giovedì 4 luglio 2013

BINI (PD): UNIFORMARE LA NORMATIVA SULLA SICUREZZA PER GLI IMPIANTI A FUNE


ROMA. Su sollecitazione degli operatori del settore, tra cui gli impiantisti della montagna pistoiese, l’On. Caterina Bini ha presentato un’interrogazione e sta predisponendo anche un emendamento, rispetto alla questione della normativa sugli impianti a fune.
Risulta infatti, allo stato attuale, una discordanza fra la normativa europea del settore e quella nazionale, che si riflette anche in una forte disomogeneità tra i vari territori italiani ed, in particolare, fra le regioni a statuto speciale e le altre. In estrema sintesi, mentre la normativa nazionale del 1985 applica il concetto di “tempo di vita tecnico” dell’impianto, fissando scadenze ben precise in relazione alla tipologia di impianto;
la direttiva europea del 2000 supera questo concetto, definendo la “vita tecnica” dell’impianto in rapporto all’effettivo utilizzo e usura, per cui l’utilizzo intensivo e non corretto degli impianti e il non rispetto dei criteri europei di sicurezza può accorciare la durata della “vita tecnica”, mentre al contrario il sotto utilizzo e la corretta applicazione della normativa europea vigente può allungare la vita tecnica dell’impianto.
“L’attuale situazione di disomogeneità ed incertezza ha riflessi importanti sugli investimenti degli operatori del settore e anche sulla loro competitività -ha dichiarato l’On. Caterina Bini -Provvedere a regolari e periodiche revisioni è una cosa, dover ristrutturare completamente un impianto concluso il “tempo di vita tecnico”, senza poterne valutare neppure l’effettiva necessità, è un investimento molto più oneroso.”
Con l’interrogazione, già calendarizzata in Commissione trasporti per la prossima settimana, la parlamentare ha dunque chiesto al Ministro se ci sia la volontà di uniformare la disciplina degli impianti a fune, per poter valutare e definire correttamente la sicurezza degli impianti, in rapporto all’effettivo utilizzo e stato di usura degli stessi. Inoltre, in attesa dell’adeguamento normativo e nel rispetto delle esigenze di sicurezza degli utenti, è stato richiesto se si possa comunque procedere ad una ulteriore proroga dei termini di “scadenza” degli impianti.
[comunicato on. caterina bini]
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[Giovedì 4 luglio 2013 | 17:52 - © Quarrata/news]

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