venerdì 12 ottobre 2012

UNTOUCHABLES. «LA COMPARTECIPAZIONE UMANA VERSO GLI AMICI SI SOMMA ALLA PREOCCUPAZIONE ECONOMICA PER IL FUTURO DELLE AZIENDE»


Comunicato-stampa del Collegio dei Costruttori-Ance Pistoia «La città rischia seriamente di perdere, di fatto, un intero comparto produttivo»

PISTOIA. Il Collegio dei Costruttori-Ance Pistoia, interviene sulla situazione giudiziaria che coinvolge imprese ed imprenditori iscritti, con il seguente comunicato:

Quando una vicenda ti tocca intimamente, e magari non pensavi che sarebbe mai potuta accadere a te o a chi ti sta vicino, sei portato a riflettere; ed a cercare le ragioni per cui essa avvenga.

Da mesi alcuni nostri Colleghi, coinvolti nell’indagine nota con il brutto nome di “Untouchables”, sono trattenuti in custodia cautelare in carcere o presso il loro domicilio; di loro e dello loro sorti abbiamo notizie solo dalla stampa, le loro aziende sono prive dei vertici, la città rischia seriamente di perdere, di fatto, un intero comparto produttivo. La compartecipazione umana verso gli amici si somma alla preoccupazione economica per il futuro delle aziende.
Il nostro sistema giuridico, in astratto, prevede la carcerazione preventiva solo come extrema ratio (ed infatti, anche nelle fasi più cupe della storia repubblicana, il ricorso a questo istituto è sempre stato disciplinato in maniera stringente, ed attualmente è ammesso solo nei casi di percolo di fuga, di reiterazione del reato e di turbamento delle indagini); tuttavia, osserviamo che in Italia sono 28.000, pari al 42% del totale della popolazione carceraria, i detenuti in attesa di giudizio.
Così la Ministro Severino durante un recente incontro con l’associazione detenuti di Padova: “È viva la percezione, che ho sempre, del profondo senso di ingiustizia che si vive per la carcerazione preventiva in carcere. Scontare una pena dopo una condanna è una cosa. Iniziare a scontare una pena quando non si è stati condannati è una cosa ben più terribile”.
Siamo certi che la Procura di Pistoia, nell’imporre la dolorosa decisione di mantenere in regime di custodia cautelare cittadini non condannati, ma ad oggi solo imputati, abbia osservato in maniera scrupolosa e corretta le norme vigenti.
Ciò nondimeno, avvertiamo una stridente contraddizione tra l’applicazione della legge e il comune senso di giustizia: il processo, quando sarà, avrà già anticipato una frazione in alcuni casi non minima di pena prima di qualsiasi giudizio di colpevolezza!
Nel frattempo, la Guardasigilli giustamente definisce “terribile” quello che sta accadendo ad alcuni nostri concittadini; colpevoli non sappiamo, ma di sicuro vittime di un istituto che necessita di una profonda revisione.

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[Venerdì 12 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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