PISTOIA. Ve lo avevamo promesso ed ecco il documento di cui vi parlavamo.
Si tratta dell’ultima lettera del commissario Bagnale alla Fondazione Santa Maria Assunta in cielo, alla cooperativa costruttrice del nuovo centro di via San Biagio, ai finanziatori dell’opera.
Ma di questa lettera, ovviamente, non poteva non essere a conoscenza anche il vescovo Bianchi.
È una lettera del 18 febbraio scorso: appena 4 giorni prima dell’arrivo di Lo Trovato a Pistoia. Per sedersi a quel tavolo a cui si sono seduti vescovo, sindaco e presidente Fratoni, ma a cui Bardelli – sempre con il suo solito modo di agire, distaccato e un po’ supponente – non ha voluto accomodarsi. O scomodarsi, forse.
Non vi nascondiamo che sedersi a quel tavolo, dopo tutto quello che era stato fatto e detto, avrebbe potuto dar luogo a un certo disagio: sarebbe stato come stendersi su un letto di Procuste.
Si tratta dell’ultima lettera del commissario Bagnale alla Fondazione Santa Maria Assunta in cielo, alla cooperativa costruttrice del nuovo centro di via San Biagio, ai finanziatori dell’opera.
Ma di questa lettera, ovviamente, non poteva non essere a conoscenza anche il vescovo Bianchi.
È una lettera del 18 febbraio scorso: appena 4 giorni prima dell’arrivo di Lo Trovato a Pistoia. Per sedersi a quel tavolo a cui si sono seduti vescovo, sindaco e presidente Fratoni, ma a cui Bardelli – sempre con il suo solito modo di agire, distaccato e un po’ supponente – non ha voluto accomodarsi. O scomodarsi, forse.
Non vi nascondiamo che sedersi a quel tavolo, dopo tutto quello che era stato fatto e detto, avrebbe potuto dar luogo a un certo disagio: sarebbe stato come stendersi su un letto di Procuste.
La Cmsa, come si vede dalle parole di Bagnale, si è rifatta avanti proprio nei giorni più o meno precedenti all’incontro quadrumvirale (sarà stato un caso?); e il commissario si è subito mosso. E questo commissario, fatto passare sin da subito – da Bardelli e don Pancaldo – come una specie di inamovibile Moloch, ha ri-contestato per l’ennesima volta, e dopo tanto silenzio (che tuttora, comunque, continua), questa sua maschera forzata che gli è stata inchiodata sul viso in questa sorta di romanzo di cappa e spada da maschera di ferro.
Allora: è chiaro per tutti i pistoiesi, adesso, che a fermare il treno e voler scendere non sono stati né l’Aias nazionale né Bagnale, ma solo quegli stessi uomini che hanno lamentato indebite ingerenze nella vita dell’associazione pistoiese da parte di Roma?
E se non è chiaro dopo l’esibizione di così tanti ed eloquenti documenti, con che cosa dovrà essere convinta la pubblica opinione? Con un miracolo dell’Altissimo?
Detto questo, leggete con attenzione il testo che segue.
E dopo – e solo dopo – fatevi un’opinione di cosa sia realmente successo.
Riflettete su una storia che né giornali locali, né periodici, né Tvl vi hanno spiegato – come lamentava Alessio Bartolomei qualche tempo fa, scrivendolo, se non erriamo, sul sito del periodico Il Giullare.
Allora: è chiaro per tutti i pistoiesi, adesso, che a fermare il treno e voler scendere non sono stati né l’Aias nazionale né Bagnale, ma solo quegli stessi uomini che hanno lamentato indebite ingerenze nella vita dell’associazione pistoiese da parte di Roma?
E se non è chiaro dopo l’esibizione di così tanti ed eloquenti documenti, con che cosa dovrà essere convinta la pubblica opinione? Con un miracolo dell’Altissimo?
Detto questo, leggete con attenzione il testo che segue.
E dopo – e solo dopo – fatevi un’opinione di cosa sia realmente successo.
Riflettete su una storia che né giornali locali, né periodici, né Tvl vi hanno spiegato – come lamentava Alessio Bartolomei qualche tempo fa, scrivendolo, se non erriamo, sul sito del periodico Il Giullare.
Ora questo blog vi ha permesso di poter guardare aldilà della muraglia che era stata costruita intorno all’Aias come per parare l’arrivo dei mongoli.
E anche chi ha trattato il salvataggio dell’Aias a Pistoia (vescovo, sindaco, presidente della provincia) dovrebbero riflettere bene su tutto questo – dato anche che, se per il vescovo c’è la certezza che sapesse tutto, per Berti e Fratoni ci sono almeno alcuni fondati indizi e motivi che sapessero anch’essi questa incredibile e triste storia.
Sì. Dovrebbero rifletterci gli uomini che hanno trattato il salvataggio dell’Aias (o di Bardelli..?).
Perché tacere la verità ai fratelli, agli amici, ai compagni o comunque si vogliano chiamare, è per un verso un peccato mortale e per un altro, laico, una grave colpa.
Buona riflessione.
E anche chi ha trattato il salvataggio dell’Aias a Pistoia (vescovo, sindaco, presidente della provincia) dovrebbero riflettere bene su tutto questo – dato anche che, se per il vescovo c’è la certezza che sapesse tutto, per Berti e Fratoni ci sono almeno alcuni fondati indizi e motivi che sapessero anch’essi questa incredibile e triste storia.
Sì. Dovrebbero rifletterci gli uomini che hanno trattato il salvataggio dell’Aias (o di Bardelli..?).
Perché tacere la verità ai fratelli, agli amici, ai compagni o comunque si vogliano chiamare, è per un verso un peccato mortale e per un altro, laico, una grave colpa.
Buona riflessione.
e.b. blogger
* * *
Prot.: GC 03/2011
Pistoia, 18 febbraio 2011
c.a. Rev.mo Monsignor
Renato Gargini
Presidente Fondazione “Maria Assunta in Cielo” onlus
Via Monteleonese 95/19 51100 Pistoia
Dott. Angiolo Bianchi
Tesoriere Fondazione “Maria Assunta in Cielo” Onlus
c/o Studio Bianchi-Dott. Comm. Associati
via C. B. Cavour 37
51100 Pistoia
e p.c. Geom. Paolo Conti
Presidente soc. coop. CMSA
Loc. Traversagna
Via U. Foscolo n. 7
51010 Massa e Cozzile (PT)
Ill.ma Famiglia Carrara
C/o Sant’Andrea spa
Via Fianchetti n. 11
51100 Pistoia
Prof. Dott. Ivano Paci
Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Via dè Rossi n. 26
51100 Pistoia
Ill.mo Ing. Francesco Lo Trovato
Presidente A.I.A.S. Nazionale
Dott. Salvatore Nicitra
Segretario Generale A.I.A.S. Nazionale
Sede
c.a. Rev.mo Monsignor
Renato Gargini
Presidente Fondazione “Maria Assunta in Cielo” onlus
Via Monteleonese 95/19 51100 Pistoia
Dott. Angiolo Bianchi
Tesoriere Fondazione “Maria Assunta in Cielo” Onlus
c/o Studio Bianchi-Dott. Comm. Associati
via C. B. Cavour 37
51100 Pistoia
e p.c. Geom. Paolo Conti
Presidente soc. coop. CMSA
Loc. Traversagna
Via U. Foscolo n. 7
51010 Massa e Cozzile (PT)
Ill.ma Famiglia Carrara
C/o Sant’Andrea spa
Via Fianchetti n. 11
51100 Pistoia
Prof. Dott. Ivano Paci
Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Via dè Rossi n. 26
51100 Pistoia
Ill.mo Ing. Francesco Lo Trovato
Presidente A.I.A.S. Nazionale
Dott. Salvatore Nicitra
Segretario Generale A.I.A.S. Nazionale
Sede
Oggetto: Cantiere nuova struttura di via San Biagio.
Reverendissimo Monsignore, Ill.mo Dott. Angiolo Bianchi, Ill.mi Consiglieri,
ho ricevuto per conoscenza copia di una lettera, recante la data del 10.02.2011, che la Cooperativa Muratori Sterratori ed Affini (CMSA) ha inviato alla Fondazione Maria Assunta in Cielo Onlus.
In tale missiva la CMSA segnala:
a) di non avere avuto alcun riscontro da parte della Fondazione alla iniziativa di sospensione dei lavori;
b) che l’attuale stato di sospensione è causa di danni per la stessa Cooperativa “per le spese generali che corrono ugualmente così come per la mancata produzione, immobilizzo di attrezzature e tutto quanto altro…”.
La lettera della CMSA si conclude con la riserva “di assumere ogni opportuna iniziativa di legge”, anche con riferimento a “l’ammontare del nostro credito per lavori già eseguiti”.
Non Vi nascondo che la comunicazione della CMSA ha aggravato le preoccupazioni già espresse nelle mie precedenti lettere del 02.11.2010 e del 29.11.2010 (che per vostra comodità allego alla presente).
Mi rifiuto, tuttavia, di limitarmi a prendere atto dell’esistenza di una precisa volontà in seno alla Fondazione “Maria Assunta in cielo” di non procedere nella esecuzione dei lavori per la realizzazione del nuovo centro di riabilitazione, con il preciso intento di consentire sgradevoli strumentalizzazioni che appaiono sempre più orientate a che l’intera questione venga montata ad arte al solo scopo di favorire i percorsi giudiziari di alcuni consiglieri della Fondazione, consapevolmente accettando di mettere a rischio l’intera opera e/o comunque arrecarvi gravi danni, arrecando il tal modo gravissimo pregiudizio (a) alla sezione A.I.A.S. di Pistoia che ha già investito ingenti somme in tale iniziativa, (b) agli assistiti e alle loro famiglie che attendono con ansia la conclusione dell’opera.
Intendo quindi con questa mia ribadire quanto già ripetutamente e formalmente detto sulla delicata questione:
Reverendissimo Monsignore, Ill.mo Dott. Angiolo Bianchi, Ill.mi Consiglieri,
ho ricevuto per conoscenza copia di una lettera, recante la data del 10.02.2011, che la Cooperativa Muratori Sterratori ed Affini (CMSA) ha inviato alla Fondazione Maria Assunta in Cielo Onlus.
In tale missiva la CMSA segnala:
a) di non avere avuto alcun riscontro da parte della Fondazione alla iniziativa di sospensione dei lavori;
b) che l’attuale stato di sospensione è causa di danni per la stessa Cooperativa “per le spese generali che corrono ugualmente così come per la mancata produzione, immobilizzo di attrezzature e tutto quanto altro…”.
La lettera della CMSA si conclude con la riserva “di assumere ogni opportuna iniziativa di legge”, anche con riferimento a “l’ammontare del nostro credito per lavori già eseguiti”.
Non Vi nascondo che la comunicazione della CMSA ha aggravato le preoccupazioni già espresse nelle mie precedenti lettere del 02.11.2010 e del 29.11.2010 (che per vostra comodità allego alla presente).
Mi rifiuto, tuttavia, di limitarmi a prendere atto dell’esistenza di una precisa volontà in seno alla Fondazione “Maria Assunta in cielo” di non procedere nella esecuzione dei lavori per la realizzazione del nuovo centro di riabilitazione, con il preciso intento di consentire sgradevoli strumentalizzazioni che appaiono sempre più orientate a che l’intera questione venga montata ad arte al solo scopo di favorire i percorsi giudiziari di alcuni consiglieri della Fondazione, consapevolmente accettando di mettere a rischio l’intera opera e/o comunque arrecarvi gravi danni, arrecando il tal modo gravissimo pregiudizio (a) alla sezione A.I.A.S. di Pistoia che ha già investito ingenti somme in tale iniziativa, (b) agli assistiti e alle loro famiglie che attendono con ansia la conclusione dell’opera.
Intendo quindi con questa mia ribadire quanto già ripetutamente e formalmente detto sulla delicata questione:
- la Sezione A.I.A.S. di Pistoia, e per essa il Commissario nazionale incaricato, che la amministra e rappresenta pro tempore, ha la ferma e concreta volontà di concorrere anche finanziariamente nei limiti delle proprie disponibilità e senza che ciò arrechi pregiudizio alla regolare erogazione di servizi agli utenti, alla realizzazione del nuovo Centro di Riabilitazione, di cui la stessa Sezione dovrà essere l’utilizzatrice;
- vi è l’evidente ed indifferibile necessità di regolarizzare e disciplinare i rapporti tra la sezione A.I.A.S. di Pistoia e la Fondazione Maria Assunta in cielo, quantomeno per quanto concerne le erogazioni finanziarie, che dovranno essere opportunamente quantificate e qualificate, e soprattutto per quanto concerne il futuro utilizzo della costruenda struttura di via San Biagio;
- pertanto, al fine di tutelare i diritti delle famiglie, degli assistiti e di tutti gli operatori che lavorano nella Sezione A.I.A.S. di Pistoia, dovrà essere contrattualmente stabilito con assoluta chiarezza che il nuovo Centro di Riabilitazione sarà concesso nella esclusiva disponibilità della Sezione A.I.A.S. di Pistoia – in usufrutto o ad altro titolo che implichi analoghe facoltà – per un congruo periodo di anni, tale da giustificare il cospicuo sforzo finanziario fino ad oggi richiesto e che ancora si richiede.
Dal momento che la condotta della Fondazione non appare avere alcun obiettiva motivazione se non quella di gettare discredito sulla Sezione AIAS commissariata, Vi invito formalmente ad assumere tutte le necessarie iniziative affinché i lavori possano riprendere nei tempi più brevi, ferma restando l’ineludibile e prioritaria necessità di tutelare nella maniera più compiuta gli interessi della Sezione A.I.A.S. di Pistoia, e con essi quelli degli utenti tutti, delle famiglie e degli operatori.
A tal scopo, per la parte che mi concerne, rinnovo l’invito a definire insieme termini e le modalità della contribuzione della Sezione AIAS di Pistoia e del successivo utilizzo da parte di quest’ultima del nuovo centro di riabilitazione, confermando ancora una volta che da parte del Commissario vi è la precisa volontà di fornire il necessario supporto, anche in termini finanziari, per la realizzazione dell’intervento.
Laddove anche questa mia dovesse rimanere priva di riscontro, mi vedrò costretto ad assumere tutte le iniziative necessarie per la migliore tutela delle ragioni della Sezione AIAS di Pistoia.
Distinti saluti
A tal scopo, per la parte che mi concerne, rinnovo l’invito a definire insieme termini e le modalità della contribuzione della Sezione AIAS di Pistoia e del successivo utilizzo da parte di quest’ultima del nuovo centro di riabilitazione, confermando ancora una volta che da parte del Commissario vi è la precisa volontà di fornire il necessario supporto, anche in termini finanziari, per la realizzazione dell’intervento.
Laddove anche questa mia dovesse rimanere priva di riscontro, mi vedrò costretto ad assumere tutte le iniziative necessarie per la migliore tutela delle ragioni della Sezione AIAS di Pistoia.
Distinti saluti
A.I.A.S. Sez. di Pistoia Onlus
Il Commissario Nazionale
Giulio Francesco Bagnale
Il Commissario Nazionale
Giulio Francesco Bagnale
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[Giovedì 3 marzo 2011]
[Giovedì 3 marzo 2011]
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