di Luigi
Scardigli
L’indecenza di San Lorenzo, cuore della
Pistoia antica
La notte
intera si sognava il giorno e il giorno era più torvo della notte. Recita così la memoria, scolpita nella base in ottone del
monumento ad alcuni caduti del 1943 e ricordati con l’effige posta 50 anni dopo
in piazza San Lorenzo, il cuore della Pistoia antica.
Molti anni prima, Ugo Foscolo, nei Sepolcri, ebbe a dire – ma la querelle era con l’editto di Saint
Cloud, non con il degrado pistoiese – che sol
chi non lascia eredità d’affetti, poca gioia ha dell’urna.
Prendo spunto tardo-romantico per segnalare – documentata da
foto – quale sia l’eredità d’affetti che riserviamo a quei morti.
I tre cestini sistemati lungo il perimetro del giardinetto
sono, come ben si può vedere, stracolmi; uno di questi, da tempo devastato da
qualche imbecille impunito, pende su un lato e la capienza della sporcizia si è
ulteriormente ridotta. Sull’erbetta del piazzale, lontano dalle passerelle in
pietra, che segnano virtualmente le diagonali dello spazio cittadino, i
residenti della zona, tra i quali, forse, ci saranno anche gli eredi dei ricordati
dalla lapide in pietra, portano i loro cani a sporcare, senza munirsi dell’apposita
apparecchiatura di pulizia.
La zona cittadina sottesa a questa piccolissima indagine è
contrassegnata dal settore B,
quartiere letteralmente pattugliato dai vigili urbani durante le 4 ore di
pulizia settimanali (la domenica mattina dalle 8,30 alle 10,30 e il martedì
sera dalle 20,30 alle 24), ma mai – e potrei scriverlo tutto maiuscolo –, quando i cittadini del quartiere portano i loro adorabili
amici a quattro zampe a fare i loro bisognini naturali.
La zona è quella che si vorrebbe chiudere al traffico (aiutando
decine di commercianti a grattarsi in capo) e la stessa del parcheggio
sotterraneo.
San Lorenzo è anche un quartiere che la nuova Giunta ha la
sana voglia di trasformare in un fazzoletto europeo. Ma anche quella dell’impalcatura
fissa e immobile di via Buonfanti, da oltre 22 mesi.
Per diventare europei, forse, non bastano interventi
architettonici, né potersi fregiare dell’orgoglio di appartenere all’associazione
vincitrice dell’ultimo Nobel per la pace.
Per somigliare all’Europa civile occorre andare a lezione da
chi in Europa civile, ci sta e ci è arrivato prima di noi, che sono quelli che
spazzano laddove le loro adorabili bestiole sono passate.
Alla prossima giornata
della memoria invito l’Amministrazione pistoiese ad accompagnare una
delegazione degli abitanti di San Lorenzo – dopo le dovute visite ai campi di
concentramento – anche ad alcune città tedesche, per far veder loro come si
comportano i cittadini di quei quartieri dove la memoria dei loro nonni SS, se
potessero, la cancellerebbero volentieri.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 14 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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