di LORENZO CRISTOFANI
Pistoia la tutta la materia prima su
cui progettare il futuro e la bellezza
PISTOIA. Che sia veramente
maturo il tempo per quella tanto attesa primavera pistoiese? Gli auspici paiono
esserci proprio tutti, sfogliando il programma della quattro giorni di Leggere la Città, una manifestazione di alto respiro culturale come mai ne erano
state organizzate a Pistoia.
Il
tema della prima edizione – molto impegnativo, soprattutto nel passare dalla
coscienza alla pratica – è quello del limite
della città, che viene declinato anche in relazione all’identità cittadina,
al suo cuore antico e a tutti i luoghi e monumenti che si sono sedimentati nei
secoli fino a creare quell’organismo vivo che è la città storica, non la sommatoria di monumenti ma un
monumento in sé.
Questo
blog ha sempre ribadito che i pistoiesi inizieranno ad amare la loro casa
comune non appena ne avranno riscoperto e riconosciuto i vari elementi – numerosi
e notevoli – di pregio e bellezza, gli unici che possono determinare il
benessere diffuso e la qualità di una vita autenticamente – non
sloganisticamente come vuole la vulgata – a misura d’uomo.
Fondamentali
allora, per la diffusione di una nuova cultura urbana, momenti come Leggere la Città, in cui saranno
illustrate, tra le altre cose, le esperienze degli urban center e in cui
saranno trasferite al pubblico, da varie personalità, conoscenze e competenze
multidisciplinari per affinare la sensibilità e la consapevolezza sulle
potenzialità cittadine.
Del
resto a Pistoia la materia prima, quella cioè su cui progettare il futuro e la
bellezza, non manca proprio: a partire dai chiostri e dagli orti-giardino dei
vari complessi (ora in parte ex) conventuali della città murata.
In
particolare l’orto di San Bartolomeo potrebbe essere oggetto, in questa nuova
fase, di una seria e responsabile discussione circa una destinazione rispettosa
della sua vocazione millenaria a verde. Ovviamente tramite un’equa e
preliminare intesa trai legittimi proprietari e la cittadinanza in senso lato.
Quale miglior luogo, infatti, per iniziare un’operazione fortemente qualificante
per il cuore antico di Pistoia e per la vita di chi ne è cittadino?
Menzione
particolare, infine, per due eventi: i
luoghi segreti della città, un itinerario quasi intimo, tra dettagli urbani
inediti e impensabili e i volti della
città, i segni, cioè, dell’identità civica nelle sue varie rappresentazioni
…
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 16 aprile 2013 | 08:17 - © Quarrata/news]
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