giovedì 4 ottobre 2012

PARCHEGGIO A SAN BARTOLOMEO. LE ASSURDE POSIZIONI DELLA CONFCOMMERCIO


di Lorenzo Cristofani

PISTOIA. Pare proprio che la Confcommercio di Pistoia si trovi, da almeno un anno, in vacanza alle isole Cayman e non voglia quindi, purtroppo, contribuire a valorizzare la propria città, articolando serie proposte di sviluppo e occasioni per il rilancio cittadino.

Lo si desume dal suo anacronistico intervento a favore di quel piano che prevedeva un maxi parcheggio interrato nell’antico orto monastico di San Bartolomeo, un luogo che, come dimostrano le immagini, si presterebbe invece a diventare un vero volano per il potenziamento di tutte le attività del quartiere.
Infatti, previa opportuna intesa con la proprietà, quale sarebbe la migliore occasione di attrazione e richiamo, se non la destinazione di una parte dell’area ad attrezzatura ludica e di socializzazione per bambini?
San Bartolomeo
Lo sa o no la Confcommercio che è previsto un parcheggio nell’area Pupilli, praticamente adiacente a dove era ipotizzato quello di San Bartolomeo, che permetterà l’accesso al centro e risolverà definitivamente il problema della sosta in quell’area?
Lo sa o no che sarà un passaggio memorabile per Pistoia, visto che si potrà bonificare un sito, oggi usato come rimessaggio di materiali ferrosi, e restituirlo alla città, riportando alla luce, eventualmente, l’antica gora cittadina che andava nella Brana?
Perché chi dice di voler fare l’interesse del commercio non coglie queste occasioni concrete di sviluppo (parcheggio in area Pupilli a servizio del centro e antico orto monastico) per fare rete con altri soggetti e arricchire l’offerta per residenti, fruitori e turisti?
Ma soprattutto la Confcommercio dovrebbe capire, e basterebbe che si leggesse il libro (vedi) scritto proprio per spiegare dettagliatamente le motivazioni tecniche dell’incompatibilità con gli strumenti urbanistici di quel progetto, alcune elementari e macroscopiche ragioni.
Legga ad esempio la lettera dell’Ordine dei Geologi della Toscana, che evidenzia come “l’approvazione dell’intervento con l’escamotage di camuffare un semplice report di indagini per relazione geologico-geotecnica, oltreché ‘non ottemperante’ alle vigenti normative è sintomo di totale mancanza di sensibilità per il territorio, per il rilevante patrimonio storico ed architettonico […] e di spregio anche per l’incolumità dei membri della collettività”. Allora, lo capisce adesso, la Confcommercio, uno dei motivi per cui è stato meglio abbandonare quella via?
L’area Pupilli
Senza contare poi che il Genio Civile non ha dato – mi risulta – alcuna autorizzazione: la vogliamo rispettare allora la legalità e la trasparenza, smettendo di inseguire chimere, drogate peraltro con informazioni sbagliate e totalmente distorte della realtà? Chimere che, razionalmente, minerebbero un simbolo culturale di Pistoia precludendo tutta una serie di maggiori opportunità e benefici.
È evidente, in definitiva, che, rimanendo comprensibilissime le preoccupazioni e le perplessità circa la tempistica delle modifiche alla mobilità, i portatori di interesse che hanno a cuore la valorizzazione dei comparti del centro, non dovrebbero navigare a vista, ma avere il coraggio di compiere scelte di lungo periodo per far esprimere, in questo caso allo spazio di terra vergine dell’orto monastico di San Bartolomeo e ai locali dell’ex circolo Mcl, la potenzialità notevole dell’area. In sinergia con le varie forze cittadine e d’intesa con la proprietà.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 4 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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