Gambetta Vianna (Più Toscana): «Il vero freno? Il
Sindaco Cormio» – «Anche Abetone fa un piccolo passo verso il ‘sì’, ma San Marcello vuole
dilatare i tempi» – Senza referendum a settembre,
addio Comune unico – No a Sambuca perché non c’è continuità territoriale
FIRENZE. «C’era una volta un candidato sindaco “con le idee chiare”, Silvia
Cormio, che come primo punto del proprio programma per le Amministrative 2012
diceva “uniamo le forze, risparmiamo sui costi di gestione per mettere risorse
su servizi e opere pubbliche: realizziamo il Comune unico della Montagna
Pistoiese” (si veda il volantino in
allegato tratto da www.silviacormio.com).La stessa Cormio, in un proprio comunicato stampa del 22 aprile 2012, disse
anche che “la nuova amministrazione si dovrà impegnare con determinazione per
quello che è il nostro obiettivo prioritario:
il Comune unico, da costruire in
tempi brevi” e che avrebbe anche dato la propria disponibilità “a rimettere il
mandato per fare in modo che possano essere subito eletti Sindaco ed il
Consiglio Comunale del Comune Unico” (si
veda il comunicato in allegato tratto da http://www.silviacormio.com/comune-unico/).
Adesso che siamo al dunque, Cormio vuole allungare inspiegabilmente i tempi.
Forse perché è sindaco da solo un anno? Potrebbe fare benissimo il primo
cittadino del Comune di Montagna Pistoiese». È quanto afferma il capogruppo di
Più Toscana, Antonio Gambetta Vianna,
dopo l’audizione dei sindaci di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello
Pistoiese in Consiglio Regionale sulla proposta di legge del comitato promotore
del Comune unico di Montagna Pistoiese presentata in Regione proprio da Più
Toscana.
«Quando il
sindaco di Piteglio, Claudio Gaggini, si dice finalmente del tutto favorevole e
addirittura il primo cittadino di Abetone, Giampiero Danti, ha aperto in
qualche modo al Comune unico, i freni non possono giungere da colei che in campagna
elettorale ha fatto di questa proposta il proprio punto di forza. Mentre Danti,
nonostante alcune sue perplessità, ha detto che starà alla volontà dei
cittadini, Cormio vuole un inutile e dispendioso processo partecipativo col
contributo della Regione. Secondo me questo è un pretesto perché il problema
della Cormio è che siede sulla poltrona di sindaco da solo un anno. Il comitato
ha già fatto moltissimi incontri e continuerà a farli: non c’è bisogno di
dilatare ulteriormente i tempi».
Secondo
Gambetta Vianna, infatti, «se non viene approvato dal Consiglio Regionale il
referendum entro la fine di maggio, non ci sono i tempi tecnici per farlo a
settembre. Quindi, salterebbe tutto perché al voto nel 2014 andrebbero Abetone,
Cutigliano e Piteglio. Se davvero vogliamo il Comune unico, bisogna farlo
subito».
Il
capogruppo di Più Toscana ricorda che «anche i sindacati e le associazioni di
categoria, che hanno chiesto ed ottenuto un’audizione per giovedì 18 aprile,
sono favorevoli» e boccia l’opzione di coinvolgimento di Sambuca Pistoiese
lanciata da Danti. «Anche questa mossa “puzza” di bastone tra le ruote per
perdere tempo. A parte che con Sambuca non c’è continuità territoriale e l’area
non sarebbe più omogenea, ma se si vuole creare un Comune sparso, Sambuca
potrebbe comunque chiedere successivamente di entrare a far parte del già nato
Comune di Montagna Pistoiese».
[comunicato
più toscana]
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[Giovedì 11 aprile 2013 | 15:45 - © Quarrata/news]
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