sabato 19 gennaio 2013

LE ROCCHINE A CASALGUIDI, MA IN MONTAGNA L’HOTEL MIRAMONTI E IL RONDÒ PRISCILLA?


CASALGUIDI-MONTAGNA. Evidentemente il vespaio suscitato dall’intervento di Ermanno Bolognini (Idv) di Serravalle Futura (vedi), ha ottenuto l’effetto di svegliare il dibattito intorno alla mossa della Giunta Mungai e non solo.
Non solo perché, aldilà di una lettera più che esplicita di un personaggio che sembra bene informato, ma che chiede (com’è suo diritto) il rispetto della propria riservatezza, c’è da segnalare anche un commento – a piè di pagina della storia narrata da Bolognini – a firma di un altrettanto ‘riservato’ Grillo Parlante.

Vi consiglio vivamente di leggere questi due elementi in successione: da quel che vi si dice, sembrerebbe emergere un meccanismo ben collaudato per aggirare gli ostacoli di natura vincolistico-urbanistica-ambientale e per fare – come si legge – business.
A questo punto non sarebbe male che, di questi aspetti, si interessasse direttamente la Procura della Repubblica di Pistoia che, dagli Untouchables in poi, sembra aver conosciuto una ventata di ringiovanimento.
Se è vero quello che si dice nei due interventi che seguono, e se, altrettanto, si può parlare di obbligatorietà dell’azione penale, qualsiasi basso profilo nei confronti di una indagine di questa portata sarebbe (ci sia consentito) difficilmente giustificabile.
E l’unica autorità legittimata a determinare la continenza o il travalico dei limiti in materia, non è – appunto – che la Procura della Repubblica.
e.b. blogger

«UNA SQUALLIDA OPERAZIONE IMMOBILIARE»

Caro Bianchini,
come avevo previsto – le avevo già scritto in proposito (vedi) –, l’operazione “Parco delle Rocchine” (vedi foto) si rivela per quello che in realtà è sempre stata: una squallida operazione immobiliare.
Era chiaro fin dal principio che la proprietà avrebbe venduto gli appartamenti, troppo grandi per poter far credere che fossero destinati ad essere affittati a dei turisti. Un complesso del genere non può avere una sostenibilità economica dal punto di vista turistico. Il business era un altro ed ora viene allo scoperto.
L’amministrazione Comunale di Serravalle si è arrampicata sugli specchi, con la colpevole acquiescenza di Provincia e Regione ed il supporto tecnico di quasi tutti gli studi professionali di Casalguidi (il grasso colava da tutte le parti!) per concedere permessi a costruire, che facevano a pugni con tutte le norme preposte a salvaguardia del Montalbano.
Ora con ammirevole sprezzo del ridicolo, questi amministratori con la a davvero minuscola chiamano un avvocato per risolvere i problemi del costruttore.
Il nome dello Studio legale da chi è stato suggerito? Qualcuno aveva anche gentilmente già trattato l’ammontare della notula? Il parere positivo è già pronto?
La giunta di Serravalle va a caccia di pareri legali come di fagiani?
***
Le chiedo il beneficio della riservatezza. Cordiali saluti.

È comunque interessante anche il commento del Grillo Parlante sul nostro precedente post (vedi), una nota che dice:

IL GRILLO PARLANTE

Caro Bianchini ci sono situazioni che destano maggiori perplessità di questa di Serravalle. Si tratta delle procedure dei Comuni di Abetone (per l’hotel Miramonti) e di Cutigliano (per l’ex albergo e complesso turistico Rondò Priscilla). Questi due ultimi Comuni dopo aver deciso di trasformare i due alberghi in Residenze Turistiche Alberghiere (impipandosene delle leggi regionali e di una specifica circolare della Regione Toscana) tra il silenzio assordante di chi doveva controllare hanno autorizzato le proprietà a trasformare le due RTA in unità immobiliari da mettere in vendita.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 19 gennaio 2013 | 19:22 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Vicenda Rondò Priscilla a Cutigliano: era un albergo ben gestito da una famiglia del posto che sarebbe stata disposta ad acquistare, forse. Il bando del Comune prevedeva una somma incredibile e numerosi vincoli ... Risultato: venduto a persone che si sono affacciate in Montagna per fare affari, il Comune di Cutigliano - come si dice gli ha dato anche il KULO - per poi abbandonare il tutto e lasciare ogni cosa a tempi migliori quando la crisi si è fatta sentire. Pensate che questa vicenda ha interessato ben 3 amministrazioni diverse! Auguri per la soluzione

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