di LUIGI SCARDIGLI
PISTOIA. Vuol dire all’incirca la stessa cosa, ma se devo essere
onesto, avrei preferito che la manifestazione presentata nel pomeriggio dal
Direttore artistico e dal Presidente del Manzoni, Saverio Barsanti e Rodolfo
Sacchettini, dall’assessore Elena Becheri e da Alessia Innocenti, tra i
relatori in veste di rappresentante della Fondazione Toscana Spettacolo (ma ne
potrebbe indossare anche altre, beninteso) presso la caffetteria del teatro
Manzoni di Pistoia si fosse chiamata come avevano inizialmente avuto idea di
chiamarla, Teatri senza confine, anziché, come poi è stata battezzata e dunque
presentata, Teatri di confine.
Mal di
poco, non è certo questa definizione che cambierà le sorti artistiche di un
avvenimento culturalmente importante e gradevole, che è questa primavera
informale del teatro, con quattro nuovi appuntamenti che non saranno una coda
canonica alla brillante stagione da poco terminata, ma un vero e proprio work in progress, artistico e
geografico, che l’Atp, dopo i rassicuranti plausi e le implementazioni del
budget da parte della Regione Toscana, si è sentito in diritto e in dovere di
sperimentare.
Si inizia
sabato 20 aprile, alle ore 21, con una rappresentazione a cinque stelle
(retorica lessicale preesistente all’avvento di Grillo), quella rappresentata
dalla compagnia di un mostro sacro, Emio Greco, un talento che ha scoperto di
essere tale lontano da noi e che dopo tanti anni di lavoro e riconoscimenti
viene ad omaggiare la Toscana e in esclusiva Pistoia con La commedia, balletto di danza contemporanea che trasformerà la
vita degli esseri umani nei giorni della settimana, con tutte le sfumature
legate alla cadenza stereotipata dal lunedì al sabato.
Venerdì
26 aprile, sempre in prima serata, Daniele Ciprì, uno dei talenti nati e
affermatisi in coppia con Maresco, proporrà, al piccolo Bolognini, Perdere la faccia, un suggerimento, non
solo teatrale, per come aggirare l’ostacolo delle incomprensioni e delle
falsità, quelle che accompagnano, minacciandola, la nostra esistenza.
Venerdì 3
maggio, alla solita ora e sempre al Bolognini, il Teatro Sotterraneo, residente speciale di Pistoia per i prossimi
diciotto mesi, proporrà uno degli spettacoli più graditi all’estero, Dies Irae, visione post apocalittica,
tragica e umoristica, delle specie umana.
Per il
quarto e ultimo appuntamento occorrerà raggiungere il Villone Puccini, alla
Villa di Scornio, per poter assistere a Maros-Gelo,
rivisitazione delle Tre sorelle, di
Anton Cechov, affidata e realizzata da un altro talento teatrale, Renata
Palminiello, con un ricchissimo e numeroso cast di giovani attori tra i quali
ci prendiamo la licenza di nominarne tre: Camilla Bonacchi, Lorenzo De Laugier
e Sena Lippi, tre pistoiesi da poco diplomatisi e che hanno già l’opportunità
di essere, poco meno che esordienti, già profeti in patria.
Ogni
appuntamento sarà preceduto e succeduto da approfondimenti e incontri con il
pubblico. Per l’ouverture di sabato 20 aprile, domani pomeriggio, alle 17,30,
ci sarà un interessantissimo prologo, al Funaro,
in via del Funaro, a Pistoia, una proiezione-documentario 7 Days fo Dante, presentato da Francesca Pedroni. Questa postilla è
stata annunciata da Lisa Cantini, donna di notevole statura tanto per il teatro
in generale, quanto per Il Funaro, presente alla conferenza stampa in qualità
poco definita di ospite clandestina e
per questo non immortalata dalla foto di rito.
Mi duole
e vi chiedo scusa: tanto per la essenziale lucidità dell’intervento, quanto per
l’aspetto, indiscutibilmente gradevole.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
[Giovedì 11 aprile 2013 | 08:50 - © Quarrata/news]
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