mercoledì 9 marzo 2011

INCENERITORE. LA SERIETÀ DEI NOSTRI QUOTIDIANI


PISTOIA-PIANA. Come fare a dare credito alla stampa organizzata?
Basta osservare queste due ‘notizie’, per avvertire sùbito un senso di profondo disagio e di inquietudine dinanzi all’informazione ufficiale – e per desiderare ancora di più disarticolarsi dalle vie strutturate a favore delle alternative: in primo luogo i blog e il web.
Leggete queste due notizie.
La prima è la versione Nazione; l’altra è la versione Tirreno.
Chi legge solo uno dei due quotidiani, non se ne rende conto. Il confronto sinottico, la collazione dei due manufatti ci dà, invece, sùbito l’idea dell’esatta prospettiva: si tratta di una ‘comunicazione della provincia’, utilizzata come se fosse informazione autoprodotta, mentre in realtà non è che una velina. Peggio che mai, dunque.
E Il Tirreno, da questo punto di vista, batte il record: perché, come vedete, inserisce anche la scritta © Riproduzione riservata sotto il pezzo, appropriandosi anche di ciò che non è suo.

Come credere a questo tipo di informazione così domestic and friendly? Eppure la gente il giornale se lo paga…
* * *
1. Montale. La decisione della provincia
dopo il superamento dei valori
Al via nuovi controlli all’inceneritore
Sarà fermata una linea di produzione

Parte la seconda fase dei controlli, richiesta dalla Provincia di Pistoia sull’inceneritore di Montale, a linea spenta.
L’assessore Fragai: «Come da procedura si apre la seconda fase di campionature, stavolta a linea ferma, per il monitoraggio del buon funzionamento dell’impianto».
Parte così questa fase di accertamenti disposti dalla Provincia di Pistoia sull’inceneritore di Montale, dopo che il campionamento, effettuato dall’Arpat lo scorso 17 febbraio, aveva riportato valori pari a 0.081 ng/Nm3 TEQ, di poco superiori alla soglia di attenzione di 0,05 ng/Nm3 TEQ , (ulteriormente disposta dalla Provincia) ma sempre inferiore ai limiti stabiliti dalla legge.
Il monitoraggio dei valori, in base a quanto disposto dalla procedura per il controllo dell’impianto, continua stavolta a linea spenta, per consentire così tutti gli ulteriori accertamenti e gli eventuali interventi di manutenzione.
«Continuiamo sulla strada finora tracciata, ovvero il monitoraggio costante da parte degli enti preposti e la assoluta trasparenza di dati e analisi – spiega l’assessore all’ambiente della Provincia di Pistoia, Rino Fragai – la procedura di controllo stabilita dalla Provincia prevede due fasi. In caso di superamento del valore di attenzione di 0,05 ng/Nm3 Teq, che, mi preme sottolineare, è un limite ulteriore di cautela imposto dalla Provincia ed è più restrittivo rispetto ai parametri di legge, le operazioni vengono compiute, in un primo momento, a linea in marcia».
«Se i livelli di Pcdd/pcdf rientrano nella soglia di attenzione, la linea di smaltimento rimane regolarmente in funzione, altrimenti viene disposto lo spegnimento per ulteriori verifiche, fino alla risoluzione del problema».
«Nel pieno rispetto delle regole, pertanto, abbiamo inviato alla Ladurner la richiesta di blocco della linea 3 del termovalorizzatore, in modo da consentire lo svolgimento di tutte le successive analisi – continua l’assessore Fragai – in questo contesto, mi preme, ovviamente, evitare inutili allarmismi, rassicurando tutti i cittadini che il temporaneo fermo della linea è semplicemente un intervento che rientra nella prassi, approvata per il controllo dell’impianto, e che non dipende da nessuna ulteriore causa».
[Fonte: La Nazione]

2. Via alla seconda fase
di campionamento delle emissioni,
bloccata la linea 3
Inceneritore, nuovi controlli
Diossine, a febbraio rilevato
da Arpat un altro sforamento

MONTALE. Parte la seconda fase dei controlli, a linea spenta, richiesta dalla Provincia di Pistoia sull’inceneritore di Montale.
«Si apre – spiega l’assessore provinciale all’ambiente Rino Fragai – la seconda fase di campionature, stavolta a linea ferma, per il monitoraggio del buon funzionamento dell’impianto».
Seconda fase disposta dalla Provincia di Pistoia sull’inceneritore di Montale, dopo che il campionamento, effettuato dall’Arpat lo scorso 17 febbraio, aveva riportato valori pari a 0.081 ng/Nm3 Teq, di poco superiori alla soglia di attenzione (di 0,05 ng/Nm3 Teq), ma sempre inferiore ai limiti stabiliti dalla legge.
Il monitoraggio dei valori, in base a quanto disposto dalla procedura per il controllo dell’impianto, continua stavolta a linea spenta, per consentire così tutti gli ulteriori accertamenti e gli eventuali interventi di manutenzione. «Continuiamo sulla strada finora tracciata – afferma Fragai – ovvero il monitoraggio costante da parte degli enti preposti e l’assoluta trasparenza di dati e analisi. La procedura di controllo prevede due fasi. In caso di superamento del valore di attenzione di 0,05 ng/Nm3 Teq le operazioni vengono compiute, in un primo momento, a “linea in marcia”. Se i livelli di Pcdd/Pcdf rientrano nella soglia di attenzione, la linea di smaltimento rimane regolarmente in funzione, altrimenti viene disposto lo spegnimento per ulteriori verifiche, fino alla risoluzione del problema».
«Nel pieno rispetto delle regole – continua Fragai – abbiamo inviato alla Ladurner la richiesta di blocco della linea 3 del termovalorizzatore, in modo da consentire lo svolgimento di tutte le successive analisi. In questo contesto, mi preme, ovviamente, evitare inutili allarmismi, rassicurando tutti i cittadini che il temporaneo fermo della linea è semplicemente un intervento che rientra nella prassi, approvata per il controllo dell’impianto, e che non dipende da nessuna ulteriore causa».
[Fonte: Il Tirreno]

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì delle ceneri sottili dell’inceneritore, 9 marzo 2011]

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