giovedì 11 ottobre 2012

AEQUA ITALIA --> EQUITALIA --> L’EQUITÀ DI MARIO


Con il Governo dei banchieri, imposto da un ex-comunista di fede e appoggiato dalle sinistre pur di non vedersi Berlusca fra i piedi, spunta – alla fine – la prova incontestabile dell’equità: si abbassa l’Irpef, ma in compenso si alza l’Iva, quell’imposta che tutti, comunque, pagano, ma che i ricchi sopportano assai meglio dei poveri, i quali – essendo più numerosi – pagano di più dei ricchi.

Ma equità non significa forse «pagate tutti e senza fiatare»?
Il banchiere della Merkel, che salva l’Italia con le miserie dei già miseri, ha adottato, nell’aggiustare i conti, il serissimo criterio del compenso.
La maestra disse: «Fatemi un esempio di criterio del compenso».
E Pierino rispose: «Vicino a casa mia c’è un uomo che ha una gamba più corta: in compenso, però, ha l’altra più lunga».
L’Italia che mi fa paura e pena è proprio questa.
e.b. blogger
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[Giovedì 11 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. E meno male che al governo sono tutti professori!
    Io incomincio a pensare che quel titolo sia concesso un po' troppo alla leggera.

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