di Luigi
Scardigli
PISTOIA. Va ancora esattamente nello stesso identico modo, anzi,
forse peggio, quando cioè il padre della drammaturgia, Henrik Ibsen, alla metà
dell’800 mandò alle stampe John Gabriel
Borkman, uno scontro titanico tra avere, apparire e dunque essere e che
Piero Maccarinelli ha trasportato sul palcoscenico, su quello del Manzoni, dove
il prossimo fine settimana (venerdì e sabato alle 21, domenica alle 16), in
anteprima nazionale, si aprirà il sipario sulla nuova stagione degli abbonati.
L’originale e intraprendente banchiere, Massimo Popolizio,
si ritrova improvvisamente invischiato in una storia di fallimenti che lo
porterà presto al totale abbandono. In questa inesorabile chute, il protagonista potrà avvalersi, durante il viaggio all’inferno,
della moglie e dell’amante, nonché di un amico fidato, l’unico della sua
cerchia che continua a credere alle sue fantasmagoriche previsioni economiche,
una triade personificata da Lucrezia Lante della Rovere, Manuela Mandracchia e
Mauro Avogadro, che interagiranno con il pubblico anche grazie ai ruoli non
certo subalterni di Alex Cendron, Ilaria Genatiempo e Camilla Diana.
Un interscambio di ruoli e generazioni, di intuizioni e
paure, di leoni e gazzelle; uno scontro non solo generazionale, ma anche e soprattutto
umorale, tra coetanei sul modo di interpretare l’esistenza e dunque decidere di
viverla: mangiando l’asfalto o decidendo di proseguire, a velocità di crociera,
fino alla meta, un destino, più che una destinazione, alla quale ognuno di noi
è libero di arrivare come crede.
Anche quest’anno, il sabato pomeriggio dei week end dal
vivo, nel saloncino del Teatro pistoiese, il regista e i suoi interpreti si
incontreranno con il pubblico per commenti, congratulazioni opinioni e vere e
proprie adorabilissime celie.
A volte, anche per spiegazioni.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 8 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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