ROMA. Questa
mattina, il Parlamento in seduta comune ha iniziato a votare per eleggere il
prossimo Presidente della Repubblica. Siamo chiamati ad una scelta
fondamentale, che influirà in maniera decisiva sul destino dell’Italia nei
prossimi anni.
Personalmente avverto la
grande responsabilità di questo momento: col voto di oggi indicheremo quale
strada intendiamo percorrere e quale futuro immaginiamo per il nostro Paese.
A viso aperto, con lealtà,
ma in modo determinato, ho espresso in tutte le sedi opportune la mia
contrarietà all’elezione di Franco Marini al Quirinale. Non si tratta di un
giudizio negativo sulla persona, né sul politico, ma l’Italia che vogliamo
costruire merita un cambiamento reale, che necessariamente passa anche
attraverso la selezione di una classe dirigente in sintonia con l’elettorato e
capace di farsi interprete di un’esigenza di rinnovamento.
Questo è lo spirito con cui
servo il mio Paese e che oggi mi guiderà nella scelta del prossimo Capo dello
Stato. Voterò con la testa e col cuore. Lo impone la mia coscienza e gli
impegni che assunto con la nostra gente: a questi non potrò mai venir meno.
Per questo ho votato
convintamente Sergio Chiamparino: un riformatore capace e stimato da tutti,
interprete del rinnovamento che serve al Paese. Insieme abbiamo condiviso un
percorso comune in occasione della scuola di formazione Anci, durante la quale
ho apprezzato le doti politiche ed umane dell’ex Sindaco di Torino. Un uomo
onesto, sincero e mai banale: doti di cui la Politica ha bisogno se vuole
riacquistare la fiducia delle persone.
Ritengo che si tratti di un’ottima
scelta, chiara e coerente, in grado davvero di restituire agli italiani il
diritto di sognare e di immaginare un futuro migliore.
[comunicato
on. fanucci]
Personalmente, per quanto riguarda
Marini, sono assolutamente d’accordo con Fanucci e con Renzi.
Il problema è che, di grandi uomini e
di grandi statisti quest’Italia non ne ha fatti crescere più – e quelli che c’erano,
si cerca di schiacciarli opportunamente, perché ne venga annullata la memoria.
Per il resto – e mi si consenta questa scorrettezza –, di solito, da una popolazione di pigmei non possono che
nascere pigmei.
e.b. blogger
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[Giovedì 18 aprile 2013 | 14:22 - © Quarrata/news]
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