PISTOIA. Sappiamo bene che stiamo facendo un po’ di confusione fra citazioni differenti, argomenti differenti, questioni differenti. Lo sappiamo, ma va bene ugualmente, anche perché questa vicenda-Aias, che si svolge nel più assoluto oscuramento delle fonti e delle voci, nel più assoluto silenzio, nella più totale reticenza e un fintissimo disinteresse, è come un vero e proprio couscous: c’è dentro di tutto e di più.
Poco più che una battuta anche questa, ma – come direbbe Aristotele – anche attraverso il comico e il riso si raggiunge la verità.
Che per noi è importante e vale di più di qualsiasi convenienza.
Per caso ieri sera abbiamo visto, per quattro secondi e mezzo, il Canto al Balì di Tvl.
Si parlava delle scuole materne di Pistoia. E poco dopo l’inizio della trasmissione, Herr Direktor, cogliendo la palla al balzo riguardo a una battuta della dirigente comunale del settore, Daria Vitale, che ha parlato di scuole e rapporti di esse con la dimensione famiglia/famiglie, ha fatto una delle sue solite battute tanto per alludere al suo modo di gestire Aias/Tvl & C. nell’ottica della dimensione famiglia/famiglie. Così: tanto per ribadire il concetto che, sia andata com’è andata, l’Aias è stata un miracolo proprio perché lui, Luigi Egidio Bardelli, l’ha trattata come una cosa da famiglia o con i criteri della famiglia o per la famiglia o come diamine volete.
Solo che, al suo Canto al Balì, ecco lì attovagliati l’assessore Mario Tuci, uomo dedicato all’educazione e alla formazione, e Anna Maria Celesti, responsabile enti locali del Pdl, oltre ad altri, ovviamente.
È importante comparire in tv. Qualsiasi Tv è qualcosa in più di nessuna Tv. Lo sanno tutti.
Chi per un verso, chi per un altro ha bisogno di farsi vedere. Oltretutto tra poco ci saranno le elezioni e tutti sono in corsa per… una primogenitura.
Com’è possibile, dunque, che Tuci o Celesti – ma non sono che due elementi su tutto un vasto-infinito panorama pistoiese – possano solo pensare di dire la loro opinione su Bardelli e i suoi fragorosi pasticci aiassiani?
Non expedit, non torna utile. Meglio tacere.
Come tacciono, ad esempio, anche gli altri guelfi e gli altri ghibellini, come i pidiellini: Capecchi candidato sindaco in primis, che pure qualche giorno fa ha ricevuto un bel no sul grugno da parte di Tvl, che si è chiamata indisponibile a seguirlo in una conferenza stampa – forse perché ormai la Tv indipendente & libera di Pistoia sarà disponibile solo per chi sorregge e spalleggia il suo patròn…? Bella indipendenza davvero!
E Benedetti, anche lui, via…! Vicepresidente del consiglio regionale, che discende in terra quando ha da far vedere che c’è, invece di informarsi sull’Aias che fa? Cancella, come potete vedere, le mail che gli inviamo a gratis. Siamo un blog e non contiamo nulla: lo sappiamo bene. Ma ci siamo – e siamo sempre di più e sempre più critici, caro e buon Roberto!
Troppo impegnativo perdere tre minuti per informarsi – o almeno fingere di farlo – su una questione che impegna ogni anno la Regione Toscana per ben 6-8 milioni di euro? Più facile parlare di cose meno pericolose? Fate vobis!
Ma che brutta cosa la politica e il pensiero politico, però. Sono tutti dichiaratamente per l’agricoltura biologica e i cibi non transgenici, ma in vista del fine di una primogenitura… barattano tutta la biologia con un misero piatto di lenticchie.
E poco importa se possono essere inquinate.
e.b. blogger
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[Giovedì 31 marzo 2011]
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