di FELICE DE MATTEIS
Alle Regine cataste invendute
nonostante le richieste di chi voleva acquistarle
LE REGINE. Voci autorevoli riportano che i sonni di Frau Merkel, di
Draghi, Presidente della Banca Centrale Europea, di Barroso, Presidente della
Commissione Europea, del F.M.I., della Bildelberg (con Monti e Letta) e della
Trilaterale, siano turbati dalla importantissima disputa sulle primarie del Pd che
si svolgeranno l’8 dicembre e che condizioneranno l’avvenire mondiale e
soprattutto europeo.
Anche la piccola Pistoia risente a
strascico di questo importantissima disputa fra Renzi, Civati e Cuperlo ed
ovviamente gli insignificanti problemi del territorio passano in second’ordine
dinnanzi a questo “epocale” accadimento.
I padroni del vapore locale, tutti Pd (D
= democristiani) sono impegnatissimi sulle loro “cose di casa” ed il comune
cittadino deve quindi accontentarsi della normale amministrazione in attesa del
prossimo sole dell’avvenire.
Per il momento accontentiamoci del
freddo e dei mezzi per combatterlo: chi usa il gas metano, chi il pellet, chi
vorrebbe usare la legna, primario mezzo di riscaldamento per tante abitazioni,
specialmente in montagna. Perché in montagna la legna ci sarebbe, a costo
giusto e messa in vendita dalla ex Comunità Montana, fatta fallire volutamente
per scopi più che chiari e passata nelle sue funzioni alla Provincia.
A fronte di un patrimonio di svariati
milioni di euro della ex C.M., fra i quali anche i B.I.M. mai riscossi dai
Comuni Montani per l’incuria dei loro primi cittadini, la Provincia ci annuncia
che ha dovuto fare fronte a €. 136.528 per debiti fuori bilancio accumulati
dalla ex Comunità Montana.
In compenso, ad oggi, sono giacenti in
località Le Regine, sotto la neve, oltre 600 metri di legna invenduta,
nonostante la domanda di acquisto rivolta da molti cittadini entro il termine
del 31 maggio 2013, domanda alla quale non è stata data risposta.
Seicento metri di legna (cinque/sei
quintali al metro di faggio – quindi ottima legna) a circa €. 34,00 al metro. I
conti fateli voi.
Un altro sperpero amministrativo che si
va ad assommare agli altri; un introito che viene meno e che ci induce a
chiedere come siano stati utilizzati i dipendenti della ex Comunità Montana,
passati alle dipendenze della Provincia.
Chi è il responsabile della
forestazione e chi il responsabile alla vendita di un bene – la legna – che
avrebbe potuto produrre un utile e quindi sgravare la Provincia?
Perché le domande di acquisto
effettuate dal 1° al 31 maggio sono state solo parzialmente evase?
Siamo consapevoli che questo è un
problema da poverelli e che se vincerà uno della triade di cui sopra (Renzi,
Civati e Cuperlo), legna a iosa gratis per tutti, magari con il Berlusca a
spaccarla perché affidato ai servizi sociali della Provincia.
Potrebbe essere una idea, però. Il
Berlusaca in Montagna a svolgere lavori socialmente utili, ve lo immaginate? Il
Sindaco Danti, ne siamo certi, chiederebbe subito alla Regione finanziamenti a
fondo perduto per calamità naturale!
La gioventù ribelle del 68 urlava al potere:
«le nostre risate vi seppelliranno!».
I figliocci di quel potere, però, non
fanno affatto sorridere.
Fanno solo rabbia, e tanta.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 1° dicembre 2013 | 17:50 - © Quarrata/news]
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