PISTOIA. Alessandro Grassini (Idv) ci inoltra il seguente invito
per l’abrogazione di finanziamenti e privilegi:
Cos’hanno fatto i partiti negli
ultimi quarant’anni?
Si sono garantiti risorse
economiche provenienti dalle tasche dei cittadini, ignorando la loro volontà.
Dopo il referendum del 1993 (quando oltre il 90% degli italiani reclamò
l’abrogazione del finanziamento pubblico) i partiti si limitarono,
sfacciatamente, a modificare il nome con cui indicare questa cascata di denaro.
Così si passò dal “finanziamento pubblico” ai “rimborsi elettorali”.
Cosa vogliamo fare attraverso il
referendum?
Cancellare totalmente, senza se e
senza ma, ogni forma di trasferimento di soldi pubblici ai partiti.
Una firma per dare precedenza ai
bisogni dei cittadini rispetto ai vizi della Casta.
ABROGAZIONE DELLA DIARIA AI
PARLAMENTARI
Cosa è accaduto fino ad oggi alla
Camera e al Senato?
I parlamentari italiani si sono
dotati di privilegi che ne fanno tra i più pagati al mondo. Occorre un taglio
netto ai loro compensi, a maggior ragione in presenza delle difficoltà
economiche che stanno strangolando gli italiani. È paradossale che politici tra
i meno produttivi d’Europa restino super-pagati.
Cosa vogliamo fare attraverso i
referendum?
Azzerare la cosiddetta “diaria”,
che di fatto rappresenta un’integrazione al compenso riconosciuto ai parlamentari:
circa 3.500 euro al mese. Cancellare, inoltre, le norme che rendono l’indennità
mensile esente da ogni tributo e ne impediscono il sequestro o il pignoramento.
Una firma per scardinare i
privilegi della Casta parlamentare.
[propaganda
referendaria]
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[Martedì 16 ottobre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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