PISTOIA. Stamattina La Nazione, proseguendo i suoi itinerari da isola dei famosi o grande fratello, si sbilancia promettendoci i segreti di Federica Fratoni, presidentessa della provincia.
Domenica scorsa ci aveva dilettato con Renzo Berti, taglia babbo ok e famiglia felice alla Mulino bianco; e oggi è la volta di una rappresentante del gentil sesso – che a nostro avviso, in verità, si sarebbe dovuta incazzare per essere stata sorpassata, quanto a turni, da un ‘maschietto’, lei che, appena qualche giorno fa, ci imboniva sostenendo l’obbligatorietà del dare la precedenza alle donne piuttosto che agli uomini.
E a tal proposito, rivediamo cosa dichiarava alla Nazione:
«Ultimamente […] stiamo assistendo a una mercificazione inaccettabile: il modello di donna che viene presentato alle giovanissime, orientato alla perfezione, è inaccettabile. Non dimentichiamoci che la bellezza più importante è quella del cervello. In questo senso la festa dell’8 marzo ha una valenza del tutto particolare e ci aiuta a ricordare che esiste un mondo femminile che lavora quotidianamente in tutti gli ambiti e che deve essere rispettato e valorizzato».
[Fonte: La Nazione, 8 marzo 2011]
Ovviamente la avevamo subito bacchettata nel nostro post L’8 marzo di Fratoni. Ripudiava certi modelli di perfezione, ma, in buona sostanza, anche lei ne è una vera e propria icona.
Ma si vede che Federica non intende bene, anche se i nostri post li legge.
E oggi, del fatto che non abbia capito, ce ne dà una prova diretta dopo avere accettato di recitare il ruolo della perfezione domestica da perfetta massaia e donna di casa. D’altronde anche il frivolo, a volte, le piace: non aveva partecipato, esibendosi in prima persona, a una sfilata di moda, se la memoria non ci inganna?
Leggiamoci, ora, il servizio di Davide Costa.
«La politica? Meglio viaggi e risotti»
Mobili etnici e tanto colore:
il presidente della Provincia
ci apre le porte di casa
«Appuntamento alle 19, puntuali», si raccomandano dal suo staff. L’indirizzo corrisponde a una casa lungo la via Provinciale Lucchese a Spazzavento. Ad attenderci davanti a casa ci sono la sua segretaria e l’addetta stampa. Tutti fuori, perché Federica Fratoni ancora non c’è. Arriva dopo pochissimi minuti, passo svelto e sorridente. Un attimo e siamo dentro. «Ho passato tutto il weekend a fare le pulizie», scherza, giusto per rompere il ghiaccio. Poi un tocco di vanità tutta femminile: «E non ho fatto neppure in tempo a cambiarmi». È vestita in modo semplice: pantaloni neri, maglina bianca e un golf nero. Scarpe con poco tacco, trucco semplice ma curato. Ci fa accomodare in salotto: parquet in terra, pareti bicolori (bianche e arancio), un divano sul quale ci sediamo, un caminetto in pietra («L’ha costruito mio nonno, un vero artista»). Di fronte c’è un pianoforte. La domanda è scontata: «Suoni?» «L’ho fatto da 8 a 16 anni. Mi piacerebbe ricominciare, magari con un bel corso di pianoforte jazz». Si alza e pensi subito che si metterà al piano. E invece no: armeggia un po’ tra tv e lettore dvd e parte un disco di Gal Costa. «Adoro la musica brasiliana e i pianisti jazz», spiega. Le chiedo della casa. «È da sempre della mia famiglia, qui abitavano i miei nonni materni. Sono molto legata a questo luogo e ci vivo da quando avevo 28 anni, quindi ormai da quasi 11 anni. Mi piacerebbe viverla di più, organizzare cene per gli amici: cucinare mi piace molto, soprattutto i risotti. Ma il tempo è quello che è. Insieme al mio compagno (il sindaco di Buggiano, Daniele Bettarini, ndr) dobbiamo ancora decidere se trasferirci a Buggiano». Domanda canonica sulla famiglia. «Molto tradizionale e unita: babbo Roberto (ex funzionario Asl), mamma Grazia (insegnante) e il fratello maggiore Michele (avvocato)». Le chiedo di farci vedere il resto della casa. Saliamo una rampa di scale ed entriamo in camera da letto. Travi a vista, parquet, un curioso letto di legno stile baldacchino etnico e una lampada in carta di riso. «Mi ero ripromessa di non farvi entrare in camera – ride –: adesso chissà quanto mi prenderanno in giro». «Avendo soldi e tempo cosa ti piacerebbe fare?», le domando? «Viaggiare», risponde senza dubbi. Il ‘giro turistico’ è finito: giusto il tempo di scendere nell’angolo cucina, dove sul tavolo ci sono pizzette, patatine e spumante. Tutto disposto con cura. «Sì, sono ordinata – spiega –: se c’è una cosa che non tollero è la confusione». «E la falsità delle persone», conclude.
Ecco. Rimaniamo commossi nello scoprire questi… segreti della presidente.
Ora sì che siamo felici di vivere a Pistoia. Niente più ci manca. E che fiore d’acciaio è questa giovane impegnata che preferisce… i risotti alla politica!
Presentata come un’amica – il cronista le dà confidenzialmente del tu senza problemi –, la vedi descritta come una icona femminile quasi mariana: proprio come quelle che lei dice di aborrire e rifugge.
Neppure Claudiano avrebbe saputo fare meglio di Costa nel descrivere la sua Venere che si pettina al mattino. Per completare la manierata immagine topica della presidente, nel servizio giornalistico manca solo il ricciolo negletto, scomposto appunto – che Federica non può avere perché non ama la confusione, ma l’ordine quasi ragionieristico.
Si fa addirittura fotografare seduta sul divano come una giovane sposa in una di quelle pose che andavano tanto di moda negli anni 60-70. Per le pose di Federica, fra l’altro, appena qualche giorno fa un amico (lettore malizioso) ci chiedeva se la presidente Fratoni studiasse le sue inquadrature mettendosi dinanzi allo specchio e scegliendo poi le posture più filmiche da inserire nel web.
Bene. Ora sappiamo tutto di Berti e tutto di Fratoni. Quali altri segreti ci rivelerà domenica prossima La Nazione?
Problemi non dovrebbero essercene per quanti politici e amministratori – e poi sindacalisti e altro e il resto – ci sono in provincia.
Ah, un’ultima cosa. Se Federica preferisce i risotti alla politica, perché – come si dice – non mette su famiglia e ci si dedica a tempo pieno?
Non è poi così difficile. Lei ha già tutto. E la politica non gliela ha mica ordinata un medico dell’Usl…
P.S. – Ad attenderci davanti a casa ci sono la sua segretaria e l’addetta stampa: così La Nazione. Le due dipendenti segneranno ore di straordinario o avranno assistito Federica a titolo gratuito di amicizia? Perché non erano certo lì in servizio per fini istituzionali, no?
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 13 marzo 2011]
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