Gorbi (Udc): «È credibile poi che l’unico politico coinvolto sia Roberto
Riccomi?» – Evangelisti era spinto a chiedere «per sensibilità culturale»?
PISTOIA. Federico
Gorbi, Udc, interviene con sue personali riflessioni sulla vicenda degli
arresti nell’operazione Untouchables. Ecco il testo del suo intervento:
In seguito alle 23 ordinanze di custodia
cautelare eseguite questa mattina per i reati di turbativa d’asta, concussione
e corruzione vengono spontanee alcune riflessioni.
Premetto che ho piena fiducia nell’opera
della magistratura e delle forze dell’ordine che hanno svolto le indagini ma
ricordo che bisogna essere sempre garantisti fino a che un processo non
determini con certezza le responsabilità dei singoli.
Certo appare curioso il fatto che
praticamente la totalità delle aziende che svolgono lavori pubblici nella
nostra provincia sia coinvolta nell’indagine.
Se così fosse, e non è da escludere, appare
inverosimile che tutto il sistema di corruzione si fosse retto sul metodo
creato da un solo uomo, quel Marcello Evangelisti responsabile dei lavori
pubblici del Comune di Pistoia, che invece di chiedere soldi per sé costringeva
le ditte a sponsorizzare le manifestazioni culturali del Comune.
Possibile che la sensibilità culturale
spingesse Evangelisti a rischiare così tanto non per la solita tangente, così
diffusa in Italia, ma per uno scopo nobile quale la buona riuscita delle
manifestazione per una più ampia conoscenza musicale?
È credibile poi che l’unico politico
coinvolto sia Roberto Riccomi, personalità certo di spicco del Partito
Socialista pistoiese che però non ha avuto negli ultimi decenni responsabilità
dirette di governo di alcun comune?
Certo i socialisti sono in maggioranza a
Pistoia come in altre realtà locali, ma possibile che solo il rappresentante di
questo partito fosse all’interno della “cricca” che controllava gli appalti
pubblici?
Infine, gli imprenditori coinvolti, sono
tutti chiamati in causa con pari responsabilità o, tra di essi, c’è chi più che
corruttore era semplicemente concusso, cioè costretto ad aderire ad un sistema
per poter lavorare?
Spero che a queste domande presto la
magistratura possa dare tutte le risposte.
Federico Gorbi
Segretario provinciale UDC
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 11 giugno 2012 - © Quarrata/news
2012]
La Magistratura certamente appurerà i fatti, si spera quanto prima, e ci dirà pure qualcosa sulla sensibilità culturale delle persone coinvolte. Lasciamo che la giustizia faccia il suo corso.
RispondiEliminaMa, considerato quanto riportato anche dalle cronache riguardo la Comunità Montana, mi sorge una domanda sul sistema dei controlli. Sono forse inadatti e inadeguati quelli previsti dalla legge a prevenire i "fattacci" contestati agli indagati, oppure non ci sono proprio?
Renata Fabbri