MONTALE-PIANA. Il Comitato per la chiusura dell’inceneritore di Montale
contesta – con la nota che segue – la posizione della Provincia di Pistoia e il
suo recente protocollo sui rifiuti, non firmato, però, da 7 Comuni (vedi).
Ecco il testo:
Il Comitato per la chiusura dell’inceneritore
di Montale denuncia l’ennesimo tentativo della Provincia di Pistoia che, con un’iniziativa
suggestionante per come farcita da locuzioni “pseudo-ecologiste”, intende
ricercare consenso con l’inganno dialettico, confermando così l’attuazione del
Pir (Piano Interprovinciale Rifiuti), dimostratamente antieuropeo perché
chiaramente inceneritore-centrico.
Il comunicato stampa presenta diffuse
reticenze lì introdotte strumentalmente per il più positivo gradimento popolare
altrimenti indisponibile su un argomento davvero attuale e trasversale: la
gestione dei rifiuti. La dissociazione dall’atto di ben sette Comuni, tra i
quali spicca quello di Montale, sede del detestato impianto d’incenerimento del
Cis, è dimostrativa dello scontro politico che sussiste sull’argomento.
È chiaro che Scatragli non intenda
farsi “portare al guinzaglio” dalle
amministrazioni inceneritoriste e mantenga fermo l’impegno stabilito e ribadito
nella volontà di non procedere – almeno questo –
al raddoppio dell’impianto, previsto dal più detestato Pir.
Il comunicato della Provincia è intriso
di demagogia perché l’argomento – così
antipopolare – ne richiede quantità industriali, necessarie per
rassicurare i cittadini confusi dall’ipnotizzante locuzione di “raccolta
differenziata” che ricorre ben 7 volte, insieme alla più glamour “riduzione rifiuti”.
Struggente la predicazione della
Presidente Fratoni, che àuspica l’assenza di “...inutili strumentalizzazioni politiche...” su un atto che
dovrebbe (a suo dire) “...guardare alla
salute dei cittadini e alla tutela dell’ambiente ...”, suscitando la
riprovazione immediata di questo Comitato, purtroppo ben consapevole della
minaccia ambientale che incombe proprio sulle comunità della Piana, a causa dei
processi di distribuzione degli inquinanti dell’inceneritore nell’ampia catena
alimentare.
Nel comunicato si parla di “...incentivazione della raccolta
differenziata dei rifiuti... interventi di pianificazione del territorio per
realizzare aree dedicate a centri di conferimento o isole ecologiche per
rifiuti”, ma non si parla mai di “Centri di riciclo” (alla maniera del
sistema Vedelago) che non sono
previsti nel Pir e nemmeno accennati, perché contrari all’interesse del raddoppio d’impianto come dimostrato dall’esito
della vicenda Lg-Plast (vedi).
Bene hanno fatto i sindaci di sette
Comuni – Chiesina Uzzanese, Cutigliano, Marliana, Montale, Pescia,
Piteglio e Sambuca Pistoiese – a negare la
sottoscrizione di un atto che è – questo sì –
strumentalizzato e solo surrettizio al mero raggiungimento di un effetto mediatico
d’accettazione dello scellerato “Piano rifiuti” che nasconde l’autentica
vocazione della Provincia di voler incenerire tout court; ciò è dimostrato dal fatto che nel documento viene
completamente omesso qualunque richiamo alla recente direttiva europea e che
non manca di faziosità, laddove predica il raggiungimento dell’attuazione delle
“...migliori pratiche a livello nazionale
ed europeo” (sob!).
I cittadini, sono stufi di retoriche dichiarazioni
autoreferenziali e vuote che si scontrano con la pratica fattuale più
inceneritorista esercitata dalle politiche locali: gli amministratori dovranno
cambiare indirizzo e riprendere l’attuazione della difesa prima dei beni, la tutela
della salute con il conseguente risparmio per i costi di Tia.
Fare ciò, sarà molto semplice, basterà
chiudere l’inceneritore, aprire un centro
di riciclo ed esercitare predicazioni d’intento per davvero coerenti con le
azioni dirette all’attuazione di una politica virtuosa delle 3R (Riuso,
Recupero, Riciclo dei rifiuti), ricordandosi che le elezioni sono prossime e i
cittadini avranno memoria d’elefante.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 12 ottobre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
raccolta differenziata ??!! NO GRAZIE! se strumentalizzata a dare buon combustibile all'inceneritore!!!
RispondiEliminaSi, avete capito bene! le cose stanno proprio così!
"Riciclo, la plastica finisce bruciata.
Un terzo di quella da raccolta differenziata va nell´inceneritore"
... "Per esempio sulla plastica è lo stesso presidente di Revet a rivelare: «La quantità di plastica venduta e avviata a riciclo si sta progressivamente riducendo e sta aumentando la quantità destinata al recupero energetico che viene mandata negli inceneritori: siamo arrivati al 35-40 per cento e questo rende poco produttivo lo sforzo dei Comuni e dei cittadini nell´organizzare la raccolta differenziata»." ...
leggi tutto >>> http://firenze.repubblica.it/dettaglio/Riciclo-la-plastica-finisce-bruciata/1578549
In tutti i paesi europei quando si parla di trattamento dei rifiuti si parla di % di RECUPERO ... da noi , "itaglioti", si parla di % di raccolta differenziata , ahahahah ... e dopo? che questa materia venga RECUPERATA o venga BRUCIATA non interessa nessuno!!! siamo proprio ITAGLIOTI!
c'è ancora qualcosa che sfugge , ovvero quando un politico che ha il potere (purtroppo!!!) di decidere su questioni come, per es., "l'inceneritore", afferma che le sue decisioni sono informate dal “...guardare alla salute dei cittadini e alla tutela dell’ambiente...”; ebbene, questi politici e tecnici dovrebbero guardare e riflettere attentamente su questi video
RispondiEliminaIl dott. Montanari spiega le normative sulle PM10 http://www.youtube.com/watch?v=R5XhAh_2v7Q
Il dott. Montanari spiega come si dovrebbero eseguire le indagini epidemiologiche nei territori dove funzionano gli inceneritori.
http://www.youtube.com/watch?v=BhI4rAmHnj4
SE I POLITICI E I TECNICI RIFLETTESSERO , ANCHE SOLO UN ATTIMO, CAPIREBBERO QUALE SIA LA REALE RESPONSABILITA' DI CUI SI FANNO CARICO NEL PRENDERE CERTE DECISIONI , NON SICURAMENTE NELL'INTERESSE DEI CITTADINI E DELL'AMBIENTE!
INCREDIBILE!!! COMMENTATE VOI!!!
RispondiEliminaE PER FINIRE ... solo in Italia possono accadere certe cose!
Corre l'anno 2008 , emergenza a Napoli , tanti sacchetti puzzolenti per le strade, topi che girano indisturbati, tutte le TV "serie" che trasmettono quelle "schifezze" ...
bene si decide di mandare, PAGANDO 200 euro a tonnellata, dei treni carichi di "RUMENTA" in Germania così loro ci aiuteranno ...
BERLINO, 21 MAG - I rifiuti campani già smaltiti in Sassonia non sono stati bruciati nei termovalorizzatori tedeschi, ma sono stati riciclati per ricavarne materie prime secondarie e composti organici che verranno venduti all’industria. Il ’percorsò dell’immondizia italiana in Germania lo ha spiegato all’ANSA una portavoce del Ministero dell’Ambiente della Sassonia, sottolineando che niente è finito in discarica.«Questi rifiuti non sono stati bruciati» negli inceneritori, ha detto la portavoce. Anzitutto, ha spiegato sono stati separati i rifiuti organici da quelli solidi, che diventeranno poi materie prime secondarie (plastica, metallo, etc.). Il resto, «una parte minore - ha proseguito - è statotrattato in un impianto meccanico-biologico e verrà venduto alle industrie», le quali bruciano questo materiale trasformandolo così in energia. Ma il grosso dei rifiuti campani diventa materia prima secondaria. E l’Italia, oltre a fornire l’immondizia, svolge anche un ruolo importante nella fase successiva del percorso di quest’ultima. Il Paese, infatti, è al terzo posto, con 2,01 milioni di tonnellate, della graduatoria degli acquirenti di materie prime secondarie.(ANSA).
http://federico-valerio.blogspot.it/2008/05/i-rifiuti-campani-in-germania.html