di Alessandro Romiti
PISTOIA. La trasparenza, solennemente predicata
dalla Regione Toscana e istituzionalizzata con una costosa legge regionale,
vede celebrato oggi il suo funerale grazie al caso Repower di Badia.
Le decisioni
politiche sono prevalenti a ogni considerazione d’opportunità e merito sulla
probabile minaccia alla salute della cittadinanza, che si troverà esposta a un
pesante inquinamento dell’aria, indotto dalle polveri fini secondarie da ossidi
di azoto. La politica pistoiese è eccitata dalla possibilità di recuperare
qualche “occupato” (si parla di una decina di posti) e cerca così di rifarsi la
verginità perduta sulla crisi della
Breda?
I pareri
negativi degli organi tecnici comunali e del Genio Civile, portati alla luce
dal prezioso contributo – mai sufficientemente apprezzato – della ex
consigliera Simionato, sono noti ai cittadini, però, sono tragicamente omessi
dalla pubblicazione degli atti. Ciò svilisce la trasparenza dell’intera procedura
di Via, resa indisponibile alla consultazione dei cittadini negli atti più
importanti: nella Via, le formalità rappresentano
fattiva sostanzialità trattandosi di
atti progettuali, esposti alle valutazioni tecnico-scientifiche più trasversali
e profonde.
La “politica” dimostra così la sua faccia peggiore:
dopo le pesanti minacce sulla sicurezza e la salute della gente denunciate dai
Comitati, travolge, come un’onda anomala, tutte le eccezioni proposte sulla
pericolosità dell’impianto Repower di Badia.
Dopo che la
procedura è stata aperta, si sono esauriti i termini per la presentazione di
osservazioni lo scorso 10 febbraio 2012, ciò dovrebbe presupporre che non vi
sono spazi per eventuali integrazioni che, comunque, dovrebbero riaprire i
termini delle osservazioni. Ma non lo permetteranno, statene certi.
Ben diversamente
oggi, con mesi di ritardo e dopo le elezioni amministrative, appare in rete il
documento della Repower “Integrazioni volontarie allo studio di Impatto
Ambientale” che ci informa – con la consueta correttezza formale e un aspetto legalitario – delle incredibili e
irrituali attività amministrative con diffuse omissioni che mostrano la
spregiudicata tendenza a calpestare essenziali diritti dei cittadini,
seriamente minacciati sul primo dei beni disponibili: la salute.
Si veda un
elenco delle valutazioni di impatto ambientale pubblicate e dichiarate concluse
al link che segue:
Chi volesse
leggere le integrazioni volontarie complete della Repower, dovrà
cliccare e scaricare il documento da questo link: http://www.regione.toscana.it/regione/multimedia/RT/documents/2012/06/06/3a11341f24d049ff35e123ed1afc0d01_integrazionivolontarie.zip.
A questo documento di rifanno le indicazioni, fra parentesi quadre, che il
lettore troverà sotto ([Paragrafo 1], [Paragrafo 2.2] etc.).
E dunque la kafkiana vicenda suggerisce alcune
riflessioni, condite da precisi quesiti:
– la politica
deve essere preminente rispetto agli interessi di tutela dei cittadini,
calpestando e negando l’attuazione delle prescrizioni date dagli organi tecnici,
come dimostra questa insopportabile vicenda?
– per quale
motivo il termine utile alla presentazione di osservazioni (10 febbraio 2012) è
stato fissato in modo anticipato rispetto alla pubblicazione delle incredibili “integrazioni”
della Repower ad oggi 8 giugno 12?
– [Paragrafo 1] –
Che cosa si sono detti i rappresentanti della soc. Repower nelle due
riunioni dedicate a “approfondire le
acquisizione tecniche ... e di condividere con le amministrazioni interessate
gli adeguamenti progettuali” presso la “Presidenza della Giunta” (e perché
poi in Presidenza?!), tenute in data 15 marzo e 10 aprile? Si possono consultare
i verbali delle riunioni in modo trasparente?
– [Paragrafo 2.2]
– Fatto che la Provincia di Pistoia ha attivato un “seminario di studio per approfondire e armonizzare l’attività connessa
ai disciplinari tecnici già sottoscritti per la riduzione delle emissioni in
atmosfera” (tenuto lo scorso 30 maggio e i cui lavori sono in piena
progressione), come è possibile che “non
si è tenuto conto delle interazioni con altre fonti emissive nell’area
interessata”? Quando ne
verrà tenuto conto? Forse dopo che la centrale Repower sarà messa in
esercizio o dopo che la Conferenza dei Servizi convocata dalla Provincia avrà
scoperto che l’impianto di incenerimento del Cis è fattore di forte generazione
di particolato secondario?
– [Paragrafo
2.4] – Qual è stato il parere di Asl 3, del quale non era “stata data comunicazione al proponente”? Era forse sfavorevole o
problematico? Come è stato possibile procedere “all’aggiornamento delle informazioni richieste dall’Ente scrivente”
se non sono disponibili le cosiddette “indagini epidemiologiche” progettate dal
Dipartimento prevenzione di Asl 3?
– [Paragrafo 4] –
Quali sono i contenuti dei pareri dell’Autorità di Bacino del fiume Arno e del
Comune di Pistoia che hanno “messo in
luce la necessità di realizzazione di interventi”? Sono forse stati pareri
negativi o in disaccordo? Si possono consultare in modo trasparente?
– Dove sono
andati a finire i vari Verdi “ambientalisti” PD-friendly già rassicurati dal buon Bertinelli in campagna
elettorale? E le opposizioni, con i grillini
che dicono?
Avremmo risposte
alle domande in modo trasparente, legalitario e democratico?
Cliccare
sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 8
giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]
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