mercoledì 2 gennaio 2013

MAGNANENSI: DOPO LA TROMBATURA SARÀ ‘RESTAURATO’ AL GOVERNATORATO AGLIANESE?

di ALESSANDRO ROMITI

AGLIANA. Non è un segreto che non ho stima del mio ex-sindaco Magnanensi. I motivi sono diversi: spedito ad Agliana dalla nomenklatura, ha gestito l’amministrazione alla maniera di un commissario politico Pcus; ha monopolizzato le iniziative culturali tramite le associazioni a favore dei suoi sodali; ha depresso la partecipazione dei cittadini; ha creato i presupposti per l’aumento esasperato della Tia negando una virtuosa gestione a “freddo” dei rifiuti; ha raggruppato i plessi scolastici in un unico istituto comprensivo “statalizzando” l’educazione con un poco arioso progetto d’omologazione; ha assicurato il perpetrarsi del danno ambientale del territorio – oggi conclamato da polveri fini e diossine, indotto dall’incenerimento indiscriminato dei rifiuti nel suo gioiellino, l’impianto del Cis, giustappunto.
Di fatto, lui vive a Pistoia, nell’amena località di Candeglia a ben dieci chilometri e non ha alcuna sofferenza o disturbo. La corrispondenza pubblica su facebook con alcuni dei suoi aficionados – pronti a confortarlo dopo la pesante batosta elettorale –, mi consente di pubblicizzare alcune suggestioni, trapelate da testi genuini e ben utili alla comprensione delle sue mire politiche riflesse nella comunità delle struggenti predicazioni dei suoi amici o “garantiti”. 
Questo il testo apparso dopo l’esito delle parlamentari:
Paolo Magnanensi. Non abbiamo vinto.
Forse non sono ancora maturi i tempi per i “battitori liberi”, ma abbiamo aperto uno spiraglio. Da qualche parte si deve pur cominciare a cambiare le cose! Diceva qualcuno: l’etica richiede coraggio!
È stato un po’ come correre il gran premio di Formula 1... avendo una panda! Anche se alla guida ci fosse stato Schumacher, sarebbe stato difficile piazzarsi...
Il motore di quella panda, però - ossia la conoscenza del territorio e il supporto delle persone - non viene spento.
Tutti i consensi raccolti non verranno dispersi! Da lunedì sarò a fianco dei vincitori ai quali vanno i miei auguri. Sono particolarmente contento di vedere l’ottimo risultato di Caterina ed Edoardo persone capaci e giovani promettenti.
Ovviamente continuerò il lavoro da amministratore, affinché, nell’ambito delle competenze della Provincia, si possa proseguire nel percorso d’atti concreti per supportare lo sviluppo del nostro territorio, sia dal punto di vista sociale che economico.
Grazie ancora a tutti!
Paolo Magnanensi
Marco Gori. Caro Paolo, sono dispiaciuto che il risultato non ti sia stato favorevole. So però che non mollerai e continuerai a lottare per raggiungere i tuoi obiettivi per il bene della comunità e di questo ti ringrazio. Con Elda auguro un felice Anno Nuovo a te, Laura e famiglia.
Francesco Pietro Mazzetti. Vorrei dire hanno perso gli altri coloro che non ti hanno votato. Hanno perso un’occasione comunque avanti tutta e poi vedremo ciao a presto e a bene.
Pd Agliana. Come Pd Agliana abbiamo sostenuto la candidatura di Paolo Magnanensi firmando in larga maggioranza per farlo candidare. Adesso ci aspetta il responso delle urne. Paolo sicuramente ha dimostrato di essere un bravo amministratore e quindi di poter contribuire al futuro parlamento e futuro governo! Buon voto a tutti.
* * *
Incominciando dal fondo, ecco l’analisi filologica del documento.
Pd Agliana. Il partito, dopo la tempesta renziana, è ancora stordito dagli imprevisti effetti laceranti, certamente esiziali per la sua stabilità e non più reversibili, come ha dimostrato la bocciatura del Magnanensi alle parlamentarie. Mai come ora il Pd dimostra sicuri affanni, riconducibili alle enormi contraddizioni conseguenti alla poco accorta conduzione della “res publica” – e segnatamente della grave emergenza ambientale del territorio. Le farneticazioni dei consiglieri di maggioranza portate negli ultimi consessi consiliari – e per iscritto, tanto erano costruite ad arte sulle mozioni del “raddoppio” e della questione “polveri fini” – sono una cambiale messa all’incasso e prossima a scadere. Il responso delle urne è stato un bel Basta! Lo avranno capito i fedeli compagni aglianesi? Il banco di prova delle parlamentari ha sconfessato il Pd locale, risultando vero il contrario: Paolo, non ha affatto dimostrato di essere un bravo amministratore.
Francesco Pietro Mazzetti. Mazzetti – noto agente immobiliare – dopo aver punito il compagno Razzoli a Montale e così aver consentito il più salutare, quanto inaudito, ribaltamento politico dopo sessant’anni di monocolore (lui risiede proprio sul confine comunale e dunque, ha interessi diffusi su entrambi i territori) auspica il “rilancio”. Cosa avrà voluto intendere con quel “…avanti tutta e poi vedremo”? Chiara l’indicazione di un nuovo governatorato che potrà essere invocato alla tornata elettorale del 2014. La nostalgia è davvero incomprimibile per questi simpatici e affiatati amiconi…

VOLETE FACEBOOK? E PIGLIATEVELO!

Marco Gori
Dove ora c’è questo box, poche ore fa c’era una foto la cui nota didascalica diceva «Nella foto: Marco Gori (maglia arancio al centro) festeggia con i familiari ignari di essere esposti all’inquinamento ambientale causato dal “gioiellino” del Magnanensi».
Stasera (alle 19:42) abbiamo ricevuto questa mail dalla signora Elena Innocenti: «Buonasera, ho letto il blog di oggi su Quarratanews e ho visto che sull’articolo che parla del sig. Magnanensi c’è una foto dei miei familiari con i miei bambini, vi chiedo di rimuoverla immediatamente, non so come siate riusciti ad averla ma sono sicura di non aver dato mai il consenso di pubblicarla, tantomeno i miei amici o parenti, il sig. Romiti l’ho già contattato, vi prego di farlo entro stasera altrimenti vi denuncio. Grazie!» [Inviato da iPhone].
Le abbiamo risposto così: «Gentile Signora, intanto non ci si rivolge mai alla gente con i toni imperativi e arroganti che lei adopera: in primo luogo per semplice educazione; in secondo perché, da quanto risulta, la foto è stata tratta da facebook pubblico e, quindi, era già di pubblico dominio in partenza.
Giustamente lei stessa prospetta la soluzione del suo caso: «sono sicura di non aver dato mai il consenso di pubblicarla, tantomeno i miei amici o parenti». Dunque chi l’ha resa di pubblico dominio, quella foto, ce l’ha lei intorno a sé: e loro dovrebbe denunciare (come lei dice), non chi, trovando un’immagine già di pubblico dominio, l’ha presa e adoperata nella più perfetta buonafede e in funzione di un fatto di cronaca.
Essendo comunque persone ben più civili di quanto lei possa pensare, la togliamo: non certo per nostro errore, ma per errore suo e dei suoi amici e/o parenti che su facebook l’hanno inserita. A meno che lei non voglia sostenere che quella foto siamo venuti a sottrargliela in casa di notte e apposta.
Cosa che le sconsigliamo vivamente...
Q/n
Marco Gori. Gori è uno stimato ragioniere aglianese, già bancario, ora pensionato. Già inquadrato dal Nostro – non è un dettaglio – nel Cda del Cis sotto il biennio di Angelo Fazio, è stato ben lautamente stipendiato per tale impegnativo incarico. Egli non piange per la batosta registrata, ma – ricorrendo a grande enfasi, più sobriamente e attentamente – perché “…il risultato non ti sia stato favorevole”(!?). Ciò è un grande, quanto ridicolo, eufemismo, farcito di retorica. Cosa avrà pensato quando ha scritto la proposizione “…raggiungere i tuoi obbiettivi per il bene della comunità”? Farebbe meglio a protestare per la pesante congiuntura sanitaria in cui versa il territorio, ovverosia la comunità inerme. Lo sa che i suoi adorati nipoti quando svolgono attività sportive all’aperto (la statistica dice che ai settantenni, il processo d’intossicazione è consolidato e irreversibile, dunque stia pure tranquillo), sono esposti a dosaggi di Pm10 quasi doppi ai limiti di legge per oltre due mesi all’anno? Quale altro obbiettivo dovrebbe avere un amministratore per la tutela della cittadinanza se non quello precipuo della salute? Non mi dica che non ha mai consultato la corrispondenza pubblicata dall’Ordine dei medici e dell’Usl 3…!
Paolo Magnanensi. E adesso veniamo al Nostro, autodefinitosi “battitore libero”: libero da chi? E soprattutto da cosa?
L’esegesi del testo permette di riconoscere nell’incipit una predicazione davvero illuminante (i maliziosi come me, penseranno subito a un lapsus freudiano): il “noi” è plurale maiestatis (e ciò non mi sorprenderebbe affatto, comunque, vista la sua indiscussa potenza) o, diversamente, è riferibile alla comunità degli accoliti e simpatizzanti che vedono assicurati i loro interessi nell’eventuale restaurazione proponibile dall’ipotesi di un successo elettorale?
Sulla proposizione “…l’etica richiede coraggio” dovrei richiamare un suo diverso e smaccato pensiero, espresso in un momento di confidenza al presidente di Legambiente, che lasciò sbalorditi i presenti dalla dichiarazione resa dopo una Commissione Ambiente, e che riporto per come conosciuta: “la politica – disse il Nostro - non è etica”. 
E allora: mutatis mutandis anche per i politici del Pd? 
Degno di sottolineatura in rosso il periodo autoreferenziante con la metafora del “Gran premio di F1”: il Nostro, individua la responsabilità della sconfitta nel veicolo di cui è stato posto alla guida (leggasi panda/Pd). Altrimenti, avrebbe vinto, ne è sicuro: nessuna autocritica o sconfessione. Egli, si riconosce da subito pronto a “…porsi al fianco dei vincitori”. Lo credo: l’appartenenza alla nomenklatura presuppone atti di fede incondizionata, ancorché innaturali e controversi. Fa bene dunque a concludere affinché si possa proseguire nel percorso d’atti concreti per “…supportare lo sviluppo del nostro territorio” e non è un caso – ma una precisazione confessoria caratterizzante della logica sottesa all’uomo politico – quello d’essersi dimenticato di voler supportare il punto di vista “ambientale”. 
E dunque, amici, lo rivedremo in lizza per il governatorato aglianese?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 2 gennaio 2013 - © Quarrata/news 2013]

4 commenti:

  1. Perché una così importante risorsa sprecarla a Roma.
    Il suo straordinario talento va utilizzato per accendere tutte le mattine lo straordinario MO.TO.Re al CII di Campo Tizzoro; per fare le pulizie e a raccogliere le foglie secche da bruciare nell’innovativo generatore in fase di progettazione da parte dei ricercatori del polo tecnologico, in compagnia della pittrice per annaffiare le piante e i giardini, all’altro straordinario politico “Il Mastella Toscano” Oreste Giurlani e al cartomante di sVentura della Montagna.
    Solo in questo modo possiamo rilanciare e far tornare ai vecchi splendori la Montagna Pistoiese.
    Se non siete convinti, fate le primarie anche per questi incarichi e vedrete che saranno loro i vincitori.

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  2. A me, mi basterebbe che andasse a recuperare quella decina di milioni di € volatilizzati come farfalle tra le valli montane. O che recuperasse i milioni "succhiati" dagli amici "untouchables", che erano stati solo "sospettati" dal buon Bertinelli (che non ci vedeva chiaro, ma non volle scavare meglio). E che dite degli stupendi affitti pagati dall'Amministrazione comunale a insospettate società immobiliari per degli immobili "vuoti".
    Che dite, sarebbe davvero una grande risorsa per la comunità locale, anche solo il recupero di queste tre pesanti falle. Questo è davvero "fare del bene". Paolo, ti prego, fallo e non ti difendere dicendo che le Tue competenze sono in Provincia e non in Comune a PT. Devo scrivere forse al Bruni o al Niccolai? Il popolo Ti ringrazierà davvero e forse, avrai così una nuova primavera....
    MDB

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  3. Purtroppo nelle realtà locali non servirebbe una tempesta politica ma un vero e proprio tsunami per riportare una ventata di novità, in odore di alternanza e sradicare certe abitudini e interessi consolidatisi in decenni di gestioni monocolore.
    Non biasimo però chi invoca il ritorno di Magnanensi: la fedeltà si sa è l'unica virtù che paga in politica.

    Luca Benesperi
    Consigliere Comunale PDL Agliana

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  4. Riceviamo da Silvia Gori:
    Caro Alessandro, oltre che pubblicare articoli potresti anche rispondere alla posta che ricevi in privato! Visto che non lo hai fatto ho deciso di rendere pubblico ciò che ti ho scritto in data 4 Gennaio: «Caro Alessandro, sono Silvia, la figlia di Marco Gori. In merito all’articolo da te pubblicato su Quarratanews so che ti sei chiarito con mio padre in toni assolutamente cordiali (come del resto era necessario che fosse). Consentimi però di dirti che mi ha fatto molto dispiacere sentire alludere all’età non più giovanissima di mio padre e fare riferimento ai suoi “adorati nipoti”, senza poi parlare della sua foto incorniciata sotto l’”elegante” titolo “Volete facebook? E pigliatevelo!”. Le cose si possono dire e fare in tanti modi, ma sempre nel rispetto della dignità delle persone e della loro sfera privata: mi auguro che tu ne tenga conto. Con amicizia. Silvia Gori”.
    Orazio diceva: “est modus in rebus”...

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