AGLIANA. Ferdinando Santini puntualizza e corregge alcune sue affermazioni comparse in una sua mail da noi pubblicata ieri:
Caro blog,
nel vostro post Misericordia-Agliana,
nuova era di nuovi silenzi? del 2 luglio, compare una mia lettera di
solidarietà, inviata ai volontari Paolo e Gioietta.
Mi è stato fatto notare che in questa
mia, purtroppo, due mie affermazioni non corrispondono al vero e appaiono
lesive per l’immagine della onlus.
1. Affermo
che l’Assemblea dei soci avrebbe approvato all’unanimità l’ingresso a socio dei
volontari, dopo un loro periodo di fattiva presenza ed impegno nel servizio.
Non è così. È obbligatoria la
presentazione della domanda a socio, come previsto dallo statuto.
Chiedo scusa a tutti i soci e
dirigenti, se ne ravvisano un danno alla loro immagine.
2. Nella
precedente Assemblea, la mia alzata di mano, nella unanimità, non era affatto
funzionale a far associare i volontari che espressero apprezzamento e sostegno
al Presidente, ma a sostenere la loro proposta.
Nessuno di quei volontari acquisì il
titolo di socio. Chiedo ancora scusa a tutti i soci per aver diffuso questa notizia,
che non corrisponde alla realtà dei fatti.
Nel mio impegno a veder ricomporre, ormai
incertamente, lo scontro fra Q/n e Misericordia di Agliana, mi ritrovo,
non volendolo, a renderlo ancora più acceso.
Di questo mi dolgo molto: apparire
nemico di un’ istituzione che si ama.
Cordialità
Ferdinando Santini
Caro dottore,
tu puntualizzi alcune tue affermazioni,
ma noi vorremmo sottolineare un tuo errore, davvero sostanziale e macroscopico,
di prospettiva.
Ti contestiamo, in maniera assoluta, l’espressione
in cui parli dello «scontro fra Q/n e Misericordia», perché il nostro
non è affatto uno scontro, ma semplicemente un andare a fondo nei problemi
cercando di informare gli altri, i cittadini e chi, in Misericordia, porta la
sua forza-lavoro magari ricevendo in cambio – come Paolo Vagnozzi e la moglie –
solo dei calci in bocca e degli sputi in faccia. E questo è immorale.
Fai male ad essere così morbido,
conciliante e tenero nei confronti di una dirigenza che alla Misericordia – e lo
abbiamo dimostrato pubblicamente attraverso gli atti ufficiali del Tribunale –
ha fatto solo del danno: economico e, da ciò e in séguito, d’immagine e morale.
D’altronde, caro Ferdinando, Q/n
non si meraviglia di niente, perché anche Agliana non si distingue dal resto d’Italia
per quel suo pensiero, più che debole inconsistente, che vede:
- un’amministrazione che non rispetta il Tar sul problema del comandante dei vigili
- una Sindaca che sbeffeggia il Parlamento Europeo sul caso “discarica sotto l’inceneritore di via Tobagi”
- un «correttore morale» della Misericordia che, sveglio e sempre in prima linea a predicare il suo comunismo cristiano nelle prediche domenicali e contro quel diavolo di Berlusca, dichiara pubblicamente che negli affari della Misericordia non vuol mettere il becco perché non crede alla sua funzione di moralizzatore – poi, però, si lamenta e si amareggia di essere preso a legnate, quando dovrebbe ringraziare il cielo del fatto che, pur attraverso dei miscredenti come noi, viene richiamato ai suoi doveri cristiani, umani e morali
- un Comune che regala 100mila euro l’anno (£ 193.627.000!) a un’associazione che ha il solo compito di tenere il calendario degli impianti sportivi senza obblighi di precisa rendicontazione
- una Misericordia che – come ha sottolineato indirettamente anche il Vescovo – ha messo, al posto del Vangelo, il “manuale del perfetto direttore di banca del III millennio” e che ha trasformato una onlus in una macchina da quattrini – continuando a commettere un sacco di errori, vedi contratto Asl-intramoenia.
Se rilevare quest’ultimo elemento è,
secondo te, generare scontro con la Misericordia, dillo apertamente che siamo dei
terroristi aggressori.
Ma se, invece, come hai già fatto anche
tu, rilevi ancora che tutto il silenzio sprezzante di Artioli si è dimostrato
inutile, inefficace, controproducente, fumogeno e giustamente generatore di
sospetti circa il retto operare del potere misericordioso, allora
svegliati, Ferdinando, anche se sei nonno: e fa’ anche tu come Cristo, entra in
Misericordia con una bella frusta e colpisci e rovescia tutti i banchini dei
cambiavalute e dei venditori di polli che abitano nel tempio, ché è meglio
perché è quello il dovere del cristiano e del fratello che non vuole
confratelli di un certo tipo.
Se poi a Agliana siete felici e
convinti che nel mondo si debba agire secondo i criteri di correttezza e
trasparenza adottati dal vostro Sindaco e dal vostro Presidente della
Misericordia, buon proseguimento e che buon pro vi faccia!
A noi tutto il diritto di mettere – come
ci compete – il cosiddetto dito nella piaga: che piaccia o non piaccia ai
poteri che vi schiacciano e che vi prendono giustamente a sberleffi per la
vostra incurabile debolezza.
e.b. blogger
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[Mercoledì 3 luglio 2013 | 07:52 - © Quarrata/news]
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