparati da una politica sinistra di cui si fanno scudo e
nella quale continuano spudoratamente a sguazzare come sta accadendo per il
Comunone/Dynamone.
Nel
frattempo gli effetti nefasti della mala gestione della Comunità continuano a
produrre i loro guai e ieri nel Consiglio Provinciale ne abbiamo avuto la
prova.
Per
tecnicismi assolutamente incomprensibili, dinnanzi a una precisa richiesta
della opposizione sull’uso e la vendita della legna da ardere, l’assessore Mari
si “pulisce le mani” con una disposizione del suo Assessorato; per il resto,
rimanda al collega Fragai: lui di più non può dire o fare.
Da
gennaio 2013 ad oggi, un settore che rendeva – a parte le ruberie – svariate
centinaia di migliaia di euro, è bloccato di fatto, perché adesso niente è più
fattibile se non con il timbro della massima trasparenza, della formale
ineccepibilità degli atti, e tricchete e tracchete!
E
la gente di Montagna che sta attendendo di poter comperare la legna, fare il
rimessaggio e quant’altro dove la mettiamo? E gli impiegati della ex Comunità
Montana che di queste cose si intendono, come vengono impiegati e per cosa?
Il
tempo stringe, anche se adesso è bello e favorevole ad operazioni che in Montagna,
un tempo, erano già iniziate.
Potrebbe
il Venturi, tolto l’abito bianco da gelataio usato all’inaugurazione dell’Ospedale
di sabato scorso e indossata una più opportuna “mise”, adoperarsi per risolvere
il problema?
È
problema da Provincia, certo, non da Regione. Ma sempre roba da compagni è. Almeno
di seggiola.
Forza,
Venturi, si dia da fare! Ammesso e non concesso che sappia da dove cominciare…
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 16 luglio 2013 | 09:13 - © Quarrata/news]
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