giovedì 11 aprile 2013

DYNAMONE? QUATTRO PICCIONI CON UNA FAVA E UNA NUOVA E COMODA ‘SCOMUNITÀ SMONTANA’


di FELICE DE MATTEIS

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Se le idee camminano sulle gambe deli uomini, il Comunone/Dynamone/Comune Unico sta cercando di muovere i suoi primi passi con quegli uomini – leggetevi la cronaca del Tirreno di ieri e guardate le foto – che la Montagna l’hanno assassinata se non con premeditazione, il che è da vedere, almeno per incompetenza.
Ci sembra inutile snocciolare i grandi obbiettivi raggiunti (!), ma possiamo solo aggiungere che questi “trombati” irrimediabili della malapolitica cercano di ripartire da zero per coprire le malefatte precedenti. Insomma la parola catàrsi per loro non equivale ad un imperativo etico-morale dal quale trarre il convincimento del loro fallimento. Nossignori, vogliono ancora insegnare ai cittadini i vantaggi di una operazione che però farà comodo solo a loro. Ed ai padroni di Orlandini.

Non ci sono più destra, centro e sinistra; c’è solo la Legge Monti, n. 135 del 7/8/2012 con la quale si imporrebbe di tagliare, tagliare e ancora tagliare. Non solo sulla sanità – lo abbiamo visto – ma anche sulla organizzazione territoriale, ovvero sui Comuni.
Agli ordini padrone! Nella proposta che compare sul sito del Comunone, la parola “cittadini” compare dopo una decina di pagine, per la prima volta: prima solo numeri statistici e chiacchiere, il loro pane, perché l’azione è “scongeniale” a questi signori ma organica al più grosso gruppo imprenditoriale della Montagna che si camuffa sotto le spoglie di Babbo Natale-Dynamo Camp e della sua assistenza caritatevole cui abbiamo già accennato.
I Comuni, la loro storia, le tradizioni, le peculiarità, le specificità, sacrificati in nome di una operazione che però garantisce il risparmio: un gioco in difesa perché questi poveri ex non sanno nemmeno lontanamente cosa significhi attaccare; sanno solo dire di non avere visto o sentito. Infatti, leggendo i nomi cui sopra accennavamo, il filo conduttore che lega tutti lor signori è quello di avere avuto incarichi politici in Comunità Montana.
Sarà una cattiveria ma è proprio così e a questo punto la domanda spontanea è: ci si può fidare di questa gente? Questa gente che equipara i costi di poco più di cento dipendenti sparsi per quattro comuni ad uno spreco inaccettabile, al pari di Sindaci, assessori e consiglieri comunali che certamente non trovano “nutrimento” monetario nelle loro cariche; almeno per chi fa politica per passione e non per chi con la politica fa anche i propri affari, fa carriera nel pubblico o va ad elemosinare qualche migliaio di euro nelle consociate, tipo Ato vecchia maniera!
Qualche nome? Basta informarsi un poco e comunque chi dice che “grande è bello”, si riferisce forse alle città di medie e grandi dimensioni, a partire da Pistoia, dove gli scandali sono all’ordine del giorno per la famosa o insufficiente mancanza di controlli diretti quando non vera e propria connivenza.
Provate ad immaginare un Comune Unico da Lanciole all’Abetone, da Crespole a Spignana, da Pontepetri alla Secchia.
Il Sindaco Danti fa giustamente l’interesse dei propri cittadini, al pari del Sindaco Cormio che fra l’altro – ex lege – non è tenuta a partecipare ma ha dietro a sé i famosi “consigliori” che spingono per l’inciucio perché saranno anche un poco rincoglioniti, come me, per l’età, ma mantengono quel residuo di furbizia che li porta a fare due conti e a prevedere un unico Comune in mano alla loro parte politica senza troppa fatica: quattro piccioni con una fava! Ma, attenti all’Oste, cioè a Manes e soci, che senza tante contrattazioni delocalizzate per i quattro Comuni, potrebbero avere campo libero per i loro affari. Ne abbiamo già accennato.
In ultimo, ma non meno importante, il controllo dei cittadini attraverso i loro rappresentanti non sarà così diluito ed inefficace, addirittura per mancanza di figure locali che rappresentino il territorio reale? Proprio adesso che il cittadino della Montagna comincia a pretendere di conoscere preventivamente i problemi e cooperare alla loro risoluzione, può un comitato “spontaneo” di trombati della politica guidati da un potere economico forte (Dynamo/Manes, etc.) cercare di imporre alla popolazione un carrozzone senza cuore solo in virtù di parametri di natura esclusivamente economica, senza adeguata pubblicità (solo il Comune di Piteglio lo ha fatto) ed attualmente diretto da impresentabili politici?
E se invece di Comune Unico lo chiamassimo Scomunità Smontana?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 11 aprile 2013 | 09:28 - © Quarrata/news]

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