martedì 15 gennaio 2013

COMIZIO IN PIAZZA. LA CAMPAGNA ELETTORALE DEI PISTOIESI




PISTOIA. Sebastiano Frosini, detto Frisinio, è stato in assoluto uno dei maggiori poeti  di sempre dell’illustre terra toscana.
I suoi sonetti non sono stati magnificati nelle magniloquenti aule universitarie o nei Circoli degli Scipioni della moderna  ed eclettica borghesia letteraria nazionale. Almeno per ora.

Sono scritti in vernacolo, i sonetti di Frisinio, la lingua parlata sul mercato dove i contadini portavano i loro prodotti e nelle stalle dei vitellai in porta Fiorentina.
Ce n’è uno in particolare, trai tanti dell’ acuto osservatore ed interprete dell’umana commedia popolare locale, che rappresenta perfettamente la percezione che i pistoiesi di oggi hanno della campagna elettorale e dei relativi discorsi tenuti dai politici…
lo.cr.

COMIZIO ’N PIAZZA

Cittadini! – Comincia ’l deputato –
per ottené giustizia e libertà,
bisognerebbe... – O Peppe, viene uà!
Ti veggo giallo, … un tu se ’mia malato?

... e, siccome i proventi dello Stato
dòe vanno a finire nun si sa...,
Bada ’l signor Giovanni, o come sta?
Silenzio! Già, tu se’ un maleduato!

Pensa per te! – ... ma ’l popolo è più schiavo...
– Che biondona! – E’ la serva del Prefetto!
Che m'importa? ... anche dianzi lo spiegavo...

E qui scroscianti evviva. Anche Geppetto
si sbraccia e grida: bene, bene, bravo!
E domanda al vicino: o ’l che ha detto?

Pistoia, 7 settembre 1953

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[Martedì 15 gennaio 2013 | 17:00 - © Quarrata/news]

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