sabato 13 aprile 2013

PILLOLE DI MISERICORDIA – Parte quarta


di ALESSANDRO ROMITI

Subentro. Ancorché, alla fine del 2012, sia morto uno dei consiglieri del Cd (sappiamo tutti che al Presidente Artioli non piace l’uso degli eufemismi e quindi ci scusiamo per la crudezza della più genuina espressione), l’estinto non è stato rimpiazzato. Mava bene così: vedi anche il problema dei soci. Meno siamo e meno c’è da discutere, no…?
Ambulatori. Il consigliere preposto all’organizzazione degli ambulatori medici è stato lo stimato tecnico radiologo Paolo Martinelli, già investito del delicato còmpito dal Consiglio nel 2011. Peccato che, dopo un paio di mesi dall’avvio, sia stato defenestrato e rimpiazzato dal consigliere Vono. Martinelli, lasciò l’incarico amareggiato ed espresse a denti stretti la sua indignazione con molti volontari, auspicando un rapido ricambio del Cd con “altra e diversa gente”. Oggi, sembra essersi riconciliato con i consiglieri e ricompare pasciuto nell’elenco dei candidati al consiglio. I metodi della Democrazia Cristiana dell’Artioli ha ripreso a funzionare?
Coperchi. “Il DiaVono fa le pentole, ma non i coperchi”, massima popolare aglianese.
Parlamento. Nel Parlamento, nonostante il porcellum, c’è stato un effettivo ricambio di quasi il 70% dei deputati. Ciò potrà forse dirsi anche per la Mise, che ha predisposto un “listino” con tante solite facce note e altri nuovi sodali, sottoscrittori di petizione: Massimo Bruchi, Renè Niccolai, Paolo Martinelli, Ilaria Signori, Greta Avvanzo, Matteo Currà, Tonni, Alessandro Fiesoli, Paolo De Michele, Anna Bonacchi, Egidio Iannotta, Lionello Reali, Bonacchi Roberto, e altri. Questo vale per la “scatola vuota” della Confraternita: nella “srl” c’è Vono e, in Fondazione, troviamo ben ancoràti Artioli, Muffi, Morosi, Palandri oltre ad altri due, comunque generosamente autoproclamatisi in occasione di un democratico consiglio direttivo.
Iscrizioni. Le iscrizioni a socio, sono state riaperte grazie al clamore e allo scandalo suscitato dalla nostra inchiesta giornalistica, ma il Consiglio non valuterà le nostre richieste prima di un anno, cioè quando saranno un “mazzetto” cospicuo. Non possono perdersi in queste formalità di partecipazione della popolazione, utili solo a consentire lo svolgimento di un democratico accesso del popolo alla Mise. Ciò, nonostante che, nelle domande, vi siano molti volontari soccorritori che attendono da quattro anni di iscriversi. Il Consiglio di oggi è in deroga da tre anni, è dunque giusto che tale deroga sia applicata anche ai postulanti soci che dovranno saper aspettare pazientemente, sia che si tratti di volontari sia che si tratti di cittadini e/o, ancor più, … giornalisti.
Sindacato. Il consigliere Renè Niccolai è il referente “sindacale” della comunità dei volontari soccorritori nel Cd. Cosa potrà proporre nel suo “manifesto elettorale” per la sua rielezione? Ha assolto bene ai còmpiti di tutela e assistenza dei ragazzi? Che ci dice degli esosi costi dei caffè e dei distributori di paste, o degli spazi del locale di attesa, o delle altre carenze sofferte dai volontari? Qual è la clamorosa esigenza di usare – loro malgrado – la schiscetta?
Attacco. Un socio ha riferito che in Mise c’è uno strano clima: sembra che il Consiglio si senta “sotto attacco” e pertanto si è – comprensibilmente – chiuso a “riccio”. Sotto attacco da parte di chi? E per cosa? I giornalisti, sono davvero dei cattivoni, dispettosi e irresponsabili. Però forse il N.H. consigliere di maggioranza Carlo Massimo Biancalani aveva ragione: dentro alla Mise c’è una guerra di potere (per mantenerselo).
Bistecche. Le carni per la bisteccata “estiva” provengono da una premiata macelleria montana, fornitrice delle “reali case” Artioli -Vono. Come potrà il buon vicepresidente Bruchi, giustificare tale ingiuria alla comunità dei macellai della piazza aglianese, estromessi da sempre dalla fornitura delle carni e dalla partecipazione all’evento mondano molto popolare (finalmente)? Ma la Confraternita non era della cittadinanza tutta?
Ah, già… Perfino i dipendenti degli ambulatori i miserocordiosi di Agliana li pigliano da fuori, tanto per avvantaggiare il benessere di Agliana…
Mobilio. È vero che l’appalto degli arredi della Mise è stato assegnato alla ditta del vicepresidente Bruchi? Lui avrà sicuramente praticato dei prezzi competitivi, c’è da sperare. Ma con quali criteri decisionali è stata fatta tale trasparente assegnazione? C’erano altre ditte che potevano competere nella fornitura o concorrere in quota/parte? L’iniziativa è stata deliberata dal Cd con una valutazione di merito e di opportunità? Quale opportunità?

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[Sabato 13 aprile 2013 | 09:03 - © Quarrata/news]

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