La Presidente della Provincia di
Pistoia interviene in riferimento alla mancata sottoscrizione dell’atto da
parte di alcune amministrazioni locali
PISTOIA. “Trovo contraddittorio, da un lato, puntare il dito contro il Piano Interprovinciale Rifiuti, perché contiene un’ ipotesi futura di ampliamento dell’impianto di incenerimento, come salvaguardia degli equilibri territoriali nell’ambito dell’Ato Toscana Centro, e, dall’altro, non sottoscrivere un Accordo che è finalizzato proprio a incentivare la raccolta differenziata e promuovere le buone pratiche di riduzione rifiuti, attraverso la costituzione di un tavolo, a livello provinciale, con tutti i Comuni.
Per limitare l’impatto degli impianti, infatti, è necessario ragionare in termini metropolitani e non guardare ciascuno al proprio orticello: i confini delle politiche dei rifiuti non sono solo quelli comunali, ma si confrontano necessariamente con aree più ampie.
Gli obbiettivi ambiziosi fissati dal Piano Rifiuti, con il 65 % di raccolta differenziata entro il 2015, non si raggiungono con i buoni risultati di un comune rispetto ad un altro, ma solo se da parte di tutto il territorio c’è una risposta forte e coordinata nella direzione della riduzione dei rifiuti.
È con questo obbiettivo che abbiamo promosso la sottoscrizione di un protocollo da parte di tutte le amministrazioni locali, per costituire un tavolo di confronto, stimolare e coordinare le buone pratiche, anche attraverso lo scambio di esperienze, monitorare costantemente i risultati e, più in generale, maturare maggiore consapevolezza della propria forza contrattuale in termini di territorio nell’ambito dell’area metropolitana.
Questo in un momento particolarmente delicato, di razionalizzazione istituzionale, dove il territorio pistoiese più che mai deve essere unito e far sentire la propria voce.
Il Protocollo chiede una presa di responsabilità ai comuni per una politica di area vasta, dove tutti sono chiamati a fare la loro parte, guardando verso un obbiettivo comune di prevenzione, di raccolta differenziata, riduzione dei rifiuti, salvaguardia del territorio e tutela della salute. Si tratta di un’opportunità per le amministrazioni, e non l’ennesima occasione per strumentalizzazione politiche che rischiano solo di inficiarne il valore: chi si chiama fuori resta di fatto escluso dal dialogo e da un sistema i cui confini si stanno allargando”.
[15/10/2012 15.12
Provincia di Pistoia]
Provincia di Pistoia]
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[Martedì 16 ottobre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
La responsabilità -nella gestione dei rifiuti- è e deve essere condivisa, non c'è alcun dubbio; condivisa da amministrazioni comunali, utenti, consorzi di riciclatori e da tutti i soggetti coinvolti nel ciclo integrato.
RispondiEliminaMa quale protocollo ????? E' la legge nazionale che impone, al 2012, il 65% di raccolta differenziata ! Lo sa o non lo sa la presidente Fratoni ?? NOn servono ulteriori dichiarazioni d'intenti, basta rispettare la legge : ricordiamo che molte amministrazioni verranno multate proprio per non aver rispettato questo obiettivo, definito peraltro da svariati anni. L'inceneritore di Montale non è sostenibile, dal punto di vista contabile, patrimoniale e finanziario, lo sa o no lo sa la presidente Fratoni, che da questi punti di vista è già fallito ? Azzeri il PIR, risponda alle 60 e rotte osservazioni -risponda seriamente- altrimenti questi protocolli dimostreranno soltanto di essere il solito perdurante quanto inconsistente specchietto per le allodole.