Uil, Distretto e Associazione Vivaisti, Cia condividono
perplessità di Coldiretti e Comitato
PISTOIA. “Dopo questa serata molto positiva, possiamo
ribaltare il risultato. La città si sta svegliando. Ora bisognerà giocare
insieme ed impedire la costruzione di una centrale elettrica inutile e
dannosa”. Visibilmente soddisfatto, con queste parole Mario Carlesi, il
presidente di Coldiretti Pistoia, ha chiuso l’incontro sulla centrale Repower,
il contestato impianto, che ha da poco ottenuto il via libera dalla Regione
Toscana, che si vorrebbe costruire a pochi passi dalle case dei pistoiesi, ed
in mezzo alla zona vivaistica più sviluppata d’Italia.
Soddisfazione che deriva
dalle parole pronunciate dai rappresentanti di Distretto rurale vivaistico
ornamentale, Associazione vivaisti, Cia, Uil alcune delle associazioni
partecipanti all’assemblea organizzata da Coldiretti, ma condotta dagli esperti
di Ema srl, agenzia scientifica indipendente, Ema
srl (Environmental Management Agency), che hanno condotto diversi studi sugli
effetti della centrale alle porte di Pistoia. Simone Gorelli, docente di
pianificazione ambientale all’università di Pisa, ha esposto ai presenti tutti
i nodi irrisolti legati alla costruzione della centrale che ha di recente ha
ottenuto il via libera dalla Regione Toscana.
“Se si dimostra che l’ipotizzata centrale a gas
della Repower fa male alla salute dei cittadini, la Uil sarà al fianco di
comitato e Coldiretti nella lotta contro questo impianto inutile – ha detto Paolo Meacci, segretario generale Uil
Pistoia –. Ancor di più, per togliere
tutti gli alibi possibili a chiunque, se il comparto del vivaismo si impegnasse
ad assumere parte dei lavoratori ex Radicif”.
Il presidente del Distretto rurale vivaistico
ornamentale, Vannino Vannucci, ha affermato: “Grazie a quanto ascoltato e
riferito da chi ha studiato le carte, come il geometra Fiorello Gori (del
distretto vivaistico, ndr), non posso che non essere solidale a queste
problematiche, che ci riguardano tutti. E il Distretto vivaistico può essere la
giusta sede per un approfondimento ulteriore”.
Luca Magazzini, dell’Associazione vivaisti
pistoiesi, ha espresso preoccupazioni rispetto ai prelievi di acque dalle falde
e le conseguenze sulle coltivazioni di piante ornamentali. “Vorremmo conoscere
queste informazioni dalle istituzioni”. Considerazioni analoghe da parte di
Sandro Orlandini, presidente di Cia Pistoia “Stiamo già da tempo valutando la
situazione e approfondendo, anche molti dei nostri soci sono preoccupati”.
I rappresentanti del comitato di cittadini
Badia-Bottegone, insieme a Coldiretti contraria da tempo alla costruzione della
centrale elettrica, hanno evidenziato le conseguenze negative sulla salute dei
cittadini non solo della zona.
All’incontro hanno partecipato rappresentanti di
Confartigianato, Cia, Uil, Associazione vivaisti, Distretto rurale vivaistico
ornamentale, Associazione contoterzisti, Comitato Badia-Bottegone.
Coldiretti Pistoia –[comunicato]
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[Giovedì 17 gennaio 2013 | 21:28 - © Quarrata/news]
AL SIG CARLESI viene da rispondere che il lavoro è cumulativo e non si presta a baratti, indi se loro vogliono assumere che lo facciano indipendentemente dalla centrale, che poi me le immagino le assunzioni di coldiretti, magari qualche assunzione con contratti che poi nel tempo svanirebbero(della serie 6 mesi e finish), senza contare che proprio loro si erano offerti a trovare posti di lavoro ma per adesso non han fatto niente, parandosi dietro una legge che secondo loro li penalizzava(la suddetta legge però non c'è +).
RispondiEliminaio a questi studiosi(EMA e Gorelli) invece domando se le emissioni della centrale sono a norma per le tabelle vigenti(e per quanto possan chiacchierare non potranno che ammettere che sono a norma, perchè i numeri non li cambia nessuno!). Al signor Luca Magazzini che si preoccupa invece delle falde acquifere invece domando con quale diritto loro(i vivaisti) operano prelievi dalle nostre risorse idriche, prelievi preziosi soprattuto considerando le difficoltà dei periodi estivi e SAREBBE L'ORA CHE I CITTADINI INSORGESSERO CONTRO QUESTI ABUSI DEL VIVAISMO CON DANNI PER L'INTERA COMUNITA'!!!! anzi ma le istituzioni non sarebbe l'ora che una volta per tutte creassero un organismo che vigili contro gli abusi del vivaismo: prelievi alle falde irregolari, regolarizzare l'uso dell'acqua nel periodo estivo(e se loro ci rimettono con le piante io ci devo rimettere con le risorse idriche???),smaltimento dei materiali plastici(vasi ecc) che non si sa che fine fanno, legna che viene bruciata indiscriminatamente senza controlli( e crea un bel 30% di CO2), ANTIPARASSITARI che inquinano come chernobyl, manodopera sfruttata(prendono squadre di albanesi o rumeni con il caporale che lavorano come ai tempi delle piantagioni di cotone nell'america del 1700), insomma chi + ne ha + ne metta, altro che repower, sarebbe l'ora ma che ci fosse un organo di controllo per chi l'inquinamento lo fa da anni e non per chi non solo non lo fa nè lo farà, ma che di certo non è responsabile di quello che respiriamo adesso(visto che non sono neancora attivi). UNA COSA è chiara, non ci vogliono industrie a pistoia, quà vogliono continuare a fare come gli pare, ma con questa gente non si va da nessuna parte se non verso lo schiavismo!!!!! PISTOIA SVEGLIA!!!!!! ribellati ai negrieri!