FIRENZE-PISTOIA. “Accolgo con favore –
dichiara il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro
Romanelli – la decisione di Comune e Provincia di Pistoia di non procedere nel
percorso di realizzazione della centrale termoelettrica a metano della Repower,
né a Canapale, né altrove”.
“E’ una vittoria dei cittadini e delle associazioni, che tenacemente hanno lottato non tanto e non solo per la difesa (sempre comunque legittima) di un interesse locale e particolare, ma hanno dimostrato mettendo in campo competenze e intelligenze come questo fosse un progetto inutile dal punto di vista energetico e pericoloso da quello ambientale e idrogeologico”.
“Proprio su quest’ultimo punto, quello del rischio idraulico, oggetto di una
modifica ad hoc della legge Regionale in materia, proporrò una modifica di
legge per restaurare la totale inedificabilità nelle aree a elevato rischio
idraulico”.“E’ una vittoria dei cittadini e delle associazioni, che tenacemente hanno lottato non tanto e non solo per la difesa (sempre comunque legittima) di un interesse locale e particolare, ma hanno dimostrato mettendo in campo competenze e intelligenze come questo fosse un progetto inutile dal punto di vista energetico e pericoloso da quello ambientale e idrogeologico”.
“Allo stato attuale, e come recita lo stesso piano energetico della Toscana, non ha più senso realizzare nuovi impianti a metano, che non è una fonte rinnovabile: al limite possono servire, in fase transitoria, per riconvertire impianti più inquinanti, quali quelli a olio combustibile di Livorno e Piombino”. “Infatti, l’efficacia economica poteva esserci nel caso di teleriscaldamento per utenze vicino l’impianto, caso che non sussisteva per il progetto Repower”.
“A questo punto diventa più che doveroso da parte della Regione e di tutte le Istituzioni locali non abbandonare i lavoratori ex Radicifil, molti dei quali avevano riposto speranze, e forse anche qualche illusione, di ricollocazione nella centrale prevista: un’ipotesi concreta è d’impiegarli nei servizi di raccolta differenziata “porta a porta”, che presto dovranno partire su tutto il territorio pistoiese”.
“Infatti, così come le centrali a metano, anche il ricorso all’incenerimento sta diventando obsoleto: il futuro occupazionale, economico ed energetico della Toscana deve passare da strategie d’incremento dell’efficienza e del risparmio energetico, e dallo sviluppo di nuove tecnologie per il trattamento dei rifiuti residuati da un lavoro di riuso, differenziazione e riciclaggio spinti al massimo grado”.
[comunicato
sel]
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[Lunedì 15 aprile 2013 | 18:09 - © Quarrata/news]
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