mercoledì 10 aprile 2013

COLDIRETTI. TANTA MONTAGNA NELLE ECCELLENZE PISTOIESI CHE SI CANDIDANO ALL’OSCAR GREEN


Fragoline e fragoloni, fagioli, formaggi, piante e poi... un museo, un orto didattico, un ristorante In 15 puntano al riconoscimento patrocinato dalla Presidenza della Repubblica Il diario di campo di Costanza

PISTOIA. Pistoia primeggia ai nastri di partenza, con ben 15 realtà candidate all’Oscar Green dell’agricoltura italiana. Il premio indetto da Coldiretti Giovani Impresa, che gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana.
L’Oscar Green valorizza gli aspetti multifunzionali dell’agricoltura innovativa, e la provincia che ha dato i natali a Pinocchio ha ricevuto diversi Oscar negli anni passati. Quest’anno in lizza allevamenti da latte, da carne e da salumi, agriturismo con latteria o museo, coltivazioni montane di fragoline, fragolone e abeti. E poi una scuola e un ristorante, un vivaio e un produttore di ortofrutta cotta.

“Aziende condotte da under 40 o che hanno fatto della filiera corta, dell’integrazione verticale delle fasi produttive –commenta Vincenzo Tropiano, direttore di Coldiretti Pistoia– il filo conduttore per affrontare la crisi e superarla con l’innovazione e una visione nuova dell’agricoltura e del fare impresa, anche ad alta quota: sono tante le realtà che agiscono in montagna che hanno deciso di partecipare agli Oscar Green 2013”. Il premio, alla settima edizione, è riservato ai giovani imprenditori, con l’eccezione della categoria In-Filiera, vede la partecipazione di aziende da tutta Italia.
Ecco i pistoiesi candidati all’Oscar:
– Carradori Gino e Figli, la filiera continua tra padre di 90 anni sempre attivo, figlio e nipote; produce verdure cotte a Pistoia.
– Maurizio Landini, 28 anni, produce fragole in montagna dal 2009 grazie ad un progetto di Arsia, Comunità Montana e Università di Firenze per i coltivatori di piccoli frutti in montagna: Fragoland è all’Abetone.
– Sempre con il coinvolgimento dell’università, Fabio Bizzarri (30 anni) dirige l’azienda Il Sottobosco, una coltivazione di fragoline sostenibile, basata sull’utilizzo di fonti rinnovabili, il tutto sempre ad alta quota, a Pian di Giuliano nel comune di Pistoia.
– Le Corti di Paolo e Valentino Giorgi stanno completando la filiera dell’allevamento bovino. 5 stalle, tanta terra in cui coltivano il cibo per le bestie e poi vendita direttamente alle macellerie e presto un punto vendita diretta per i consumatori. L’azienda si trova a Pieve a Nievole.
– Filiera completa anche a Le Roncacce di Giuseppe Corsini, che con un allevamento informatizzato produce ad oltre 1300 metri latticini che vende direttamente a negozi e grande distribuzione con il proprio marchio, oppure serve ai clienti dell’agriturismo. L’azienda è al Melo, nel comune di Cutigliano.
– Allevamento di ovini è uno dei punti di forza del Canto di Primavera del Sogno Antico di Stefania Michelozzi (28 anni), che con la sorella Gabriella ha rigenerato l’azienda familiare e ora producono formaggi, confetture, pane, venduti direttamente presso l’azienda o nei mercati Campagna Amica. L’azienda si trova a Forrottoli nel comune di Quarrata.
– Sempre di allevamento (ma non solo) vive Le Vigne, mucche di razza chianina e maiali di cinta senese da cui ricava anche ottimi salumi, in vendita che nell’agriturismo e nei mercati Campagna Amica. Le Vigne, di Ylenia Vannucci (28 anni) e famiglia, si trova a Montale.
– Agriturismo e non solo all’Abbonbrì di Giuditta Vaiani, tra l’altro ha inaugurato A Miccino, ciclo di incontri di economia domestica... per meglio affrontare la crisi. Abbonbrì si trova a Montemagno, nel comune di Quarrata.
– Agriturismo anche per Simone Ferrari, ma in montagna, che ha recuperato le vecchie dogane, una costruzione attaccata al ponte di Castruccio, in passato confine tra Lucchesia e Pistoia. Il comune è Piteglio.
– Sempre in montagna opera Darlington Osayemwenre Idahoragbon, nigeriano d’origine, che ha un vivaio in montagna, produce piante partendo dai semi che recupera direttamente dal bosco, bosco che è il suo principale fornitore. L’azienda è a Maresca nel comune di San Marcello.
– L’azienda agricola Bagnolo di Stella Dei (25 anni), oltre a produrre seminativi e olio, è coinvolta in due progetti: realizzazione del percorso di visita dello stagno per la conservazione delle piante idrofite protette e il Museo della Civiltà Contadina. L’area interessata è e ai margini del Padule di Fucecchio, nel comune di Larciano.
– Roberta Benedetti (30 anni) ha creato La Bottega di Fonteregia, evoluzione dell’azienda familiare che produce olio e ortofrutta, un punto Campagna Amica, dove i consumatori oltre ai prodotti agricoli, possono acquistare opere artigianali come i taglieri artistici a Km 0: realizzati con il legno proveniente dalla potatura degli uliveti aziendali. La Bottega di Fonteregia si trova a Montecatini Alto.
– Alessio Smeraldi coltiva il fagiolo di Sorana, recuperando e rendendo sicuro territorio montano. Si trova nel comune di Pescia.
– La cura della filiera è anche la caratteristica dell’Osteria da Ale & Sally, ristorante che ha scelto di entrare nella rete Campagna Amica per approvvigionarsi di prodotti direttamente dalle aziende agricole. L’Osteria Ale & Sally è a Pistoia.
– Tradizione e futuro nel progetto dell’Istituto comprensivo Fermi di Casalguidi nel comune di Serravalle, che partecipa alla sezione Comune Amico. Un orto didattico che, partendo dalla produzione delle talee, si conclude con la partecipazione degli allievi ai Mercati di Campagna Amica. Un progetto integrato e documentato in un diario di campo a cura dei bambini, come Costanza, che frequenta la quinta elementare:
Oggi sono andata a fare il laboratorio sull’orto. Quando siamo arrivati abbiamo mescolato il terriccio con la pomice e abbiamo scelto due piantine a piacere. Una volta prese, la professoressa ci ha fatto mettere il composto in un vaso da 10 cm, dove abbiamo piantato le piantine. La professoressa ci ha detto che queste piantine verranno vendute a un mercato della scuola. Poi abbiamo piantato anche dei bulbi che erano già germogliati. I bulbi, ci ha detto la professoressa, si devono piantare con solo le radici sotto il composto e il resto fuori. Alla fine abbiamo aiutato a rimettere a posto e siamo tornati in classe. Mi sono davvero divertita molto.
Oscar Green è anche questo.
[comunicato coldiretti pt]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 10 aprile 2013 | 12:31 - © Quarrata/news]

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