giovedì 17 marzo 2011

ELEANNA L’AMBIENTALISTA E LE SUE CONTRADDIZIONI


di Alessandro Romiti

AGLIANA-PIANA. Ultimo consiglio comunale. Probabilmente l’assemblea del Sel, sapientemente coordinata da papà Giuliano Ciampolini, ha incrementato il tasso di tragicomicità delle esternazioni degli amministratori che, da una parte devono ribadire l’uso dell’impianto e raggiungere il raddoppio alla potenzialità fissata dall’Arpat (sotto non raggiunge il Break Even Point, e allora il bilancio non si risanerà mai più...), dall’altra, dopo le strabilianti dichiarazioni dell’architetto Simone Larini, devono dar conto di una “velata propensione” a promuovere la raccolta differenziata che, dove non c’è l’inceneritore, è esempio di virtuosa applicazione del recupero di risorse e della tutela dei cittadini.
La contraddizione affligge la giunta inceneritorista dell’ambientalista Ciampolini, ad ogni evento dichiarativo, sopratutto nelle dichiarazioni del Consiglio Comunale.
Quando Asl rassicura (clamorosa è la vicenda del latte materno, che la centrale Mukki respingerebbe perché inquinato oltre i limiti, ma che le mamme della Piana possono/debbono dare ai bambini che allattano) allora Asl 3 è corretta e competente. Quando invece esorta a provvedimenti drastici e definitivi (per la tutela salute dei cittadini, come nella lettera dell’8 u.s.) allora Asl 3 viene tacciata di superficialità e approssimazione perché formula “mere supposizioni senza alcuna base concreta”.
L’intervento della capogruppo Salaris è stato un autentico esempio di coerenza logica-argomentativa (alle prescrizioni del programma di Giunta con le 225 T/die):
“...solo col PaP si raggiungono livelli alti di raccolta differenziata!”
Se le cose stanno così, la giunta la propone o no? E Magnanensi che ne pensa? “Occorre un nuovo modello culturale pensando a una nuova gestione dei rifiuti”.
Ciampolini ha detto: «Entro il 2012 non ci saranno più cassonetti per le strade: avremo il 100% di differenziata!”
Perbacco! E quanto costerà tale organizzazione? E la terza linea dell’impianto? Si chiude o no? 
Le seguenti osservazioni, scaturiscono incontenibili:

  1. parlare di 100% di differenziata è una utopia. È vero ciò, perché è stata costruita la terza linea d’incenerimento, ma la causa di ciò è l’impianto del Cis, che deprime un corretto sviluppo della differenziata!
  2. aumenta la Tia del 7% alle famiglie, del 10% alle aziende perché aumenta la differenziata: eppure in tutto il resto d’Italia avviene il contrario!
  3. se aumenta la differenziata, e quindi noi bruciamo meno, perché non far pagare meno noi e di più gli altri utenti dell’Ato che bruciano da noi senza però respirare le Pm10 e senza mangiare le diossine?

Lo stesso assessore Fragrai, in un comunicato-stampa di due settimane, fa dichiarava che l’inceneritore nel campionamento effettuato il 17 febbraio aveva riportato valori pari a 0.081 ng/Nmc TEq, di poco superiori alla soglia di attenzione di 0,050 ng/Nm3 TEq.
Ebbene, si osservi la deliberata intenzione di mistificare le informazioni: lo 0,081 è un valore tutt’altro che “di poco superiore”: è il 62% in più del valore di riferimento.
Che direbbe un autore come Fraz Kafka della strabiliante sequela di paraddosi e contraddizioni, seminate a piene mani da questi spam-amministratori?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 17 marzo 2011]

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