giovedì 11 aprile 2013

COMUNE UNICO, TUTTA LA COLPA È DELLA SILVIA


Gambetta Vianna (Più Toscana): «Il vero freno? Il Sindaco Cormio» «Anche Abetone fa un piccolo passo verso il ‘sì’, ma San Marcello vuole dilatare i tempi» – Senza referendum a settembre, addio Comune unico – No a Sambuca perché non c’è continuità territoriale

FIRENZE. «C’era una volta un candidato sindaco “con le idee chiare”, Silvia Cormio, che come primo punto del proprio programma per le Amministrative 2012 diceva “uniamo le forze, risparmiamo sui costi di gestione per mettere risorse su servizi e opere pubbliche: realizziamo il Comune unico della Montagna Pistoiese” (si veda il volantino in allegato tratto da www.silviacormio.com).La stessa Cormio, in un proprio comunicato stampa del 22 aprile 2012, disse anche che “la nuova amministrazione si dovrà impegnare con determinazione per quello che è il nostro obiettivo prioritario:

il Comune unico, da costruire in tempi brevi” e che avrebbe anche dato la propria disponibilità “a rimettere il mandato per fare in modo che possano essere subito eletti Sindaco ed il Consiglio Comunale del Comune Unico” (si veda il comunicato in allegato tratto da http://www.silviacormio.com/comune-unico/). Adesso che siamo al dunque, Cormio vuole allungare inspiegabilmente i tempi. Forse perché è sindaco da solo un anno? Potrebbe fare benissimo il primo cittadino del Comune di Montagna Pistoiese». È quanto afferma il capogruppo di Più Toscana, Antonio Gambetta Vianna, dopo l’audizione dei sindaci di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese in Consiglio Regionale sulla proposta di legge del comitato promotore del Comune unico di Montagna Pistoiese presentata in Regione proprio da Più Toscana.
«Quando il sindaco di Piteglio, Claudio Gaggini, si dice finalmente del tutto favorevole e addirittura il primo cittadino di Abetone, Giampiero Danti, ha aperto in qualche modo al Comune unico, i freni non possono giungere da colei che in campagna elettorale ha fatto di questa proposta il proprio punto di forza. Mentre Danti, nonostante alcune sue perplessità, ha detto che starà alla volontà dei cittadini, Cormio vuole un inutile e dispendioso processo partecipativo col contributo della Regione. Secondo me questo è un pretesto perché il problema della Cormio è che siede sulla poltrona di sindaco da solo un anno. Il comitato ha già fatto moltissimi incontri e continuerà a farli: non c’è bisogno di dilatare ulteriormente i tempi».
Secondo Gambetta Vianna, infatti, «se non viene approvato dal Consiglio Regionale il referendum entro la fine di maggio, non ci sono i tempi tecnici per farlo a settembre. Quindi, salterebbe tutto perché al voto nel 2014 andrebbero Abetone, Cutigliano e Piteglio. Se davvero vogliamo il Comune unico, bisogna farlo subito».
Il capogruppo di Più Toscana ricorda che «anche i sindacati e le associazioni di categoria, che hanno chiesto ed ottenuto un’audizione per giovedì 18 aprile, sono favorevoli» e boccia l’opzione di coinvolgimento di Sambuca Pistoiese lanciata da Danti. «Anche questa mossa “puzza” di bastone tra le ruote per perdere tempo. A parte che con Sambuca non c’è continuità territoriale e l’area non sarebbe più omogenea, ma se si vuole creare un Comune sparso, Sambuca potrebbe comunque chiedere successivamente di entrare a far parte del già nato Comune di Montagna Pistoiese».
[comunicato più toscana]
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[Giovedì 11 aprile 2013 | 15:45 - © Quarrata/news]

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