di Alessandro Romiti
AGLIANA. Gentile Consigliera Bini,
è davvero un
autentico ed eccitante privilegio per me – semplice cittadino (Assessore Lucilla
Di Renzo dixit) – affumicato e
intossicato dall’impianto d’incenerimento di Montale, leggere la Sua lettera di
risposta a Lorenzo Cristofani (vedi).
Non potevo mancare di fare alcune considerazioni, sia pure un po’ tardive, auspicando
l’avvio di una reciproca consultazione, cosa ahimè sconosciuta agli usi degli
amministratori pistoiesi e aglianesi, tutti adusi a rinviare ogni conclusione,
praticando continue procrastinazioni e facendo ampio uso di riserve condite a
quantità industriali di reticenze (vedi).
In realtà, le
“consultazioni” sull’attualissimo tema della “politica dei rifiuti” ci sono e
sono anche ben partecipate, nient’affatto
democraticamente, grazie ai soliti politici/soloni pseudo-ambientalisti (vedi) o
associazioni civetta (vedi),
allineate e prone alle determinazioni delle amministrazioni inceneritoriste. È così
che viene assicurata la partecipazione: in modo filtrato e autoreferenziante e
ben controllato risultando chiaro che la minaccia portata dalla scellerata
politica sul previsto raddoppio di potenzialità dell’inceneritore è ritenuta
chiaramente pericolosa dal punto di vista politico, perché davvero impopolare (vedi).
Innanzi tutto
devo chiederle se ha conoscenza delle relazioni portate dal Coordinamento dei
Comitati alle Commissioni Ambiente della Provincia di Pistoia (vedi) e
Salute e Ambiente della Regione Toscana, tenute in questi ultimi mesi. Queste,
a causa della loro dirompente efficacia, non sono state certamente esaurite
visto il quadro drammaticamente contrappostosi per le argomentazioni più
opposte portate dalle repliche delle autorità sanitarie ed enti territoriali (vedi).
Leggo che lei è
presidente della Commissione III “Sviluppo Economico”. Ordunque, si faccia
passare i file audio delle relazioni
tenute dal Comitato alle Commissioni IV e VI: i due presidenti Dott. Marco
Remaschi e Vincenzo Ceccarelli non esiteranno a consegnargliele.
Solo così
potremmo tentare di svolgere un confronto soddisfacente, ricercando argomentazioni
intellettualmente oneste perché scevre di lacune o dubbi, in piena
corrispondenza e chiarezza giustappunto perché trovate su carteggi condivisi.
Altrimenti consulti direttamente i documenti postati sul seguente sito www.romitilegno.it/doc: posso fin
d’ora assicurarle che tali atti saranno davvero illuminanti, per quanto ahinoi,
inquietanti per come investono il generale tema della salute dei cittadini
della Piana.
Tornando alla sua
lettera, debbo dire che ho trovato la prima parte davvero intrigante,
riscontrando diffusamente il molto glamour termine green economy, ma che purtroppo, mi è incomprensibile, restando io
attaccato alla mia quotidiana emergenza, fatta di polli alla diossina, pesci ai policlorobifenili e anatre ai furani,
oltre alla angosciante consapevolezza di vivere in un territorio “maglia nera”
per le polveri fini (vedi).
Mi rattrista
però constatare – e gliene faccio una critica immediata – che nella sua apprezzabile
lettera, non compare mai la parola inceneritore
e ciò, mai, nemmeno sotto forma del mistificatorio neologismo di
“termovalorizzatore”, come ha pregevolmente fatto anche il Sindaco Bertinelli nel
più struggente scambio di lettere con il sig. Giuliano Ciampolini, padre del
Sindaco di Agliana: spero dunque che imparerà a farne un uso disinvolto e
genuino, eviteremo di pensare che c’è una generale incapacità dei politici a
richiamare una così politically uncorrect denominazione, che di questi
tempi, sembra pungolare sulla coscienza di molti amministratori, apparentemente
pentiti (vedi) ma
dunque non senz’anima.
Le debbo poi
contestare che purtroppo, le Sue dichiarazioni, sono facilmente smentite dagli
stessi medici pistoiesi (vedi).
Non potrà infatti dirsi “consapevole” un amministratore pubblico che dichiara “... una corretta gestione del ciclo dei
rifiuti secondo, come proprio prevede il Piano Interprovinciale Rifuti... è
essenziale.... per un effettivo rispetto della salubrità e della tutela dell’ambiente
(cfr. pedissequo), visto il conflitto logico che appare con le
determinazioni dei sanitari applicati nelle trincee degli ambulatori medici (vedi).
Non è vero?
E dunque, le
chiedo un colloquio, magari nella più comoda sede di Pistoia, dove sarà meglio
assistita dal suo collega di partito Marco Biagini, presidente della
Commissione IV Ambiente della Provincia che ha presieduto alle nostre audizioni
e le potrà produrre anche copia estratta dai verbali degli incresciosi e
imbarazzanti interventi dei relatori del Coordinamento dei Comitati, tenute
nella sala Nardi della Provincia.
Sono sicuro che
mi vorrà perdonare per aver disseminato la mia lettera di link ipertestuali, ma considerata la complessità dell’argomento,
non volevo essere parziale o incompleto visto che, vorrà comprendere, sarebbe
stata un’ottima motivazione per procrastinare l’incontro ad una successiva
data.
I miei recapiti
sono dunque i seguenti: Alessandro Romiti 3289683575, romitilegno@romitilegno.it.
Attendo
fiducioso un riscontro, ricoperto da una pennellata di scetticismo, ma con il
cuore pieno di speranza, auspicando che la cittadinanza della Piana intera non
debba fare come a Taranto, affidandosi alla Magistratura per ottenere quanto
gli è stato negato dalla Politica.
Cliccare sull’immagine
per ingrandirla.
Nella foto: chi
le scrive in una visita all’inceneritore (maggio 2010).
[Martedì 2
ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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