di LUIGI SCARDIGLI
Domani sera quinta e ultima serata del blues con un triplice
tributo al marchio del Festival
PISTOIA. Il meglio, deve ancora venire. Ma l’attesa è contemplabile,
ragionevole, perché stasera, piazza del Duomo, la Piazza del Blues, torna ad
essere abitata da i suoi più naturali affittuari. E ha fatto bene, Giovanni
Tafuro, in questa edizione sperimentale,
la 34esima, in ordine di tempo, ad affidare la chiusura, dopo i voli progressive, quella di domani sera, a
tre vere e proprie divinità del firmamento musicale: Robert Cray, Lucky
Peterson e, a mio avviso uno dei migliori al mondo, Robben Ford.
Non ci saranno le seggioline – voglio
sperare – in piazza. Anche perché, restare seduti quando suonano i tre bluesman
sopracitati, più che un esercizio di privazione, è una scommessa. Persa. L’organizzazione,
in virtù di non so quali coefficienti, credo che abbia scalettato le apparizioni in quest’ordine: Lucky Peterson, Robben
Ford e Robert Cray.
Il primo, il meno vecchio dei tre (non
ha ancora 50 anni), un chitarrista vero e proprio non è, ma solo perché sul
palcoscenico può tranquillamente esibirsi imbracciando la sei corde come seduto
davanti ad una tastiera. Newyorkese di Buffalo, Fortunato Peterson appartiene
alla patria del blues perché se si suona, tutta la vita, R&B, gospel e rock
and roll, l’equazione produce un risultato ineludibile, il blues. Con le
tastiere, tanto per fare un nome su tutti, Peterson ha accompagnato una regine
che si chiama Etta James; con la chitarra, invece, è stato insieme a James
Brown.
Di Robben Ford – vorrei lasciarmi in
fondo, come il dolce, ma rispetto la volontà palinsestica di Tafuro – credo
possa bastare ricordare che con Mike Manieri è stato uno dei fondatori degli
Yellowjackets. E qui, potrebbe terminare l’articolo, perché molto altro da
aggiungere non ce ne sarebbe. Proseguo per dovere di informazione. La sua prima
apparizione, pensate, risale al 1969, quando diciottenne aprì il concerto di
Charlie Musselwhite, che con Ben Harper ha dato il via a questa 34esima volta
del Festival. Da quel giorno, Robben Ford non ha più smesso di incantare la
folla, con un vertice, ideale, forse rintracciabile, ed è quello che risale al
1986, quando Miles Davis lo volle con sé nel suo tour probabilmente più
prestigioso, una convocazione-promozione nell’olimpo motivata dalla
poliedricità sonora di Robebn Ford, abile e dunque arruolabile, tanto come
patrimonio blues che jazz. Un fusionista
elasticissimo, divertente, elegante, titolare di uno dei motivi più arrangiati
da parte del pianeta chitarristico, Talk
to your daughter. Per lui, non a caso, la Dumble ha progettato e costruito degli amplificatori originalissimi
e la Fender una sei corde con il suo
nome, Robben Ford Signature. In
piazza del Duomo, però, domani sera, è facile che il suo strumento sia una
bianca Fender Telecaster o un Gibson del 1957.
Non ancora trentenne, Robert Cray
convince Albert Collins a prenderlo nella dovuta considerazione per quella
particolare accordatura in re minore,
una novità tanto geniale quanto assoluta che fusa e confusa con tutto il resto
del portentoso bagaglio artistico suggerisce ad Eric Clapton, nella sua August (1986) di farne una cover. Questo
portentoso avanzamento carri eristico induce Robert Cray a lasciarsi dietro le
spalle il blues delle origini per coniarne uno rinnovato, un brevetto così
fortunato che ha condizionato – e succede tutt’ora – il resto delle
generazioni. La scelta è costellata di gradimenti, successi discografici, Grammy: se ne aggiudica 5, un’incoronazione
che gli vale l’esibizione al fianco di B.B. King, John Le Hooker, Tina Turner,
Buddy Guy, Eric Clapton.
Domani sera, Robert Cray, potrebbe
salire sul palco e stare un paio d’ore a guardare negli occhi tutti quelli che
aspettano che suoni senza però che lo faccia: potrebbe indicare, uno ad uno, i
volti degli spettatori più simpatici e distribuire, personalmente, un sorriso
smagliante ad ognuno di loro. E poi andar via.
Come Robert Cray, probabilmente, non lo
saprebbe fare nessun altro.
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[Sabato 6 luglio 2013 | 17:45 - © Quarrata/news]
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