Come gli ‘Untouchables’ agivano per
favorire i propri interessi – Sotto inchiesta anche Porta Nuova, la Cattedrale
e la collina antirumore del nuovo ospedale
PISTOIA. La
rete capillare della corruzione, che si estendeva da ogni parte in provincia e
più o meno dovunque metteva le mani – come ha spiegato il Procuratore Capo
facente funzione Giuseppe Grieco –, era sostanzialmente in grado di tenere
tutto sotto controllo, solo che, a un certo punto, non si è accorta di essere,
a sua volta, oggetto di controllo da parte della Digos.
Se tutto è partito dal Comune di Pistoia
per una segnalazione che gettava sospetti di rapporti strani fra l’ingegner
Evangelisti e alcune ditte, in realtà questa sorta di Club dei Pubblici
Appalti – come l’ha definito il dottor Grieco – era, e resta, molto più
esteso di quanto si possa pensare.
«È per questo – ha chiarito Grieco ai giornalisti – che la
conferenza stampa di stamattina non risponderà a nessuna delle vostre domande.
Non fatecene, perché, non essendo ancora conclusa l’operazione, non possiamo
assolutamente cercare di soddisfare nessuna delle vostre curiosità. Non è – ha
concluso – un segno di ostilità nei vostri confronti». E a un collega che ha tentato più volte di porre una domanda, il
dottor Grieco ha chiesto se voleva cortesemente smetterla. È stato il punto che
ha posto fine alla conferenza.
Ma quali sono state le fasi
dell’operazione?
1. Dopo la
segnalazione su Evangelisti, sono seguiti appostamenti della Digos che hanno
portato alla scoperta di frequentazioni ‘oltre il necessario’ fra Evangelisti
stesso e ditte aggiudicatarie di appalti.
2. Gli appalti
finiti nel mirino degli investigatori hanno riguardato un traffico di oltre sei
anni, analizzati (come dicevamo in uno nostro post precedente) senza mai
presentarsi negli uffici comunali: cosa che ha consentito di lasciare che le
acque non si agitassero, con il rischio di veder sfumare ogni possibilità di giungere
a capo della faccenda.
3. Intercettazioni.
Ne sono state fatte di telefoniche e di ambientali; ma gli iscritti al Club
dei Pubblici Appalti non parlavano per telefono: la loro era, soprattutto,
un’attività ‘conviviale’ che si svolgeva, cioè, a cena, dove gli accordi e gli
affari venivano decisi e definiti.
4. Cene. Prima
dell’aggiudicazione di un appalto, c’era rigorosamente una cena, con la
presenza, oltre che dell’aggiudicatario, anche dei tecnici delle varie società.
Era, per così dire, la festa di battesimo dell’appalto stesso.
Così la faccenda è andata avanti per anni,
in pieno spregio della legge, della trasparenza nelle opere, ma soprattutto dei
cittadini, i più sacrificati da tutta questa insopportabile attività
malavitosa.
L’indagine conclusasi stamattina fra le 5 e
le sei con gli arresti, è partita nell’ottobre 2010 e ha portato a questi
risultati dopo circa due anni di attività tecnica.
Il danno – ha sottolineato il dottor Grieco
– è stato duplice: in primo luogo perché ha compromesso la libera concorrenza
di mercato, con nocumento per le altre aziende locali e no; in secondo luogo
perché ha attivato un sistema distorto di aggiudicazione all’interno della
pubblica amministrazione, eludendo e aggirando la legge e le norme per le gare
con una forma di frazionamento che le rendeva affidabili per chiamata diretta e
prevedendo, subito dopo, un sistema micidiale di varianti in corso d’opera che
finivano, oltretutto, con il gonfiare in maniera abnorme la spesa finale.
Una decina le opere finite sotto tiro da
parte degli investigatori. Fra queste Porta Nuova (13 milioni di euro, 26mila
milioni delle vecchie lire!), la realizzazione della Cattedrale, la nascita
(assurda!) della collina che dovrà separare il nuovo ospedale di Pistoia dalla
Breda, modificando permanentemente il paesaggio, già di per sé abbastanza
compromesso dalla presenza di quello che viene definito l’ecomostro
voluto con tutte le forze da Berti.
Ma per questo – e per altri commenti – ci
sentiremo in séguito.
e.b.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Nella foto (di Q/n): il Questore Maurizio Manzo, il
Procuratore Giuseppe Grieco, il dottor Luigi La Rotonda, capo della Digos.
[Lunedì 11 giugno 2012 - © Quarrata/news
2012]
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