PISTOIA. Per quanto un po’ datato (risale infatti
al 26 aprile scorso) il nostro collaboratore Lorenzo Cristofani suggerisce a
tutti una riflessione su questo rapporto che riguarda le acque dei nostri
acquedotti.
Ampia
partecipazione al convegno nazionale promosso da Federconsumatori sul tema
“Tariffe, investimenti e qualità del servizio idrico integrato dopo il voto del
referendum e la nuova regolazione con l’Autority”, tenutosi a Roma oggi 26
aprile 2012 presso l’auditorium del GSE.
Dopo l’introduzione
del Vicepresidente Nazionale, Mauro Zanini, e la presentazione della 10a
indagine nazionale del CREEF (centro ricerche economiche, educazione e
formazione) della Federconsumatori sulle politiche tariffarie e sulle carte del
servizio del settore, è seguita una tavola rotonda a cui hanno partecipato
un Componente Autorità per l’energia elettrica e il gas, Biancardi
Alberto, il Sottosegretario all’Ambiente, Tullio Fanelli, il Vice
Presidente Federutility, Mauro D’Ascenzi, Marco Bersani del Coordinamento Forum
Nazionale dell’Acqua, il Presidente dell’Anea, Luciano Baggiani e il Presidente
Nazionale della Federconsumatori, Rosario Trefiletti.
Durante
il dibattito sono stati toccati il tema dell’attuazione dei risultati del
referendum abrogativo del giugno 2011, il tema del nuovo assetto del servizio
idrico nazionale a seguito dell’approvazione del “Decreto Salva Italia” che ha
trasferito le funzioni di regolazione, vigilanza e controllo del servizio all’Autorità
dell’energia (compreso quello di definire il nuovo metodo tariffario dando
attuazione al risultato referendario) e lasciato al Ministero dell’Ambiente in
particolare la definizione degli obiettivi generali e dei livelli minimi di
qualità del servizio idrico.
La 10a
indagine sulle tariffe del servizio idrico integrato nelle 105 (su un totale di
113) città capoluogo di Provincia campionate ha evidenziato una spesa media per
un consumo di 200 m3 annui pari a € 313,41.
Le
Regioni con la bolletta mediamente più elevata per un consumo anno di 200 m3
sono Toscana (€ 459,17), Umbria (€ 394,37) Emilia Romagna €389,80) quelle con
la bolletta meno elevata sono Lombardia (€ 217,99), Calabria (€ 214,88) e
Molise (€ 146,55).
Le città
con la bolletta più cara sono Firenze, Pistoia e Prato (€ 503,03), Arezzo (€
494,36), Grosseto e Siena (€ 480,44); le città con la bolletta più economica
sono Sondrio (€ 188), Udine (€ 132,48), Campobasso (€ 166,91), Milano (€
133,84) e Isernia (€ 126,18). Quindi rispetto alla città meno cara (Isernia),
quella più cara (Firenze) ha una bolletta superiore di circa quattro volte.
Il
confronto tra la bolletta 2010 e quella 2011 è stato effettuato per le 92 città
per le quali sono disponibili entrambi i dati. L’aumento medio rispetto al 2010
è stato pari al 7,43% pari a due volte e mezzo il tasso di
inflazione registrato nel medesimo periodo.
La 2a
indagine sulle carte del servizio ha evidenziato che nel 95% delle città per
cui sono disponibili i dati è stata adottata la carta del servizio idrico; nel
67% dei casi è avvenuto il confronto con le associazioni dei consumatori.
I dati
dell’indagine evidenziano una notevole variabilità nell’applicazione della
normativa e nella determinazione degli standard di erogazione del servizio da
parte del gestore (ad esempio tempo massimo per l’allacciamento al servizio,
tempo massimo per la risposta alle richieste degli utenti, ecc.).
I risultati
dettagliati delle indagini sono disponibili sul sito di Federconsumatori
nazionale: www.federconsumatori.it.
- COMMENTO_a_slide CARTA S_26_APR.pdf
- slide_CARTA s convegno 26 APRILE_ROMA.pdf
- COMMENTO_TARIFFE_26_04_2012_definitivo.pdf
- Tabelle_TARIFFE_Convegno 26_04_2012_definitive.pdf
- RELAZIONE sulle politiche dell’acqua convegno 26 aprile 2012.pdf
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 8 giugno 2012 - © Quarrata/news
2012]
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