venerdì 18 gennaio 2013

SERRAVALLE PISTOIESE. QUANDO POLITICA SIGNIFICA SERVIZIO AGLI ALTRI (O SERVITÙ?)


di EDOARDO BIANCHINI

La Giunta Mungai mette le mani avanti “per non cascare” e affida un parere “pro veritate” a 4mila euro all’avvocato Roberto Righi (Studio Morbidelli) – «Ma è solo per evitare contenziosi e richieste di danni…»

SERRAVALLE-CASALGUIDI. Appena sei giorni fa: il 12 gennaio 2013.
Ermanno Bolognini (ex assessore della vecchia maggioranza Mochi e ora scappato a gambe levate in Serravalle Futura come componente Idv) viene e parla.
Porta con sé una delibera – lo sa che noi di Quarrata/news non vogliamo parole, ma fatti –, la n. 7 del 12 gennaio scorso, che ha per oggetto Affidamento incarico professionale per la redazione di un parere “pro veritate”. Se non vedi non credi (vedi e scarica).

Povera verità! Da quante parti la si cerca di tirare! Eppure, questa cosa che morì fanciulla – come dice un proverbio delle nostre parti –; questa sostanza filosofica che nessuno vuole accettare per quella che è, bella, limpida e univoca, alla fine fa proprio come la pelle de… lla uallera! Eh sì, in napoletano puro così si dice: uàllera. In siculo-palermitano si direbbe uàddira, che è la stessa cosa – per i più duri, sto parlando della borsetta che protegge i gioiellini di famiglia.
Bolognini è letteralmente sconcertato.
«Ma come – mi dice –, non c’erano loro (gli amministratori e soprattutto Eugenio Patrizio Mungai – n.d.r.) quando venivano approvate Le Rocchine? E non sanno, questi bravi politici, che quella realtà, che ha ferito profondamente il territorio del Montalbano, è nata come villaggio turistico? E ora… ora solo perché la proprietà vuole iniziare a vendere case e appartamenti delle Rocchine, ci si mette a correre…».
Ma cerchiamo di capirci, altrimenti si rischia di far confusione in testa alla gente. E per capirci, facciamo parlare direttamente la delibera della Giunta-Mungai:

Visto il permesso a costruire inerente la Residenza turistico alberghiera denominata “Le Rocchine”;
Considerato che recentemente sul sito della società realizzatrice del progetto apparirebbe la volontà di cedere unità ricettive del complesso a singoli proprietari pur con limitazioni nell’utilizzo…

State attenti, dunque. E seguite bene il ragionamento: la Giunta-Mungai ha recentemente scoperto che «sul sito della società realizzatrice del progetto apparirebbe la volontà di cedere unità ricettive del complesso a singoli proprietari pur con limitazioni nell’utilizzo».
In altre parole – non dormite! – la proprietà delle Rocchine vuole vendere: ma non è che abbia fatto una istanza al Comune di Eugenio Patrizio chiedendo se può o non può farlo, no! Lo ha scritto sul proprio sito: e la Giunta, da sé, senza nessuna spinta, per vero spirito di servizio e sacrificio (non per la gente del Comune, ma per la proprietà delle Rocchine!) parte in tromba e cerca un parere “pro veritate”, alla ricerca dell’arca perduta o della pietra verde, insomma: e perché? Per evitare – oh, stupore! – possibili contenziosi:

Preso atto che è intenzione dell’Amministrazione valutare con la massima attenzione la questione al fine di evitare contenziosi con relative richieste danni per procedure amministrative cautelative eccedenti la normativa…

In altre parole – e per paradosso – la Giunta Mungai s’è fasciata la testa prima di rompersela o, se preferite una battutaccia, s’è tagliata il pipi in partenza per non rischiare di prendere l’Aids, che potrebbe essere un morbo pericoloso.
«Storie di questo genere succedono solo a Serravalle» continua Bolognini.
E si chiede se è vero che gli Assessori hanno letto questa notizia solo sul sito delle Rocchine, o se, invece – com’è più probabile – abbiano avuto delle pressioni in tale direzione: pressioni non scritte, ovviamente.
Tutto questo sarebbe in perfettissima linea con l’idea politica di una politica al completo servizio del cittadino, e per evitare cattive sorprese e spese da risarcimenti-danni.
Resterebbe da vedere se la Giunta Mungai si comporterebbe altrettanto sollecitamente nei confronti di un semplice cittadino di Serravalle che chiede – mettiamo – di aprire una finestra o costruire una scala per dividere una casa pianoterra/primo piano. Ma questo è il buffo della politica – per non dire il tragico, per non dire il ridicolo.
«Per un’operazione di questo genere, offerta su un piatto d’argento e senza che risulti che sia stata chiesta, si spenderanno dai 5 ai 6mila euro – aggiunge Bolognini –. Non è una cifra grandiosa, ma è sempre una cifra, e sono soldi dei cittadini di Serravalle. Non si si sarebbe dovuto, mi chiedo, aspettare che la proprietà delle Rocchine lo chiedesse espressamente con una bella domanda e dichiarasse esplicitamente le proprie intenzioni (vogliamo vendere), piuttosto che partire in tromba e mettere il carro innanzi ai buoi?».
In effetti Eugenio Patrizio Mungai si sarebbe potuto muovere meno sprovvedutamente e aspettare una richiesta ufficiale delle Rocchine prima di affidare d’urgenza questo famoso parere “pro veritate” (della uàllera) all’avvocato «Roberto Righi dello studio legale Morbidelli-Bruni-Righi-Traina con studio in Firenze – Via A: La Marmora, 14 – in possesso di specifiche competenze in materia, il quale ha manifestato la propria disponibilità» a rispondere “pro veritate”.
E ci credo. Perché, cari lettori, per «€ 4.000,00 oltre spese nonché IVA al 21%, C.A.P.», un parere “pro veritate”, lo darei volentieri anch’io.
Non c’è nessuno che me lo venga a chiedere?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 18 gennaio 2013 | 13:33 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. IL GRILLO PARLANTE
    Caro Bianchini ci sono situazioni che destano maggiori perplessità di questa di Serravalle. Si tratta delle procedure dei Comuni di Abetone ( per l'hotel Miramonti) e di Cutigliano (per l'ex albergo e complesso turistico Rondò Priscilla). Questi due ultimi Comuni dopo aver deciso di trasformare i due alberghi in Residenze Turistiche Alberghiere) impipandosene delle leggi regionali e di una specifica circolare della Regione Toscana) tra il silenzio assordante di chi doveva controllare hanno autorizzato le proprietà a trasformare le due RTA in unità immobiliari da mettere in vendita.

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  2. Il Bolognini e`persona che fa bene il suo mestiere di Consigliere e da sempre e` fastidioso come un dito... (non dico dove ma certamente utile a controllare il volume prostatico di quella famosa uallera).
    Questo dovrebbe essere il ruolo di chi e`stato eletto dai cittadini affinche`il governo locale compia bene il suo lavoro. Purtroppo le maggioranze prone non svolgono cio`che sarebbe il loro reale compito, demandato a pochi individui che con spirito di servizio fanno il compito di tutti.
    Bravo Bolognini e, mi raccomando, sempre all`erta.

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