mercoledì 23 marzo 2011

AIAS, BARDELLI E LA SUA ‘GUERRA TOTALE’



PISTOIA. Eccoci al secondo appuntamento per i documenti diffusi da Bardelli e dai suoi sostenitori nell’assemblea ristretta di sabato scorso, 19 marzo.
Il testo che riproduciamo porta appunto questa data e sembra essere il condensato delle cosiddette ‘massime eterne’ di Bardelli e dei suoi, pronti alla ‘guerra totale’.
Per certi aspetti, se vogliamo anche comici in senso lato, leggere queste dichiarazioni di Bardelli & C. ci rinvia a un àmbito assolutamente diverso e ben più tragico, ma, al tempo stesso, omologo, parallelo, similare: quello della caduta del raìs tripolino; un colonnello che non si rassegna alla propria cacciata dopo 40 anni di indiscusso e indiscutibile potere (stesso periodo di tempo per l’Aias: badate il destino…), e che continua a minacciare, in maniera perfino un po’ patetica, chi lo ha messo, alla fine, nella condizione di dover rendere conto del suo operato, di dover aprire le porte alla trasparenza e alla chiarezza che finora, purtroppo, non sembra proprio che ci siano state.
Fa impressione vedere l’elenco dei destinatari della lettera di Bardelli & C., tanti sono. Mancano solo pochi nomi: Bendetto XVI, Giorgio Napolitano, a cui potrebbero essere aggiunti, magari, quelli di Sarkozy o di Obama e chissà chi altro, tanto per gradire.
Certo è che l’assemblea del 26 marzo, presso l’Auditorium della provincia, sta arrivando a grandi passi. E la tensione/pressione aumenta.
Difficile, dunque, tener buono un ‘agitato’ Bardelli e le sue forze armate che avanzano compatte verso l’obiettivo di restare al timone dell’Aias pistoiese, anche se si ha sentore vivo e ben percepibile, nell’ambiente, di una certa irritazione – da parte dei triumviri dell’accordo, Berti-Fratoni-vescovo Bianchi – per il fatto che Luigi Egidio non ha voluto neppur prendere in considerazione la possibilità suggerìtagli di fare un passo indietro rinunciando a tutta l’impalcatura giudiziaria che il presidente-direttore-equantaltro di Aias-Tvl- equantaltro ha messo in ponte insieme con don Pancaldo e con la Fondazione Santa Maria Assunta in cielo: rinunciare, insomma, a tutte le cause. A secco e per sempre.
Ma Bardelli, a quanto si sente dire, non ha affatto intenzione di stracciare le carte tribunalizie. Come non ha intenzione – nonostante lo avesse espressamente dichiarato a Vivarelli del Tirreno in una intervista del 22.02.2011– di farsi da parte. Macché!
Luigi Egidio non si farà mai da parte, perché sembra che non voglia lasciare il campo libero a quelli che lui – nei documenti che solo noi abbiamo avuto il coraggio di pubblicare per dovere di vera cronaca e di corretta informazione – definiva i quarantenni irriducibili, gli enfants terribles che gli avrebbero, per gioco, segato le zampe del suo intoccabile/ineffabile trono, facendo di tutto per farlo cadere. E se un altro presidente dovesse esserci, sembra che Bardelli lo abbia già individuato fra i suoi in un innominato/innomibalile G.F. – sarebbero almeno queste le chiacchiere di Radioscarpa.
Se sale l’irritazione di Berti-Fratoni-Bianchi, non è difficile capirne il perché: basta semplicemente leggere ciò che Bardelli riafferma (con i suoi consueti toni e modi) nel documento che segue.
Un documento in coda al quale quale abbiamo aggiunto le nostre riflessioni e le domande su questa ‘incredibile vicenda del silenzio pistoiese’.
e.b. blogger
* * *
Pistoia, 19.03.2011
Spettabile Collegio dei Revisori dei Conti
Dott. Giorgio Federighi
Dott. Stefano Sala
Rag. Calogero Armato
LL.SS

Spett.le
Direttore Generale
Enrico Ascari
Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Via Roma
51100 Pistoia

Presidente Caript
Dott. Gabriele Zollo
Via Roma
Pistoia – Sede

Presidente Carifi
Dott. Aureliano Benedetti
via Carlo Magno 7
50127 Firenze – Sede

Presidente Fondazione Caript
Prof. Ivano Paci
Via De’ Rossi
51100 Pistoia

S.E. Vescovo di Pistoia
Mons. Mansueto Bianchi
Via Puccini
51100 – Pistoia

Al presidente della Giunta Regionale Toscana
Enrico Rossi
Piazza del Duomo
Firenze

Assessore Regionale Sanità
Daniela Scaramuccia
Via Alderotti
Firenze

Assessore Regionale Bilancio
Riccardo Nencini
Piazza dell’Unità d’Italia
Regione Toscana
50123 Firenze

Al direttore generale ASL 3
Dott. Alessandro Scarafuggi
51100 Pistoia

Ill.mo sig. Prefetto della
Provincia di Pistoia
Dott. Mauro Lubatti
Piazza Duomo

Al Questore della Provincia di Pistoia
Maurizio Manzo
Via Macallè

Al Comandante Provinciale
Guardia di Finanza
Massimo Prisco
PISTOIA SEDE

Al Comandante Provinciale della
Stazione dei Carabinieri
Col. Fabrizio Volpe
Pistoia

Dott. Renzo Berti
Sindaco di Pistoia
SEDE

Al presidente della Provincia di Pistoia
Dott.ssa Federica Fratoni
51100
Pistoia – Sede

Dott. Giuseppe Bellandi
Sindaco di Montecatini
SEDE

Ai Consiglieri Regionali
Caterina Bini, Gianfranco Venturi,
Antonio Gambetta Vianna, Roberto Benedetti
Via Cavour
Firenze

Al Dott. Fabrizio Amato
Presidente del Tribunale di Pistoia
SEDE

Al Procuratore della Repubblica di Pistoia
Dott. Renzo Dell’Anno
51100 - Pistoia
SEDE

Ai Segretari Provinciali di CGIL - CISL - UIL
LL.SS.

Agli Avvocati
Alberto Bianchi
Firenze
Cecilia Turco
Pistoia
Cristina Arcangeli
Pistoia

Al sottosegretario Presidenza del Consiglio
Dott. Gianni Letta
Palazzo Chigi
00187 ROMA

Al Presidente Agenzia delle ONLUS
Prof. Stefano Zamagni
Via Ravello 6
20121 Milano

Ai parlamentari Pistoiesi
Vannino Chiti
Senato Della Repubblica
ROMA

Lido Scarpetti
Camera del Deputati
ROMA

Al Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate
Dott. Pier Luigi Merletti

Dott.sa Matilde Useli
Ufficio Accertamento
Via della Fortezza 8
50129 FIRENZE

OGGETTO: Secondo chiarimento ufficiale. Declino di responsabilità.

Facciamo seguito alla nostra precedente del 20.12.2010 inviata alle autorità in indirizzo con l’intento di richiamare l’attenzione di tutti loro, alla preannunciata e dichiarata distruzione di un’azienda fino ad Aprile 2010 modello di gestione, sana nel bilancio, con una corretta programmazione per il futuro ed un investimento programmato a tal fine di oltre 8 milioni di euro unitamente alla Fondazione Maria Assunta in Cielo cui l’Aias diede vita nel 1989, con la soddisfazione della stragrande maggioranza delle oltre 2000 famiglie assistite, con un ottimo clima sindacale e la soddisfazione dei 120 dipendenti o consulenti.

Oggi, sembrano meglio delinearsi gli scopi dell’intervento commissariale deliberato dall’Aias Nazionale il 23 Aprile 2010, annunciato all’Aias di Pistoia il 10 Maggio 2010 con l’arrivo del Commissario il 12 Maggio – commissario che non si insediò unicamente per sua scelta, al di là dell’opposizione di principio della sezione che non fu mai stata informata delle motivazioni (!) – fino al Settembre 2010. Infatti il Commissario si è auto liquidato 18000 € di gettoni presenza per le sue circa 20 presenze, ed ha liquidato alla sua “assistente legale”, con cause in corso, circa 70 mila euro, oltre ad ulteriori 18000 € per l’Aias nazionale, per un totale di circa 106 mila euro.
Una cifra del genere non è mai stata spesa all’Aias di Pistoia, in ben otre 45 anni di attività, nemmeno se si calcolano tutte le spese legali ed i rimborsi spesa dei centinai di consiglieri che si sono succeduti!

Dal giorno della nomina nel Maggio 2010, fino ad oggi, il commissario non ha intrapreso alcuna iniziativa per verificare quelle che sarebbero state le ragioni del commissariamento: non ha verificato la consistenza ed il numero della base sociale; non si è accertato della correttezza delle procedure di iscrizione dei soci della Sezione; non ha verificato se c’erano state o meno anomalie nello svolgimento dell’Assemblea elettiva del 2009; oltretutto questa verifica era già stata effettuata nel Settembre 2009 dall’Agenzia dell’Entrate non riscontrando alcuna anomalia di rilievo.
Con determina del 23 Novembre 2010, il Commissario, aveva annunciato il rinnovo della base sociale dichiarando decaduta la precedente, invitando a nuove iscrizioni che dal 15 Gennaio 2011 dovevano essere verificate ed ammesse; aveva annunciato di procedere alla convocazione delle assemblee straordinarie per dar vita ad un nuovo statuto della sezione; avrebbe poi proceduto per l’assemblea ordinaria per la elezione del nuovo consiglio direttivo. Ebbene, ad oggi, niente di tutto questo è stato fatto e per il Commissario la sezione è priva di base sociale e non ha uno statuto operativo! Crediamo che sussistano tutte le ragioni affinché la Regione Toscana e l’Asl 3 rivedano la loro posizioni nei confronti di una Onlus commissariata che il Commissario ha svuotato delle caratteristiche essenziali affinché una associazione possa definirsi Organizzazione non lucrativa di utilità sociale avendo azzerato ormai da mesi la base sociale, oltre al fatto che senza alcuna motivazione plausibile, espropria la sezione anche dal punto di vista economico.

In tempi di annunciati tagli da parte dell’Asl e di annunciata riduzione di servizi; di fronte ad una operatività da parte della sezione che ogni anno, al fine di dare risposta ai bisogni più urgenti superava i tetti programmati senza quindi poterne pretendere rimborsi così come stabilito in convenzione, al cui servizio sopperiva, con attenzione rigorosa all’andamento del bilancio, con personale a tempo determinato, via via assunto definitivamente col verificarsi di stabili opportunità; il Commissario ha provveduto all’assunzione di nuovi sette dipendenti con un principio per il quale, ancora ulteriori sette assunzioni possono essere legittimamente rivendicate dai sindacati rischiando di rendere ingestibile la sezione o di dover procedere a licenziamenti che nella storia dell’Aias di Pistoia mai si sono verificati.

Per altro, per l’incapacità di valutare le ragioni delle peculiarità dell’Aias di Pistoia, peculiarità legata alle caratteristiche del personale formatosi in tanti anni di lavoro, si procede con tagli di altre professionalità basilari per le esigenze dei nostri assistiti, provocando le dismissioni dal servizio di numerose famiglie.

C’è infine da aggiungere che l’incapacità di gestire i flussi finanziari, la mancanza di storia e di conoscenza di quanto in contenzioso con l’Asl 3 di Pistoia, sta causando inevitabili ulteriori ripercussioni sul bilancio che nell’insieme non può non precludere (sarà: preludere? – n.d.r.) al declino di quanto costruito in oltre 40 anni con le relative conseguenze inevitabili anche sul piano dell’occupazione.
Per questa ragione appaiono sempre più velleitarie le lettere che il Commissario firma circa la sua disponibilità a contribuire ai lavori del nuovo centro il cui cantiere è fermo, con le conseguenze immaginabili, fino dal 1 Ottobre 2010! A meno che non voglia proporre finanziamenti che vengono dalla Sicilia dove il presidente dell’Aias Nazionale è titolare di un consorzio di oltre 20 sezioni non più Aias – onlus e dove la costruzione di nuovi centri è cosa abbastanza abituale.

La rappresentazione di tale situazione, mentre da un lato vuole ribadire il declino di ogni responsabilità nella gestione oltre il Maggio del 2010 per qualsiasi evenienza che nel tempo si potrà produrre, siamo a chiedere alle autorità in indirizzo se è plausibile che a Pistoia e quindi in Toscana, sia tollerabile una situazione di questo genere nella quale si assiste ad un intervento commissariale senza motivazioni, ed ad un annunciato intento di distruzione di un’associazione modello ben oltre i confini regionali. Ci chiediamo altresì se quanti riceveranno la presente, nell’ambito delle loro funzioni con responsabilità più o meno dirette in ordine a questo settore, hanno fatto o stanno facendo o si propongono di fare ogni tentativo per evitare questa annunciata distruzione di una realtà così importante sul piano umano, sociale, occupazionale.

Purtroppo, al momento, siamo ancora in una carenza di legislazione nel settore delle Onlus, tanto che per contrastare incursioni immotivate e gravi di questo genere ci dobbiamo affidare alla giustizia ordinaria, che soffre dei tempi ben noti, anziché risolverli con l’autorevolezza delle Agenzie preposte.
Anche per questo, al di là (nel testo è: la – n.d.r.) dei provvedimenti possibili di competenza delle Agenzie del settore delle Onlus, siamo a chiedere il massimo impegno a tutti coloro che, in indirizzo, possono assumere decisioni. Non è più ormai una questione dell’Aias di Pistoia ma, come ormai affermato dall’Agenzia Nazionale delle Onlus, rischia di intaccare principi che interessano tutto il cosiddetto terzo settore. E speriamo si tratti solo di questo.

I componenti del Consiglio dell’Aias Sez. di Pistoia commissariato in data 23 Aprile 2010.

Stefano Bini, Consigliere; Luca Fanucchi, Consigliere; Aldo Mangoni, Consigliere; Luigi Bardelli, Presidente; Irene Ginanni, Consigliere; Diego Pancaldo, Consigliere; Laura Corrieri, Vice presidente; Ugo Feraci, Consigliere; Mafalda Pineschi, Consigliere; Fabrizio Feraci, Segretario; Paola Bardelli, Consigliere; Silvia Niccolai, Consigliere; Alfonso Cremese, Tesoriere; Fabrizio Palandri, Consigliere; Marilena Lippi, Consigliere.
* * *
Alcune domande a Bardelli

1. Bardelli definisce l’Aias di Pistoia, sotto la sua presidenza, «un’azienda fino ad Aprile 2010 modello di gestione, sana nel bilancio, con una corretta programmazione per il futuro ed un investimento programmato a tal fine di oltre 8 milioni di euro».
  • Può farci vedere i conti, chiari e tondi, dei trasferimenti dei fondi da Aias a Tvl?
  • I titoli per cui questi trasferimenti sono avvenuti?
  • Può dirci perché non ha mai voluto chiarire questi aspetti a certi membri del suo consiglio di amministrazione; e perché non ha mai risposto alle loro domande?
2. Bardelli dice: «Infatti il Commissario si è auto liquidato 18000 € di gettoni presenza per le sue circa 20 presenze, ed ha liquidato alla sua “assistente legale”, con cause in corso, circa 70 mila euro, oltre ad ulteriori 18000 € per l’Aias nazionale, per un totale di circa 106 mila euro.
Una cifra del genere non è mai stata spesa all’Aias di Pistoia, in ben otre 45 anni di attività, nemmeno se si calcolano tutte le spese legali ed i rimborsi spesa dei centinai di consiglieri che si sono succeduti!».
  • Più che raccontarci tutto questo, vuole spiegarci, Bardelli, a che titolo, temporibus illis, lui stesso liquidò 70 milioni delle vecchie lire a sua nuora senza notule o fatture, se non andiamo errando?

3. Bardelli dice: «Crediamo che sussistano tutte le ragioni affinché la Regione Toscana e l’Asl 3 rivedano la loro posizioni nei confronti di una Onlus commissariata che il Commissario ha svuotato delle caratteristiche essenziali affinché una associazione possa definirsi Organizzazione non lucrativa di utilità sociale avendo azzerato ormai da mesi la base sociale, oltre al fatto che senza alcuna motivazione plausibile, espropria la sezione anche dal punto di vista economico».
  • Vuole spiegarci, Bardelli, se sia vero che ha contattato gli ambienti della Regione per accreditarvi un nuovo soggetto – costituendo e/o costituito da lui stesso e dai suoi fedeli –, che dovrebbe fungere da sostituto dell’Aias?

4. Bardelli dice: «il Commissario ha provveduto all’assunzione di nuovi sette dipendenti con un principio per il quale, ancora ulteriori sette assunzioni possono essere legittimamente rivendicate dai sindacati rischiando di rendere ingestibile la sezione o di dover procedere a licenziamenti che nella storia dell’Aias di Pistoia mai si sono verificati».
  • Bardelli non è contento dell’aumento dell’occupazione?
  • Giudica Bagnale – che pure è a capo di una sezione Aias molto più grande e attiva di quella di Pistoia – davvero incapace di sapere quello che fa?
  • E su che base lo giudica tale? Ce lo vuole spiegare analiticamente e non per editti?

5. Bardelli dice: «Per altro, per l’incapacità di valutare le ragioni delle peculiarità dell’Aias di Pistoia, peculiarità legata alle caratteristiche del personale formatosi in tanti anni di lavoro, si procede con tagli di altre professionalità basilari per le esigenze dei nostri assistiti, provocando le dismissioni dal servizio di numerose famiglie».
  • Bardelli vuole parlarci di allontanamenti dall’Aias di persone che ne erano figure peculiari e di riferimento, come Mauro Torselli e il dottor Andrea Michelozzi?
  • Perché non ce spiega analiticamente le ragioni per cui o se ne sono andate o sarebbero state estromesse?

6. Bardelli dice: «C’è infine da aggiungere che l’incapacità di gestire i flussi finanziari, la mancanza di storia e di conoscenza di quanto in contenzioso con l’Asl 3 di Pistoia, sta causando inevitabili ulteriori ripercussioni sul bilancio che nell’insieme non può non precludere (sarà: preludere? – n.d.r.) al declino di quanto costruito in oltre 40 anni con le relative conseguenze inevitabili anche sul piano dell’occupazione».
  • È sicuro Bardelli di ciò che dice? E su cosa fonda le sue affermazioni?
  • E perché, se così è, se c’è rischio per l’occupazione e gli occupati dell’Aias, quando lui ha cercato di farli insorgere gettando sul tavolo l’idea dello sciopero anti-Bagnale e pro-occupazione, il suo personale dell’Aias non l’ha assolutamente ascoltato?
  • Se lo è chiesto il perché?
  • Può spiegarci un perché plausibile?

7. Bardelli dice: «Per questa ragione appaiono sempre più velleitarie le lettere che il Commissario firma circa la sua disponibilità a contribuire ai lavori del nuovo centro il cui cantiere è fermo, con le conseguenze immaginabili, fino dal 1 Ottobre 2010! A meno che non voglia proporre finanziamenti che vengono dalla Sicilia dove il presidente dell’Aias Nazionale è titolare di un consorzio di oltre 20 sezioni non più Aias – onlus e dove la costruzione di nuovi centri è cosa abbastanza abituale».
  • Se Bardelli ama davvero l’Aias, se la rispetta, se è convinto di ciò che sostiene ogni mattina, in ogni trasmissione di Tvl, da qualsiasi parte, perché, per amore di verità e giustizia, Bardelli non ha messo alla prova Bagnale iniziando a discutere con lui ed eventualmente mettendolo in contraddizione per dimostrare tutte le accuse che gli ha rivolto e che gli sta ancora rivolgendo?
  • Perché la battuta – così poco felice, poco elegante, poco onorevole – sulla Sicilia, con toni da insinuazione che collidono con una personalità aurata e santificata di un Bardelli che, due parole su tre, parla di Dio, Vangelo, Papa, Cristianesimo e Fratellanza?

8. Bardelli dice: «siamo a chiedere alle autorità in indirizzo se è plausibile che a Pistoia e quindi in Toscana, sia tollerabile una situazione di questo genere nella quale si assiste ad un intervento commissariale senza motivazioni, ed ad un annunciato intento di distruzione di un’associazione modello ben oltre i confini regionali. Ci chiediamo altresì se quanti riceveranno la presente, nell’ambito delle loro funzioni con responsabilità più o meno dirette in ordine a questo settore, hanno fatto o stanno facendo o si propongono di fare ogni tentativo per evitare questa annunciata distruzione di una realtà così importante sul piano umano, sociale, occupazionale».
  • Bardelli si pone l’interrogativo che le persone, a cui ha indirizzato le sue richieste, dovrebbero essere le prime a chiedergli ragione del perché lui non abbia mai risposto alle domande dei membri del suo consiglio di amministrazione che, tra l’altro, lui stesso avrebbe fatto fuori?
  • Non crede, Bardelli, che dovrebbe essere proprio la procura della repubblica a chiedergli ragione dei suoi trasferimenti di fondi tra Aias e Tvl?
  • Cosa ne pensa di questo? E che cosa dovrebbe pensarne il dottor Dell’Anno?

 9. Bardelli scrive: «Purtroppo, al momento, siamo ancora in una carenza di legislazione nel settore delle Onlus, tanto che per contrastare incursioni immotivate e gravi di questo genere ci dobbiamo affidare alla giustizia ordinaria, che soffre dei tempi ben noti, anziché risolverli con l’autorevolezza delle Agenzie preposte».
Qui Bardelli parla dell’agenzia alla cui testa si trova il professor Zamagni. Di questa Agenzia delle Onlus ci occuperemo domani più dettagliatamente.
  • Non crede, però, Bardelli, di doverci spiegare davvero com’è andato l’intervento di Zamagni nella vicenda Aias di Pistoia?
Ovviamente può decidere di spiegarcelo lui oppure – se starà zitto come sempre – lo faremo noi domani.

Nel frattempo, dato che non risponde a niente di ciò che gli è stato chiesto, non farebbe bene a smettere di fare così tanto baccano, pretendendo di essere considerato un perseguitato, mentre non sembra proprio che lo sia?

Buona riflessione a tutti!

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[Mercoledì 23 marzo 2011]

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