PIANA PISTOIESE. Da ASL e ARPAT finora nessuna risposta.
L’ultimatum per lo spegnimento dell’impianto sembra scadere senza alcuna evidenza e la chiusura pare oramai inevitabile.
Ieri si sarebbero presentati a Montale l’assessore Fragai e il sindaco Ciampolini.
Avrebbero velatamente tentato – a quanto si sente dire – di insistere sulla possibilità di esercitare “tutela legale”, prospettando la possibilità di azioni penali e civili per il “risarcimento del danno” che sarebbe subìto, dai comuni e dall’ente provincia, nell’eventualità di una chiusura.
Gli amministratori inceneritoristi, invece di attivarsi per la tutela della salute pubblica, si farebbero per difendere l’inceneritore, negando anche le evidenze, contro il buon senso di cui dovrebbero fare ampio uso nell’interesse dei cittadini.
L’emergenza sembra dimostrata da ben tre incidenti in un mese.
Cliccare sulle immagini per ingrandirle.
[Sabato 12 marzo 2011]
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