PISTOIA. Stamattina partiamo – nel corso della giornata aggiungeremo altri documenti e/o testimonianze – con una ricostruzione di fatti tracciata dalla parte dell’Agenzia Nazionale per le Onlus, l’ente, per intenderci, guidato dal prof. Zamagni.
Non aggiungiamo commento, ma solo alcune note esplicative e di chiarimento.
Quello che vedete qua sotto in forma di foto, è una sequenza di pagine che Bardelli avrebbe distribuito ai suoi seguaci sabato scorso, quando i fedelissimi si sono trovati per organizzarsi in vista dell’assemblea di domani, 26 marzo, all’auditorium di via Panconi.
Cos’è l’Agenzia Nazionale per le Onlus?
È un organismo, del tipo ‘Garante della Privacy’ o simili, che dovrebbe occuparsi del coordinamento del Terzo Settore. Lasciateci dire – e prendetelo come una nostra opinione – un nuovo orto in cui seminare nuovi centri di potere.
È da questo orto del prof. Zamagni che è partito l’affaire Aias dopo l’assemblea anomala del 2009 voluta e decisa da Luigi Egidio Bardelli e dopo che una ventina di genitori-soci Aias, di Quarrata, si erano mossi con esposti e denunce per essere, di fatto, stati messi in condizione di non poter contare grazie a un marchingegno di lista bloccata.
A quel tempo l’Agenzia per le Onlus rifilò tutta la ‘patata bollente’ all’Aias Nazionale e all’ingegner Lo Trovato, suo presidente. Vi racconteremo, magari, nei prossimi giorni cosa seguì a tutto questo baccano.
Di fatto, mano a mano che la vicenda è andata avanti, sembra – e questo è ben visibile attraverso un’attenta lettura del testo – che Zamagni abbia iniziato a mostrare sempre più concreto interesse alla vicenda Aias, nella quale pare avere intravisto una chiave per aprire il portone (attualmente ancora ben serrato) dell’attendismo con cui il governo non ha ancora provveduto a definire chiaramente le competenze dell’Agenzia per le Onlus.
Così è stato tirato in ballo anche il sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei ministri, l’ on. Letta.
Ed è così che – leggete bene – si conclude il documento: con un invito al governo a dare forza e incisività all’Agenzia; o in altri termini, più potere e più prerogative per decidere e porsi in funzione di arbitro laddove, al momento, l’Agenzia non può intervenire che marginalmente.
Sembra, dunque, che tutto questo sia una mira precisa nell’intenzione di Zamagni di rinforzare i propri muscoli e il proprio corpo.
Sulla sostanza del documento sottoriportato, permetteteci di esprimere alcuni dubbi e incertezze.
Il documento è integrale? Perché, pur apparendo scritto su carta intestata e bollata con timbri dell’Agenzia, si ferma a pagina 6 senza una firma finale e senza una conclusione.
Perché il documento è stato messo in circolazione in questa forma? E se non è integrale, cosa poteva contenere nella sua ultima parte? Ma se è integrale, perché non è firmato?
Sembra comunque di capire che, in base ad esso, siano nate anche quelle erronee informative di cui parla il presidente nazionale Aias, Lo Trovato, nel post scriptum della sua lettera di trasmissione dell’accordo sidaco-vescovo-presidente della provincia che abbiamo pubblicato ieri.
Prendeteli, dunque, questi sei fogli, con il beneficio d’inventario.
E tornate sul blog anche in giornata, perché – come abbiamo detto – pubblicheremo altri documenti e notizie, pur se non graditi (a quanto sembra di capire leggendo le immagini sottostanti) all’Agenzia per le Onlus, al prof. Zamagni e a Bardelli.
e.b. blogger
Cliccare sulle immagini per ingrandirle.
[Venerdì 25 marzo 2011]
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