di Alessandro Romiti
Oltre due
anni di cassa integrazione con costi enormi per la comunità dei cittadini tartassati
– Una storia oscura spinta da politica e sindacati con esiti infausti
AGLIANA. Era il 2010 quando mi accinsi a fare una
verifica sull’attività dell’allora possibile acquirente soc. Lg-Plast e la
ricerca – in quel di
Sinalunga – ebbe un èsito
poco confortante, mancando traccia di una sede operativa. Poi, a pochi mesi, giunse
l’investitura della società – all’epoca guidata dal sig. Alessandro Benigni –
con tanto di solenne conferenza stampa partecipata dalla Provincia di Pistoia e
dal Comune di Agliana, provvista di promesse e garanzie per ogni cosa.
Spiace oggi dover
constatare come le mie denunce, sulla mancanza di un’autentica capacità di
rilancio erano offuscate dall’industriale – quella sì – quantità di retorica che, già allora, veniva
spalmata sulla vicenda “rilancio”. Oggi l’ipotesi è purtroppo confermata dalle
ultime vicende: la Lg-Plast è sull’orlo del baratro fallimentare e gli operai, 19
dipendenti – esausti e sconfortati –
dichiarano di non riuscire più a sopportare questa situazione di totale
indeterminatezza.
Sull’impianto di
Agliana – aggiornato ad un nuovo lay-out –
incombe pesantemente un’ipoteca di chiaro indirizzo politico che poggia
pienamente del contenuto del “Pir”, cioè l’anacronistico, perché antieuropeo, Piano
Interprovinciale Rifiuti. Il piano è contestato perché prevede investimenti
sull’implementazione degli impianti d’incenerimento con effetti contrari al
“rilancio della Lg-Plast”, e ciò in spregio alle preoccupazioni stabilite dall’Ordine
dei Medici di Pistoia che ne hanno richiesto la moratoria.
È chiara la
contraddizione: ovunque si sviluppa la Raccolta Differenziata, con un fattivo
incremento del recupero delle materie plastiche, ma ciò non sembra avere alcun
valore per l’impianto di Agliana che, ai tempi d’oro era un esempio di fattiva
attuazione della politica delle 3R “Riuso, Recupero e Riciclo” con la
produzione di quantitativi di componenti di arredo pubblico e affini. Può un
industriale sennato lanciarsi in un’impresa
che è antitetica al generale indirizzo politico dell’Amministrazione locale, anche
provinciale?
Le dichiarazioni
degli operai sono di profonda delusione e amarezza, apparendo chiaro che, ogni ulteriore
illusione si è infranta sullo scoglio della mancata produzione di fidejussioni
bancarie e garanzie di liquidità della società rilevatrice. Questa ha visto
dunque sottoscrivere le dimissioni del nuovo Ad, Giuseppe Montagna, che ha
dichiarato di trovarsi costretto a gettare
la spugna per la mancanza di solvibilità della società amministrata e a
promuovere un’azione di “responsabilità” per il danno generato dagli
amministratori, sottoscritta nella mattinata odierna.
L’intera storia
apre a delle considerazioni amare e non perdonabili, impegnando in alcune
riflessioni davvero adeguate per la concatenazione di eventi e fatti.
Chi è stato a
presentare Lg-Plast nella procedura concorsuale apèrtasi sulla Recoplast?
Questa è la domanda da un milione alla quale rispondere, nonostante le facili
previsioni consolidate da estemporanee verifiche in situ, nell’aretino.
Voci di corridoio
riferiscono che l’iniziativa è stata a suo tempo spinta e sostenuta da un
importante organismo sindacale pistoiese. Quale? E a quale fine?
Le segnalazioni
sulla mancanza di “sostanza imprenditoriale” (l’episodio venne rilanciato dalla
stampa organica locale – vedi Il Tirreno del 28 aprile 2010) avevano
veramente giustezza e continenza, anche se venne rapidamente cancellata da
delle grandi aperture di disponibilità da parte di Provincia e Comune,
strombazzate nella piana con grande ènfasi.
Il balletto Lg-Plast, ha permesso il congelamento
dell’azienda, l’attuazione di oltre due anni di “cassa integrazione” di gran
parte dei dipendenti – con quali costi per la comunità dei tartassati cittadini
si può bene immaginare – e
la lucidatura delle chiome degli amministratori che, su l’altro opposto
versante, quello dell’incenerimento dei rifiuti, ovvero delle plastiche, hanno
ben altro portamento e interesse, come ha dimostrato la storia di questi ultimi
anni.
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[Lunedì 8
ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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