martedì 29 marzo 2011

INFALLIBILI & INTOCCABILI (MA FRUTTUOSI)


PISTOIA. Li avete mai visti ammettere un proprio errore o piantarla una buona volta? Sono i comandanti dei vigili. Tutti al di sopra della media e dello standard dei dipendenti pubblici: cioè di quelle persone che noi tutti nutriamo e alleviamo di tasca nostra.
Il comandante di Pistoia è ogni giorno à la page e sur la page dei quotidiani.
Imperversa con la sua scienza giuridica e dà sani consigli per salvare non solo le nostre anime, ma anche i nostri corpi.
Ovviamente lo fa al ritmo di 95 multe al giorno.
Di prudenza, di calibrato silenzio, di doverosa riflessione o – se volete – di esame di coscienza sul proprio operato, non se ne parla nemmeno un po’.
Vezzeggiati dagli amministratori che, nei loro vigili vedono gli armigeri del rastrellamento di centinaia di migliaia di euro; potenziati dalla legge che, invece di riformare la pubblica amministrazione, ne ha imbarbarito i costumi (i dirigenti sono così potenti, da mandare gli amministratori a quel paese e con il riso beffardo sulla faccia), èccoli qui in fila: orgogliosi di essere il prodotto della Bassanini e seguenti. E pieni di potere.
Napolitano resiste a Pistoia. Scrive a Roma. Perché è convinto di avere ragione: troppo smacco abbassare il capo; è meglio fare abbassare le penne ai cittadini.
Billi resiste a Quarrata.
La storia di Billi la sanno anche i sassi: ha preso torto dal giudice di pace e ha preso torto in tribunale sulla sua panda bianca generica stacca-multe, una vera e propria Istituto Poligrafico dello Stato e zecca batti-soldi.
E ha preso torto in tribunale perché – come Napolitano – convinto di avere ragione, ha scelto l’appello. La soccombenza la hanno pagata i cittadini di Quarrata.
Dirigenti e capi sarebbero, teoricamente, servitori del comune, suo padrone in senso lato. Sorte ha voluto – come ci racconta il filosofo Seneca – che alla fine si siano rovesciati i ruoli e che proprio i padroni siano i servi dei loro servi.

Questo perché quei servi sono galline dalle uova d’oro.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 29 marzo 2011]

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