venerdì 18 gennaio 2013

MISERICORDIA. BEATA OPPORTUNITAS!


AGLIANA. Ieri ho incontrato uno dei volontari che prestano servizio alla Misericordia.
Inevitabile che mi chiedesse alcuni chiarimenti sulla vexata quaestio che sembra mettere in crisi l’intera Confraternita.
Innanzi tutto, il volontario, mi ha detto che nessuno del gruppo sapeva della vicenda: né del contenzioso, né della sentenza.

L’ho rassicurato sull’intenzione del blog di voler fare la massima chiarezza possibile, con “carte alla mano”, appunto quelle che ci sono – da quattro giorni – negate.
L’ho invitato ad andare a chiedere chiarimenti al Governatore e gli ho chiesto di dirmi – se lo conosceva – il motivo della mancata consegna dei bilanci d’esercizio.
Sorpreso della mia insistenza (ma non si può certo continuare a proclamare trasparenza, chiarezza e correttezza, senza usare la testa, ma solo il cuore…) mi ha risposto d’impeto, mostrando la sua perfetta buonafede: «... forse non te li ha dati, per motivi d’opportunità!».
Appunto.
Ma quale sarebbe questa benedetta opportunità della Confraternita?
 al.ro.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 18 gennaio 2013 | 11:50 - © Quarrata/news]

3 commenti:

  1. Da cittadino di Agliana, più volte ho utilizzato i servizi della Misericordia di cui, una volta devo addirittura la vita per la sollecitudine,l’assistenza competente che mi hanno dato. la mia famiglia,annualmente, modestamente ha dato il suo obolo. Da oltre cento anni a fornito servizi”a tutti” senza mai chiedere nulla in cambio tramite i suoi eccezionali
    Volontari. Chiedo cortesemente a Corrado Artioli,presidente pro tempore della Misericordia di spiegare alla stampa i fatti, per i quali, il Tribunale di Pistoia condanna la nostra associazione. Di portare la documentazione all’assemblea di Venerdì 25 gennaio e di darne copia digitale ai giornalisti che la richiederanno. Sicuro che, i volontari hanno sempre dato il massimo con competenza e sacrificio per il bene di tutti chiedo a Corrado Artioli che, credo non abbia colpe e quindi non a nessun timore di fornire quanto richiesto. Il tribunale ha trovato dei colpevoli e condannato.
    In attesa distinti saluti.
    Pier Vittorio Porciatti

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  2. il Vittorio Porciani sembra essere caduto nella trappola "ipnotizzante" predisposta certamente dal Consiglio direttivo e che ha impegnato un gruppo di volontari nel prendere una posizione in difesa del suo Governatore.
    La vicenda, non è stato un attacco alla comunità dei volontari e/o dei fratelli sui quali - e Bianchini l'ha ben specificato - va riconoscenza e stima incondizionata, ma al Consiglio Direttivo che sembra aver dato avvio ad un contenzioso davvero incomprensibile, vista la natura del contendere (cioè le competenze professionali per il complesso della nuova sede). Quindi, caro sig. Porciani, metta da parte la melanconia e il cuore. Usi la testa e incominci a distinguere. Devo richiamarlo all'analisi della più grossa e incredibile vicenda AIAS/APR che non ha eguali in tuta Italia per la sua gravità e che qui in Pistoia è volata via come un fringuello? Si faccia un giro e faccia un confronto. Quante famiglie, disabili e malati si potevano soccorrere con tali risorse, disperse in una lite davvero incomprensibile?
    MDB

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  3. La correggo,ma al mio nome ci tengo,non sono Porciani che è un gran bel casato Pistoiese,ma io sono orgogliosamente un Porciatti.Le chiedo scusa se non mi sono spiegato bene ed ora brevemente provero nuovamente ad esprimere il mio pensiero:
    E' chiaro, i volontari "NON" sono colpevoli e NESSUNO" li ha accusati di niente.
    Altresi sono certo che, quanto scritto su Quarrata News sono i fatti accaduti. La condanna ha causato un danno materiale e d'immagine alla Misericordia.
    Il responsabile,per statuto è Corrado Artioli,Presidente Pro tempore a meno che nei libri sociali non esista un verbale di rivalsa verso terzi.
    Chiedo nuovamente che vengano consegnati i documenti a chi,giustamente deve informare l'opinione pubblica. Mi meraviglia il silenzio della carta stampata,non fa onore ai giornalisti ed alle testate stesse.

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